Elezioni Sicilia, Renato Schifani proclamato presidente della Regione

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Inizia ufficialmente l’attività del nuovo esecutivo dopo le elezioni del 25 settembre. La proclamazione è avvenuta alle 17.30 presso la Corte d’Appello di Palermo

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Renato Schifani è stato proclamato presidente della Regione Siciliana  (I RISULTATI PER REGIONE E COMUNE - LA MAPPA DEI RISULTATI - GLI AGGIORNAMENTI SUL NUOVO GOVERNO). Inizia ufficialmente, dopo le elezioni del 25 settembre, l’attività del nuovo esecutivo regionale di centrodestra guidato dall'esponente di Forza Italia, ex presidente del Senato.

La cerimonia proclamazione

Alla breve cerimonia hanno preso parte alcuni esponenti politici del centrodestra. La proclamazione è avvenuta alle 17.30, a 18 giorni dallo scrutinio, presso la Corte d'Appello di Palermo. Il neo presidente della Regione è stato proclamato dal presidente della Commissione elettorale, Giacomo Montalbano, che ha anche annunciato il numero di preferenze ottenute da Schifani: in totale 894.306.. Nell'aula magna del tribunale c'erano l'assessore uscente alle Infrastrutture Marco Falcone (Fi), in pole position per un posto nella giunta Schifani, il recordman di voti alle regionali (oltre 21mila) Edy Tamajo (Fi), l'assessore uscente Alessandro Aricò (FdI) il cui nome circola- assieme ad altri - per la presidenza dell'Assemblea siciliana. Presenti anche Francesco Cascio (Fi) e Francesco Scoma (Lega), per i quali si parla di un ruolo nel governo Schifani anche se al momento il governatore insiste per avere dai partiti nomi di deputati eletti per gli incarichi nell'esecutivo. Ad accogliere Schifani pure Nuccia Albano, la deputata eletta con la Dc di Cuffaro, anche lei nel toto-nomine. Domani, alle 18, Schifani si recherà a Palazzo d'Orleans per ricevere le consegne da Nello Musumeci che rientrerà in mattinata da Roma - dove ha votato oggi per il presidente del Senato - proprio per la cerimonia di insediamento.

Schifani: "Domani al lavoro in attesa di formare la giunta"

"La nuova legge non consente di potermi avvalere immediatamente di assessori facenti funzioni. Da domani lavorerò da presidente della Regione senza assessori e ce la metterò tutta. In attesa che si consumino i tempi procedurali. Lavorerò molto su questo compatibilmente con quelle che saranno le emergenze quotidiane che possono toccare una regione come la Sicilia e tante altre realtà territoriali. Sono abbastanza preso da questa grande responsabilità, so bene quale sia il compito che mi accompagnerà. Rappresenterò i siciliani davanti davanti al governo nazionale che si creerà tra poco: lo farà con fiducia, determinazione e rispetto reciproco dei ruoli". Così il presidente della Regione, Renato Schifani, parlando con i cronisti alla fine della cerimonia. "Per l'insediamento degli assessori ci vorranno almeno venti giorni" ha detto ancora.

"Tema assessori è importante, ma prima vengono i siciliani"

"I tempi della politica saranno normali - ha proseguito - dovrò coniugare questo problema privilegiando in questo momento gli interessi dei siciliani. Quello della giunta è un tema importante, ma prima vengono i siciliani. Lo faremo nel rispetto dei tempi, anche perché per la giunta abbiamo delle scadenze a medio tempo non a breve termine".

Come funziona la legge regionale

La legge regionale prevede che gli assessori debbano insediarsi ufficialmente in Assemblea regionale; al momento alcuni uffici circoscrizionali stanno ancora contando le schede di alcune sezioni sparse per la Sicilia. Non appena la Corte d'appello avrà il quadro completo procederà con l'attribuzione dei seggi ai deputati eletti all'Ars. A quel punto, la segreteria generale dell'Ars fisserà la data per l'accoglienza e poi quella per la seduta d'insediamento dei 70 parlamentari che dovranno eleggere il nuovo presidente di Palazzo dei Normanni e a seguire l'ufficio di presidenza

"Subito segnali concreti a fasce deboli"

"Darò immediatamente segnali concreti alle fasce deboli - ha detto - poi esaminerò i dossier di tutti gli assessorati, perché il mio compito è di ordinaria amministrazione - ha aggiunto - Chiaramente se ci saranno delle emergenze le affronteremo assumendoci la responsabilità di derogare".

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