Il provvedimento del governo spacca il mondo della politica. L'opposizione denuncia il ricorso alle ronde, mentre i comuni già si organizzano per usufruire delle associazioni volontarie di cittadini previste nel decreto
Il presidente della Camera Gianfranco Fini sceglie il giorno dell'emanazione del nuovo decreto antistupri del governo per esprime la sua solidarietà nei confronti dei lavoratori immigrati nel nostro paese. Il provvedimento del governo nato sull'onda dell'emergenza stupri preoccupa l'associazione nazionale dei magistrati e spacca ancora una volta il mondo politico. Il problema non è nello scopo, ma nei metodi. L'opposizione denuncia tra l'altro l'introduzione nel provvedimento della norma che prolunga da due a sei mesi la permanenza degli immigrati nei centri di identificazione ed espulsione.