Palermo, violenze nella partita tra under 17: calci e pugni in campo

Sicilia
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Finisce in rissa il match tra Fincantieri e Sporting Termini, con gli scontri tra giocatori interrotti soltanto dall'intervento di due pattuglie dei carabinieri. Sui social le immagini dei calciatori colpiti

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Ancora violenza nel mondo del calcio. Stavolta è accaduto dentro il campo e in una gara giovanile tra under 17 in Sicilia. A sfociare in rissa è stato il match, disputato ieri, tra lo Sporting Termini in lotta per la salvezza e la Fincantieri in corsa per un posto ai play-off, valevole per il campionato Allievi. In vantaggio per 1-0, la squadra ospite ha subito un'espulsione per gioco falloso e, a quel punto, con i ragazzi dello Sporting che tentavano la rimonta e la Fincantieri rimasta in 10, il terreno dello stadio di Campofelice di Roccella (Palermo) s'è trasformato in un ring.

Le immagini dei calciatori in un post su Facebook

A raccontare la violenza sono stati i dirigenti dello Sporting Termini nella pagina Facebook del club, dove sono state postate anche alcune immagini in parte oscurate dei giocatori. "Calcio d'angolo per lo Sporting ed ennesima mischia in area... spintoni, minacce di ogni tipo che portano a un ennesimo cartellino rosso", scelta che "scatena la follia", scrive la società Sporting Termini. "È stato qualcosa di vergognoso, indecoroso e sgradevole quanto successo", prosegue la società. "I ragazzi dello Sporting Termini aggrediti con pugni, calci e pestati con violenza inaudita inspiegabile. In tutto ciò anche l'invasione di campo da parte dei genitori che hanno inveito e strattonato anche l'arbitro che aveva sospeso la partita. Una sola definizione: vergogna".

Due pattuglie di carabinieri intervenute

"In un attimo e in pochi secondi il putiferio" - prosegue la società - una cosa che non si può spiegare, visto anche che la squadra era pure in vantaggio 1-0". Gli animi si sarebbero calmati dopo una ventina di minuti e solo dopo l'intervento di due pattuglie dei carabinieri, con i giocatori dello Sporting che hanno potuto raggiungere lo spogliatoio. La dirigenza segnala "atti di vandalismo e violenza anche nello spogliatoio ospite, dove è stato sradicato un rubinetto". "Ferma condanna a questi episodi di violenza che non fanno parte della nostra cultura calcistica soprattutto quando si parla di giovani", sottolinea la società. "Abbiamo refertato i giocatori che hanno subito danni fisici. Come società, e qualche genitore personalmente, stiamo pensando di adire le vie legali. Danni fisici, ma anche morali. Adesso aspettiamo con fiducia il referto arbitrale e le decisioni della giustizia sportiva. Questo non è calcio ma anti-calcio. Speriamo sia stato solo un episodio. Il calcio giovanile ha perso di nuovo".

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