Omicidio nel Palermitano, ragazzo ucciso dopo una rissa fuori dalla discoteca a Balestrate
SiciliaUn giovane di 20 anni è stato fermato e avrebbe confessato l'omicidio. Gli investigatori stanno interrogando i testimoni e visioneranno le immagini delle videocamere di sorveglianza del locale
Un ventenne, Francesco Bacchi, è stato ucciso la scorsa notte durante una rissa scoppiata fuori dalla discoteca Medusa di Balestrate (Palermo). Il giovane sarebbe stato ucciso a calci e pugni e sull'accaduto indagano i carabinieri della compagnia di Partinico che stanno interrogando i testimoni per identificare i responsabili e visioneranno le immagini delle videocamere di sorveglianza del locale. Ci sarebbe già un fermato: si tratterebbe di un altro giovane di 20 anni che avrebbe confessato il delitto, dicendo però di non aver avuto intenzione di uccidere la vittima con cui aveva avuto una discussione.
La rissa
Secondo una prima ricostruzione, Francesco Bacchi, di 20 anni, sarebbe morto dopo la violenta lite nei pressi del locale aperto da circa un mese. Il giovane sarebbe stato colpito con diversi calci alla testa. Alla vittima sarebbe stato fatale il colpo alla testa subito sbattendo a terra. Il ragazzo è morto poco dopo il suo arrivo all'ospedale Civico di Partinico.
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Il gestore del locale: “La rissa è avvenuta fuori”
"All'interno della discoteca non c'è stata alcuna rissa e ci sono oltre 400 persone a poterlo confermare, oltre alle 60 persone che lavorano con noi e il personale della Siae. È stata una serata tranquilla. Tanto è vero che alle 3 abbiamo mandato via l'ambulanza privata che teniamo sempre davanti al locale. Perché era tutto tranquillo. Solo alle 3.05, quando il locale era già chiuso, abbiamo saputo quello che era successo fuori dalla discoteca, a circa 200 metri di distanza. E abbiamo dato soccorso al ragazzo. L'ambulanza è arrivata dopo circa un'ora", ha detto Christian, il gestore della discoteca Medusa di Balestrate, all'Adnkronos. Il gestore continua a ribadire che la rissa "non è avvenuta dentro il locale ma fuori, ci sono anche le telecamere di videosorveglianza che possono testimoniarlo". "Noi abbiamo personale qualificato in più proprio per mantenere un certo tipo di sicurezza - aggiunge il gestore - talmente la serata era tranquilla che, come ho detto, l'ambulanza è andata via pochi minuti prima che accadesse quella tragedia". Christian si trova ancora all'interno del locale, con i carabinieri della Compagnia di Partinico e il Nucleo investigativo di Palermo. "C'era il controllo della Siae e un pubblico ufficiale Siae che possono garantire che dentro non è successo nulla. Anche perché c'erano davvero poche persone e si conoscevano tutti". Il locale è aperto da circa un mese.
“Era una serata tranquilla”
"Questa era la quinta serata", ha aggiunto l'uomo ribadendo che "la rissa è avvenuta fuori dal locale, all'angolo di un palazzo. Noi non possiamo mica presidiare tutto il paese, nessuno si aspettava una tragedia come questa, dentro gli animi erano tranquilli". "Non c'è stata alcuna discussione all'interno del locale - dice - Ce ne saremmo accorti. Il vero problema è legato al fatto che ci sono ragazzi che non entrano in discoteca ma che sostano tutta la serata fuori, con alcol che portano da casa o che comprano altrove. Anche perché noi non possiamo vendere il vetro dopo le 23. Invece fuori ci sono bottiglioni di vino e altri alcolici. La gente viene già bevuta". "Alle 3.05 siamo arrivati dove c'era il ragazzo che era a terra - dice ancora - abbiamo prestato noi i primi soccorsi, e fatto un cordone". "I carabinieri hanno fatto i rilievi e non c'era segno di sangue da nessuna parte - dice ancora - ripeto il locale è pieno di telecamere. Purtroppo quando succede qualcosa la colpa è sempre della discoteca, sono qui da ieri pomeriggio e non sono ancora andato a casa. Il mio pensiero va a quella famiglia che ha perso un figlio così giovane".
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I precendenti episodi di violenza nel Palermitano
Quello della notte scorsa è l'ennesimo episodio di violenza avvenuto nei locali della movida di Palermo e della provincia. L'ultimo in ordine di tempo risale al 21 dicembre scorso quando davanti alla discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi, al culmine di una rissa, fu ucciso con colpi di pistola l'ex giocatore di calcio Rosolino Celesia, di 22 anni. Dell'omicidio si è autoaccusato un ragazzo di 17 anni che si trova attualmente in carcere dopo essere stato fermato insieme al fratello maggiorenne.