Messina, sequestrati oltre 300 chili di fuochi d’artificio

Sicilia
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La guardia di finanza ha segnalato due cittadini per detenzione e commercio abusivo di materiale esplodente, posto in vendita nonostante le restrizioni per l’emergenza Covid

Sono 318 i chili di fuochi d'artificio sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Messina, che hanno segnalato due messinesi per detenzione e commercio abusivo di materiale esplodente. I botti erano detenuti illegalmente e posti in vendita nonostante le restrizioni per l'emergenza epidemiologica (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE - GRAFICHE - LA SITUAZIONE IN SICILIA). 

I controlli in città

I finanzieri del Gruppo di Messina, nell'ambito di una più ampia strategia di contrasto al fenomeno disposta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza e in linea con le disposizioni emanate dalla Prefettura per contrastare la fabbricazione, il commercio e la detenzione dei botti illegali, hanno eseguito dei controlli nei quartieri più a rischio della città. Durante i quali, in un sottoscala di una palazzina popolare nel quartiere di Fondo Fucile, sono state trovate numerose scatole contenenti circa 8mila articoli pirotecnici, la maggior parte di origine cinese. Tra il materiale esplodente sequestrato sono stati rinvenuti, anche pericolosissimi petardi artigianali che rientrano, nella classificazione degli articoli pirotecnici, tra i fuochi d'artificio che presentano un rischio potenziale elevato e che sono destinati ad essere usati esclusivamente da persone con conoscenze specialistiche, comunemente noti quali "fuochi d'artificio professionali". Inoltre parte degli articoli sequestrati, pur conforme alle norme vigenti, erano detenuti e conservati in maniera totalmente irregolare, con grave rischio per l’incolumità pubblica in quanto un'eventuale deflagrazione avrebbe potuto creare importanti danni strutturali all'intera palazzina.

Maxisequestro nel Catanese: un arresto

Un vero e proprio arsenale con un ingente quantitativo di fuochi d'artificio pronti per essere commercializzato è stato sequestrato a Palagonia (in provincia di Catania) dai carabinieri, che hanno arrestato per detenzione illegale di materiale esplodente un venditore ambulante 60enne che li custodiva nella sua abitazione nel centro dell'abitato. L'arrestato è stato posto ai domiciliari. Il materiale era detenuto illegalmente e senza la minima condizione di sicurezza. Tra i botti sequestrati 51 'cipolle' del peso di 190 grammi l'una, tre cartoni di 'caramelle del peso di 20 grammi l'una, fuochi d'artificio professionali come sette scatole di "thunder" con ognuna 12 pezzi, 10 di "mattarello" e cinque confezioni di micce per innesco, due fuochi d'artificio artigianali di 86 grammi l'uno. Sono stati anche sequestrati 678 grammi di zolfo, sette batterie di fuochi d'artificio da 49 colpi ciascuna, 33 scatole da 40 pezzi di fuochi d'artificio "magnum". Il materiale sequestrato è stato posto in sicurezza dagli artificieri e affidato ad una ditta specializzata in fuochi d'artificio di Militello Val di Catania.

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