Il primo a esprimersi sulla vicenda è stato Ezio Mauro, numero uno de la Repubblica, che ha detto: "Chi critica premier rischia attacchi a colpi di dossier". Il condirettore de Il Giornale Sallusti: "Boffo avrebbe dovuto mostrare gli atti processuali"
Non s'è risparmiato prima, non si risparmia ora il direttore di Repubblica Ezio Mauro nei confronti di una storia che di protagonisti ne ha diversi, ma sui cui ruoli, carnefici e vittime, ci si divide e si spara a zero. E così fa Mauro, con la tenace caparbietà giornalistica di chi da mesi pubblica ogni giorno le stesse 10 domande che non hanno mai avuto risposta. Nel commentare le dimissioni del direttore di Avvenire, ha detto chiaramente che "Boffo è stato attaccato per critiche a Berlusconi", concludendo che oramai "chi attacca il premier, rischia attacchi a colpi di dossier". Nega fermamente tali accuse Alessandro Sallusti, condirettore de Il Giornale, che ha semplicemente rilevato che "Boffo avrebbe dovuto mostrare gli atti processuali che lo scagionavano completamente. Non l'ha fatto; questo qualcosa vorrà pure dire".