Covid Sicilia, indagini sui dati falsati all'Iss: riparte diffusione

Sicilia

Dopo lo stop di ieri avvenuto in seguito all'inchiesta della procura di Trapani sui dati falsati, oggi riprende la diffusione del bollettino giornaliero sulla pandemia

 

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L'inchiesta sui dati relativi all'emergenza Covid in Sicilia che sarebbero stati modificati, oltre a costringere l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza alle dimissioni, ha di fatto azzerato il conteggio sull'andamento della pandemia nell'isola. Il Dasoe (Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico) la cui dirigente Maria Letizia Di Liberti è stata arrestata con l'accusa di falso, ieri non ha trasmesso alcun dato all'Istituto superiore della Sanità.

Oggi in regione si registrano 2.904 nuovi casi su 14.623 tamponi. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - QUANDO MI VACCINO?)

18:45 - In Sicilia 2.904 nuovi casi su 14.623 tamponi

Sono 2.904 i nuovi positivi al Covid 19 in Sicilia su 14.623 tamponi processati, con una incidenza di positivi al 19,85%. Il dato riguarda i nuovi positivi e i tamponi processati di ieri (i numeri non erano stati diffusi) e oggi. La regione è seconda per numero di contagi - una forte risalita a causa della somma delle due giornate - rispetto alle altre regioni che contano solo i dati delle ultime 24 ore. Nell'Isola, le vittime sono state 21 nelle ultime 48 ore . Dall'inizio della pandemia sono 4.628. Il numero degli attuali positivi è di 19.920 con 2.503 casi in più rispetto a due giorni fa, mentre i guariti sono 380. Negli ospedali i ricoverati sono 1.031, 22 in più rispetto a due giorni fa. Quelli nelle terapie intensive sono 140, sette in più. Questa la distribuzione dei nuovi positivi nelle province: Palermo 1.133, Catania 645, Messina 288, Siracusa 153, Trapani 165, Ragusa 64, Caltanissetta 211, Agrigento 147, Enna 98.

18:23 - Partinico e Borgetto chiedono la zona rossa

I Comuni di Partinico e di Borgetto hanno chiesto al presidente della Regione Nello Musumeci l'istituzione della zona rossa per almeno 15 giorni. La richiesta è stata avanzata dalla struttura commissariale che regge l'amministrazione a Partinico e il sindaco di Borgetto Luigi Garofalo. "Abbiamo avuto un aumento esponenziale dei casi dice il sindaco Garofalo che è anche medico - Sono 200 i positivi a Partinico e 40 a Borgetto. Sono dati di due giorni fa. La richiesta di istituire una sola zona rossa che comprenda i due comuni ha anche l'avallo dell'ufficio territoriale dell'Asp che sta eseguendo i tamponi sulla popolazione. I casi sono aumentati, secondo le voci che circolano nei paesi per alcuni comportamenti censurabili da parte dei cittadini. Si parla di feste e incontri o scampagnate". Adesso sarà la Regione che nelle prossime ore potrebbe emenare il provvedimento.

16:02 - Dati falsi, venerdì l’interrogatorio dei 3 arrestati

Verranno interrogati venerdì dal gip di Trapani i tre indagati, finiti ieri ai domiciliari, nell'ambito dell'inchiesta sui dati falsi sulla pandemia in Sicilia comunicati all'Istituto Superiore di Sanità. Davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia compariranno la dirigente generale del Dasoe Maria Letizia Di Liberti, il funzionario della Regione Salvatore Cusimano e il dipendente di una società che si occupa della gestione informatica dei dati dell'assessorato Emilio Madonia. Ieri l'ex regionale assessore alla Salute Ruggero Razza, che è indagato, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Dopo gli interrogatori il fascicolo, aperto dai magistrati di Trapani, verrà trasmesso alla Procura di Palermo, competente per territorio a indagare sulla vicenda.

15:58 - Petizione online per chiedere verità su dati

In 24 ore, ha raccolto 1000 firme la petizione online lanciata da Giuseppe Patti su Change.org dopo la notizia dell'inchiesta sulla presunta falsificazione dei dati relativi ai morti e malati di Covid19 in Sicilia. La petizione chiede le dimissioni del governatore Musumeci e esorta le procure siciliane di avanzare indagini su tutte le Aziende ospedaliere per verificare l'entità delle ingerenze politiche sulla falsificazione dei dati. Infine, si chiede al Ministro Speranza di inviare commissari ministeriali in Sicilia per accertare i fatti.

15:40 - Dati falsi: 180 decessi nascosti nel 2020

Centottanta decessi nascosti nel 2020. E poi "spalmati" nel 2021 durante la quotidiana comunicazione all'Istituto superiore della Sanità da parte dell'assessorato regionale alla Salute. E' una delle anomalie nella gestione dell'andamento della pandemia scoperta dalla Procura di Trapani nell'ambito dell'indagine che ieri ha portato all'emissione di una misura cautelare di arresti domiciliari per tre persone accusate di avere falsificato i dati Covid per scongiurare che la Sicilia finisse in zona rossa. Nell'inchiesta tra gli altri sono coinvolti Letizia Di Liberti, la responsabile del Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (Dasoe), e l'ex assessore alla Salute, Ruggero Razza. Di Liberti e Salvatore Cusimano, dipendente regionale e suo stretto collaboratore - entrambi agli arresti domiciliari - avrebbero aumentato "i decessi, comunicando il numero di +15 in luogo di + 4, per recuperare - si legge nel provvedimento del gip - il dato relativo a +180 morti del periodo marzo-aprile 2020 mai comunicati prima". Siamo al 19 marzo 2021 quando Giuseppe Rappa, dipendente dell'Asp di Palermo, chiama la Di Liberti per avere indicazioni su cosa debba fare, perché "oggi ci sono solo 4 soggetti deceduti". "Li sta facendo Salvo i ricoveri, io mi sto dedicando ai deceduti, stiamo facendo un giro di telefonate per sistemare un poco la situazione… - dice - Domanda: deceduti di oggi ne abbiamo 4, vuol dire che se diamo quelli che abbiamo a domicilio non ne abbiamo più da parte, siccome ne abbiamo una sfilza… ne abbiamo 27, che sono vecchi deceduti che non abbiamo mai comunicato eh.. noi aspettiamo autorizzazione se li possiamo comunicarli o meno". "Quanti sono in totale oggi?", chiede la dirigente. "In totale oggi nei presidi ospedalieri sono 4 - le risponde Rappa - Però finendo questi, ci rimangono che abbiamo 27 deceduti che sono misti tra domicilio e ospedali". La Di Liberti ha la soluzione: "Eh.. cominciate a metterne qualche altro per arrivare a 15.. e recuperiamo qualcuno dei vecchi". "Ma sono vecchi nel senso che risalgono a marzo - aprile dell'anno scorso (marzo aprile 2020 ndr.)", dice Rappa. "Addirittura!… - sbotta la Di Liberti - oggi ne aggiungete un 10 e basta". "E nel fine settimana se non ce ne comunicano altri, li possiamo prendere quelli vecchi?" chiede il dipendente. "Poi ne parliamo.. vediamo intanto cosa viene fuori", risponde la donna. Il Nas, che conduce le indagini, ha inviato almeno 40 comunicazioni di dati falsi inviate aall'ISS.

15:12 - L’appello: “No a chiusura in zona rossa dei parrucchieri”

In vista del Dpcm di prossima emanazione, Confartigianato, Cna e Casartigiani si mobilitano a sostegno del settore "benessere" promuovendo una petizione affinché acconciatori e centri estetici restino aperti in zona rossa per arrestare "il dilagare dell'abusivismo". L'iniziativa è nazionale, appoggiata dalle organizzazioni regionali delle tre sigle dell'artigianato. "La chiusura delle attività legali, infatti, sta incentivando il lavoro a domicilio da parte di persone che - afferma una nota - si improvvisano parrucchieri ed estetisti ma non ne posseggono i requisiti professionali e non rispettano le norme di sicurezza per poter svolgere l'attività né tantomeno i protocolli anti Covid adottati dal Governo, contribuendo in tal modo alla diffusione del virus". "Il settore, a tutela di clienti e dipendenti, si è dotato di tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie. Non è un caso che saloni di acconciatura e centri estetici, in questi mesi, non abbiano rappresentato fonte di contagio proprio in virtù delle modalità organizzative che hanno adottato lavorando su appuntamento e non generando assembramenti", prosegue la nota.

14:40 - L'arcivescovo di Messina, comunicare diversamente

"In questo periodo di Pasqua, che sarà vissuto con tutte le restrizioni che tutti i governi mondiali stanno mettendo in atto per contenere il diffondersi del virus, tutti gli amministratori hanno il dilemma di come salvaguardare la salute e allo stesso tempo sostenere l'economia. Ed è chiaro che c'è un disagio e c'è in tutti di fronte all'esperienza delle restrizioni". A dirlo l'arcivescovo di Messina Giovanni Accola durante l'incontro con la stampa per le festività pasquali . "La presenza - prosegue Accolla - genera rapporti più autentici, ma dobbiamo instaurare modi di diversi di comunicare , e non far affievolire il senso della fraternità e aprire il cuore alla solidarietà in maniera più ampia. Questo diventa motivo di riscatto, durante queste limitazioni. Oramai c'è un proliferare di vaccini che sono la speranza, perchè allentano il diffondersi del virus, ma è anche necessario che l'uomo diventi più responsabile per prevenire e proteggere se stesso e gli altri. La protezione vera parte dal cuore degli uomini, ma non sempre accade, perchè appena possono 'uscire dalla gabbia' alcune persone hanno rigurgiti egocentrici mentre la pandemia avrebbe dovuto educaci alla solidarietà".

12:38 - Caso dati falsi, in Sicilia riparte diffusione dei numeri

Si è rimessa in moto in Sicilia la macchina nell'assessorato regionale alla Sanità e oggi i dati sulla pandemia saranno diffusi, dopo lo stop di ieri avvenuto in seguito all'inchiesta della procura di Trapani sui dati falsati, che ha portato agli arresti la dirigente regionale Maria Letizia Di Liberti a capo del Dipartimento Osservatorio epidemiologico, di un funzionario e di un tecnico di una società. Un terremoto che ha portato alle dimissioni dell'assessore regionale Ruggero Razza, indagato nell'inchiesta per falso ideologico. Si sta cercando di recuperare il gap di ieri che aveva portato la Sicilia a non comunicare i nuovi dati. "La Regione Sicilia - si leggeva ieri nel bollettino quotidiano del ministero - integrerà nella giornata di domani i dati non comunicati oggi per motivi organizzativi". Venerdì, intanto, sono previsti gli interrogatori di garanzia dei tre arrestati, Maria Letizia Di Liberti, il funzionario della Regione Salvatore Cusimano, ed Emilio Madonia dipendente di una società che si occupa della gestione informatica dei dati dell'assessorato.

12:03 - Ville chiuse al pubblico a Palermo

Il comune di Palermo comunica che il 3, 4 e 5 aprile le ville cittadine rimarranno chiuse al pubblico. Il provvedimento è stato adottato in linea con il Decreto Legge 13 marzo 2021 n. 30, in base al quale in quei giorni, in considerazione dell'attuale situazione di emergenza sanitaria, per contenere il diffondersi del virus Covid19, anche la Regione Sicilia sarà "zona Rossa", e con l'ordinanza sindacale 34 che prevede ulteriori e specifiche misure per il contrasto e il contenimento sul territorio comunale del diffondersi del virus, al fine di evitare ogni forma di assembramento su area pubblica e violazioni degli obblighi di distanziamento sociale.

10:52 - Zona rossa Scicli, off limits uffici Comune e strade

In seguito della proroga della zona rossa a Scicli (Ragusa), il sindaco Vincenzo Giannone ha disposto che dal 31 marzo fino al 6 aprile 2021 sono sospesi gli accessi nelle sedi e negli uffici del Comune dei cittadini, che possono mettersi in contatto con il personale del Comune attraverso telefoni e mail istituzionali. Eventuali urgenti e improcrastinabili appuntamenti in presenza, previo contatto telefonico o via email, sono possibili nei seguenti servizi essenziali: protocollo generale; registrazioni di nascita e di morte; servizi cimiteriali limitatamente al trasporto, ricevimento e tumulazione delle salme; tributi. Il sindaco ha inoltre reiterato l'ordinanza con cui si dispone fino al 13 aprile 2021 il divieto di stazionamento, tutti i giorni dalle 10 alle 22 in alcune zone della città. La possibilità di accesso agli esercizi commerciali legittimamente aperti resta consentita nel rispetto delle norme anticovid e del divieto di assembramento. È, comunque, sempre consentito l'accesso alle abitazioni private e per comprovate esigenze lavorative e per situazioni di necessità o motivi di salute disciplinati da specifica normativa anticovid-19.

7:17 - Indagini sui dati falsati all' Iss: si blocca il report giornaliero

La bufera sui dati relativi all'emergenza Covid in Sicilia che sarebbero stati modificati, oltre a costringere l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza alle dimissioni, ha di fatto azzerato il conteggio sull'andamento della pandemia nell'isola. Il Dasoe (Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico) la cui dirigente Maria Letizia Di Liberti è stata arrestata con l'accusa di falso, ieri non ha trasmesso alcun dato all'Istituto superiore della Sanità. Nel report quotidiano dalla Sicilia nelle caselle dei nuovi positivi c'è lo zero, così come nei tamponi processati. Ieri erano stati caricati sulla piattaforma 799 positivi su oltre 23 mila tamponi processati, con una incidenza del 3,4%. Anche i dati sui decessi sono quelli di ieri (24), così come quelli sui pazienti ricoverati in ospedale, poco sopra quota mille. "La Regione Sicilia - dicono dal ministero della Salute - integrerà i dati non comunicati per motivi organizzativi" Intanto il presidente della Regione Musumeci ha istituito altre sei zone rosse in Sicilia. Ieri l'ordinanza è stata firmata per Biancavilla (Catania), Francavilla di Sicilia e Gaggi (Messina) e Santa Margherita di Belice (Ag); oggi per Ventimiglia di Sicilia, in provincia di Palermo, e Porto Empedocle, nell'Agrigentino. Il provvedimento è stato preso dal Governatore su richiesta dei sindaci e sulla scorta delle relazioni delle Asp, a seguito dell'aumento di casi positivi. Prorogate fino al 6 aprile le misure restrittive anche a Caltanissetta, Scicli, in provincia di Ragusa, e Regalbuto, nell'Ennese, la cui scadenza era fissata per oggi. Sono complessivamente 16 i Comuni siciliani che in questo momento sono dichiarati zona rossa.

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