Effetto Lega: cambia la geografia politica degli enti locali
PoliticaCresce il centrodestra al Nord, in Campania e in Abruzzo. Tiene il centrosinistra in Emilia Romagna e Toscana
Cambia le geografia politica delle province e dei comuni italiani dopo quest'ultima tornata elettorale. Soprattutto, e in maniera più evidente per l'effetto-Lega, al Nord, dove avanza il centrodestra. Ma anche al Sud, in Campania e in Abruzzo, dove il centrosinistra passa di mano. Nel segno della tradizione Toscana ed Emilia, dove il Pd tiene, ma con qualche elemento di discontinuità. Il quadro più chiaro è, al momento, quello che arriva dai risultati delle provinciali, che hanno riguardato sessantadue amministrazioni.
In Lombardia il centrodestra ha fatto praticamente 'cappotto'. A Milano sembra certo il ballottaggio tra Filippo Penati (centrosinistra) e Guido Podestà (centrodestra), con quest'ultimo che ha comunque oltre 10 punti di vantaggio sull'avversario. Nelle altre sette province interessate dal voto il centrodestra fa l'en plein, con il centrosinistra costretto a cedere Cremona, Lecco e Lodi. E Monza che alla sua prima consultazione provinciale vede un'affermazioni del candidato di Pdl e Lega. Sondrio resta al centrodestra, con la Lega primo partito al 33%.
Cambio di segno anche in Piemonte per le province di Cuneo, Novara, Biella e Verbano-Cusio-Ossola, fino a ieri in mano al centrosinistra. E a Torino è testa a testa tra Antonino Saitta, sostenuto da Pd e Idv, e Claudia Porchietto, appoggiata dal Pdl e Carroccio. Il peso della Lega si fa sentire anche in Veneto, in particolare a Padova, dove la candidata del centrodestra Barbara Degani si avvia a passare al primo turno. Belluno, dove alle precedenti consultazioni aveva vinto il centrosinistra, va al ballottaggio. Ancora incerto l'esito a Venezia, dove pero' al momento il candidato presidente del centrodestra è in testa, ma non sopra il 50%. Se vincesse, pur al ballottaggio, anche il capoluogo lagunare si troverebbe a poter archiviare una gestione di centrosinistra. A Pordenone, invece, unica Provincia chiamata dal voto in Friuli Venezia Giulia, ha già vinto al primo turno Alessandro Ciriani, appoggiato da Pdl e Lega insieme all'Udc. Nelle province di Emilia Romagna e Toscana si va verso una riconferma del centrosinistra a Bologna e Firenze, e poi Forlì-Cesena, Modena, Reggio Emilia, Livorno, Pisa, Pistoia e Siena. Emerge pero' anche qualche segnale di discontinuità, con Piacenza che passa nelle mani del centrodestra e Arezzo che per la prima volta va al ballottaggio e vede una forte crescita della Lega che passa dall'1,1% di cinque anni fa al 5,62%. Spareggio anche Prato e, quasi certamente a Grosseto. Svolta a destra Campania. Le province di Napoli, Salerno e Avellino, dove alle scorse amministrative aveva vinto il centrosinistra, passano saldamente nelle mani della parte avversa: nel capoluogo campano Luigi Cesaro si avvia a vincere al primo turno con oltre il 58%. E' la prima volta, da quando nel dicembre '93 è cominciata l'era Bassolino, che il centrodestra si aggiudica una competizione sul suolo partenopeo. Cambio di segno anche in Abruzzo: nelle tre province in cui si è votato - Chieti, Pescara e Teramo - appare scontata la vittoria del centrodestra, archiviando cosi' la precedente gestione di centrosinistra.
In Lombardia il centrodestra ha fatto praticamente 'cappotto'. A Milano sembra certo il ballottaggio tra Filippo Penati (centrosinistra) e Guido Podestà (centrodestra), con quest'ultimo che ha comunque oltre 10 punti di vantaggio sull'avversario. Nelle altre sette province interessate dal voto il centrodestra fa l'en plein, con il centrosinistra costretto a cedere Cremona, Lecco e Lodi. E Monza che alla sua prima consultazione provinciale vede un'affermazioni del candidato di Pdl e Lega. Sondrio resta al centrodestra, con la Lega primo partito al 33%.
Cambio di segno anche in Piemonte per le province di Cuneo, Novara, Biella e Verbano-Cusio-Ossola, fino a ieri in mano al centrosinistra. E a Torino è testa a testa tra Antonino Saitta, sostenuto da Pd e Idv, e Claudia Porchietto, appoggiata dal Pdl e Carroccio. Il peso della Lega si fa sentire anche in Veneto, in particolare a Padova, dove la candidata del centrodestra Barbara Degani si avvia a passare al primo turno. Belluno, dove alle precedenti consultazioni aveva vinto il centrosinistra, va al ballottaggio. Ancora incerto l'esito a Venezia, dove pero' al momento il candidato presidente del centrodestra è in testa, ma non sopra il 50%. Se vincesse, pur al ballottaggio, anche il capoluogo lagunare si troverebbe a poter archiviare una gestione di centrosinistra. A Pordenone, invece, unica Provincia chiamata dal voto in Friuli Venezia Giulia, ha già vinto al primo turno Alessandro Ciriani, appoggiato da Pdl e Lega insieme all'Udc. Nelle province di Emilia Romagna e Toscana si va verso una riconferma del centrosinistra a Bologna e Firenze, e poi Forlì-Cesena, Modena, Reggio Emilia, Livorno, Pisa, Pistoia e Siena. Emerge pero' anche qualche segnale di discontinuità, con Piacenza che passa nelle mani del centrodestra e Arezzo che per la prima volta va al ballottaggio e vede una forte crescita della Lega che passa dall'1,1% di cinque anni fa al 5,62%. Spareggio anche Prato e, quasi certamente a Grosseto. Svolta a destra Campania. Le province di Napoli, Salerno e Avellino, dove alle scorse amministrative aveva vinto il centrosinistra, passano saldamente nelle mani della parte avversa: nel capoluogo campano Luigi Cesaro si avvia a vincere al primo turno con oltre il 58%. E' la prima volta, da quando nel dicembre '93 è cominciata l'era Bassolino, che il centrodestra si aggiudica una competizione sul suolo partenopeo. Cambio di segno anche in Abruzzo: nelle tre province in cui si è votato - Chieti, Pescara e Teramo - appare scontata la vittoria del centrodestra, archiviando cosi' la precedente gestione di centrosinistra.