Dopo lo scontro con Bruxelles sui costi per mettere in pratica il piano europeo antinquinamento il governo italiano rilancia la sua posizione. Giorgio Napolitano sottolinea: "La crisi finanziaria non deve far dimenticare l'ambiente"
All'indomani dello scontro con Bruxelles sul clima il governo tira dritto. Una bufera insensata, spiega il ministro Stefania Prestigiacomo che aggiunge: le nostre previsioni sono le più realiste, siamo in ritardo su rigassificatori e fonti rinnovabili ma la colpa è del governo precedente. L'europa, incalza il ministro Renato Brunetta, ha poco da bacchettare, i parametri indicati sono una follia per le imprese e per i Paesi. All'origine dello scontro i diversi calcoli sui costi per mettere in pratica il piano europeo contro l'inquinamento.