La commissione Sanità del Senato ha respinto un emendamento del Pd che prevedeva anche l'obbligo per le aziende sanitarie di dare esecuzione alle dichiarazioni anticipate di trattamento. Giallo sul voto di un senatore Pdl
No alla possibilità del medico di esercitare l'obiezione di coscienza e no all'obbligo per l'azienda sanitaria di garantire comunque l'esecuzione delle dat, le dichiarazioni anticipate di trattamento. La commissione Sanità del Senato ha infatti respinto un emendamento del Pd che ridefiniva il ruolo del medico e prevedeva l'obbligatorietà per le aziende sanitarie di dare esecuzione alle dat. C'è stato anche un piccolo giallo, perché un senatore del Pdl prima ha votato l'emendamento e poi ha cambiato il suo voto durante la verifica. "Nessun nervosismo", assicura però il relatore del ddl Calabrò.