Il Consiglio dei ministri ha dato l'ok al riordino della Pubblica amministrazione, che ora passerà all'esame del Parlamento. La riforma prevede anche l'istituzione della class action contro la burocrazia statale
Bastone per i fannulloni e carota per i più virtuosi. Renato Brunetta, dopo aver minacciato le dimissioni se la sua riforma non fosse stata trasmessa al Parlamento, si sente rinfrancato dal via libera del Consiglio dei ministri e punta sulla meritocrazia per rimettere in moto la Pubblica amministrazione. Tra le altre novità Brunetta annuncia che la class action dei consumatori contro la pubblica amministrazione "partirà dal primo gennaio 2010" e la riforma prevede anche l'obbligo per i dirigenti di un periodo di lavoro-studio all'estero presso le organizzazioni internazionali.