Per il presidente della Camera "è necessaria una comune assunzione di responsabilità". Ma intanto nella maggioranza è tensione sulle intercettazioni, con la Lega che frena la stretta invocata da Berlusconi
Sono le riforme a tenere acceso il dibattito politico a fine anno. Per il governo le priorità sono federalismo e giustizia ma il Pd ribadisce il suo no alle limitazioni sui controlli telefonici. Tensione sulla stretta alle intercettazioni voluta dal presidente del Consiglio c'è anche nella stessa maggioranza, con la Lega contraria a tagliar fuori reati come la corruzione nella pubblica amministrazione. Intanto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, invita le parti al confronto: "Il dialogo spesso è tra sordi - dice - è necessaria invece una comune assunzione di responsabilità".