Sarà una "regolarizzazione selettiva" e non una sanatoria quella prevista dal provvedimento che il governo si appresta a proporre in Parlamento. A confermarlo il ministro dell'Interno Maroni che ha dichiarato: "Faremo luce sul lavoro nero"
Trovata l'intesa col collega del Welfare Sacconi, Maroni parla di un provvedimento rivolto non agli extracomunitari ma a tutti coloro che svolgono questo tipo di lavoro e che non sono in regola. In sostanza si tratta di una "regolarizzazione selettiva" di colf e badanti. Il testo provvisorio del provvedimento sarà presentato in Parlamento, forse già la prossima settimana, come emendamento al decreto anticrisi e solo dopo il via libera del ministero dell'Economia. In base alla bozza, per mettere in regola colf e badanti i datori di lavoro, italiani o extracomunitari in Italia da almeno 5 anni, dovranno versare un contributo forfettario di 500 euro. Una sorta di tassa di emersione che li solleva da sanzionali penali, civili e amministrative conseguenti al rapporto di lavoro irregolare. La sanatoria riguarderà solo attività "di assistenza al datore di lavoro o a componenti della famiglia affetti da patologie o lavoro domestico di sostegno".