Palazzo Madama si appresta a varare, il decreto, mentre il Consiglio dei ministri si appresta ad emanarne uno bis per le correzioni al testo. Intanto il Parlamento ha dato via libera al Dpef e da Tremonti arriva un messaggio di ottimismo
Via libera al Dpef da Camera e Senato mentre a palazzo Madama il decreto anticrisi appena approdato viaggia verso un nuovo voto di fiducia senza modifiche. E l'opposizione critica duramente la scelta del governo di varare un decreto bis per le correzioni: "Si tratta, attacca il Pd con la capogruppo Anna Finocchiaro, di un pasticcio indecente". Sulla data del decreto bis non c'è ancora certezza: di certo c'è però l'orientamento del Quirinale a far coincidere la promulgazione del decreto anticrisi con il via libera da parte del Consiglio dei ministri al decreto correttivo. I cambiamenti riguardano comunque il ripristino dei poteri del ministero dell'Ambiente nell'iter autorizzativo per le centrali elettriche e i limiti ai poteri di indagine della Corte dei conti. Non è escluso un intervento anche sullo scudo fiscale per rendere più semplici le procedure.