Il medico e senatore ha le idee chiare. Sviluppo economico, innovazione e laicità dello Stato le priorità per il terzo uomo candidato alla segreteria nazionale del Partito democratico
Ignazio Marino rompe gli indugi e lancia la sfida per la guida del Pd. "Io ci sono", recita il suo manifesto, scritto fuori da una sala operatoria. Le sue parole d'ordine: laicità, meritocrazia, innovazione. Al suo fianco il cosiddetto gruppo di Piombino, i giovani dirigenti del Pd. Ma la sua corsa suscita anche dubbi e critiche. "E' rischiosa" per Franco Marini, perchè un terzo candidato dovrà estremizzare le posizioni. "Mi sembra singolare che un candidato che vuole rappresentare la maggioranza degli italiani si candidi su un unico tema, quello della laicità", ragiona Linda Lanzillotta.