Dal cratere è emersa una nube di cenere lavica alta più di un chilometro. L'Ingv-Osservatorio Etneo ha emesso un'allerta Vona per gli spazi aerei di colore rosso. Al momento l'aeroporto di Catania è operativo
Torna a risvegliarsi l'Etna: un nuovo trabocco lavico si è verificato dal Cratere di Sud-Est con inizio poco prima delle ore 8.55 di stamane e conclusosi in tarda mattinata. Successivamente si è verificato un nuovo fenomeno parossistico con alte fontane di lava; dal cratere è emersa una nube di cenere lavica alta più di un chilometro, che si è poi dispersa. Lo ha rilevato l'Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia con l'ausilio delle telecamere di sorveglianza del vulcano. Il flusso lavico è sceso lungo il versante orientale del cono verso la desertica Valle del Bove, attestandosi a una quota di circa 2.600 metri sul livello del mare. (LE IMMAGINI DELL'ESA)
L'ampiezza media del tremore vulcanico e l'attività infrasonica hanno registrato una diminuzione della loro intensità ed allo stato attuale risultano confrontabili a quelli che hanno preceduto l'attività di fontana di lava.
L'Ingv-Osservatorio Etneo ha emesso un'allerta Vona per gli spazi aerei di colore rosso, ma l'aeroporto di Catania è rimasto sempre operativo.
Si tratta del terzo episodio eruttivo, dopo quello di ieri notte e del 16 febbraio.
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