Licata, torture ai disabili: tre arresti e un divieto di avvicinamento

Sicilia

Dopo i provvedimenti di gennaio e aprile, con fermi e arresti, continuando a indagare i carabinieri hanno estrapolato dagli smartphone nuovi video che hanno fatto emergere un episodio di violenza a carico di un'altra vittima. L'attività investigativa ha permesso inoltre di appurare che c'è stato un caso di intralcio all'amministrazione della giustizia

Violenze sui disabili e intralcio all'amministrazione della giustizia. Nell'ambito dell'inchiesta sulle torture avvenute a Licata, in provincia di Agrigento, ai danni di persone disabili, che già lo scorso gennaio fece scattare tre fermi e poi, ad aprile, l'arresto di due quattordicenni, sono state firmate quattro misure cautelari, tre in carcere e un divieto di avvicinamento, dal gip del tribunale di Agrigento. Le misure sono state eseguite dai carabinieri del reparto Operativo della compagnia di Licata.

Le indagini

Dopo i provvedimenti di gennaio e aprile, continuando a indagare i carabinieri hanno estrapolato dagli smartphone nuovi video che hanno fatto emergere un episodio di violenza a carico di un'altra vittima. L'attività investigativa ha permesso inoltre di appurare che c'è stato un caso di intralcio all'amministrazione della giustizia. Secondo le accuse, una ventisettenne, destinataria del divieto di avvicinamento e parente di uno degli arrestati, ha offerto dai 50 ai 100 euro a uno dei disabili affinché ritrattasse quanto dichiarato, in fase di incidente probatorio, al giudice.

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