Caso Viviana Parisi, pm: "In immagini corpo visibile sotto il traliccio già il 4 agosto"

Sicilia

Lo rende noto il procuratore di Patti, che sulle indagini precisa: "Mai privilegiata una tesi". Intanto, i legali Pietro Venuti e Claudio Mondello fanno sapere di aver presentato,  questa mattina, "una querela contro ignoti per presunte omissioni sulla morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele" e su "eventuali ritardi nella loro ricerche"

"Dall'esame dei fotogrammi, dopo una prima elaborazione ed ingrandimento, il consulente di questa Procura verificava che già alle ore 10:15 circa del mattino del 4 agosto, era visibile ai piedi del traliccio il corpo di Viviana Parisi, verosimilmente nella identica posizione in cui qualche giorno dopo veniva ritrovato". Lo afferma, in una nota, il Procuratore di Patti, Angelo Cavallo, sottolineando che invece "non si evidenzia la presenza del corpo del piccolo Gioele vicino a quello della madre" e che attualmente "è in corso l'elaborazione, da parte del consulente, di migliaia di ulteriori fotogrammi ripresi dai droni dei vigili del fuoco (oltre 16.000) nei giorni delle ricerche".

Il 13 agosto la Procura ha anche disposto l'acquisizione delle immagini satellitari della zona tratte dal sistema satellitare europeo "Costellazione Copernicus”, ma tali immagini - riferisce la nota - al momento non sono risultate utili. (LE TAPPE DELLA VICENDA).

Pm: "Mai privilegiata una tesi"

Intanto, le indagini da parte della Procura di Patti stanno proseguendo "al fine di acquisire elementi di prova e riscontri, con riferimento ad ogni possibile dinamica dei fatti", si legge ancora nella nota, in cui si sottolinea che "contrariamente a quanto riportato alcuni di stampa nei giorni scorsi, non è mai stata data, né avrebbe mai potuto essere espressa da questo Ufficio, alcuna indicazione di probabilità su ipotesi da escludere o privilegiare, nemmeno nel momento iniziale delle indagini. Le ricerche delle vittime, su tempistica e modalità, - prosegue - sono state coordinate dagli organi competenti, diversi da questa Procura e sono rimaste ben distinte dalle attività investigative giudiziarie finalizzate alla ricostruzione dell'intera vicenda". Le indagini, si evidenzia nella nota, sono ancora in corso e sono coperte dal segreto istruttorio.

Domani l’incarico per l’autopsia di Gioele

La Procura informa, inoltre, che domani verrà conferito "l'incarico per l'autopsia e accertamenti genetici e morfologici di vario tipo ad un pool di esperti, ciascuno dotato di specifica professionalità sui resti del piccolo Gioele”. Oltre ai due medici legali, la prof. Daniela Sapienza e la dott.ssa Elvira Ventura Spagnolo, verranno nominati - spiega il procuratore - anche “il prof. Stefano Vanin, associato di Zoologia all'università di Genova, entomologo; il dott. Rosario Fico, responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria, zoologo, esperto in materia di segni e tracce animali impresse sui corpi; la dott. Rita Lorenzini, zoologa e genetista esperta in materia di fauna selvatica; la prof. Roberta Somma, geologa forense, esperta nell'analisi di terreni e resti umani in essi conservati”.

Infine, la Procura ha assegnato un incarico di consulenza tecnica al professore Massimo Picozzi, docente di psichiatria alle università di Parma e Bocconi di Milano "per acquisire informazioni precise sullo stato di salute mentale e psicologico" di Viviana Parisi "alla luce della documentazione medica acquisita e di ogni altro elemento di eventuale interesse”.

L'esposto dei legali del marito

"Stamattina abbiamo presentato alla procura di Patti una querela contro ignoti per presunte omissioni sulla morte di Viviana Parisi, 43 anni, e del figlio Gioele, 4 anni" e su "eventuali ritardi nella loro ricerche". Lo dicono i legali di Daniele Mondello, marito della 43enne ritrovata senza vita l'8 agosto, Pietro Venuti e Claudio Mondello.

I due penalisti chiedono in particolare "chiarimenti dal momento in cui Viviana ha avuto l'incidente stradale il 3 agosto fino a quando, cinque giorni dopo, è stato trovato il suo corpo e poi i resti probabili del figlio, il 19 agosto. Vogliamo che si indaghi - sottolineano i due avvocati - per capire se da parte di chi ha assistito all'incidente ci sono state omissioni. Magari qualcuno poteva aiutare Viviana e non l'ha fatto, e anche se dopo qualcuna l'ha avvistata tra le campagne di Caronia e non è intervenuto per darle aiuto. Poi - concludono - vogliamo comprendere perché sono stati persi tanti giorni nelle ricerche e se ci sono stati ritardi. E nel caso, da cosa sono dipesi e da chi".

Daniele Mondello: "Basta fango sulla mia famiglia"

"Mia moglie non ha mai toccato mio figlio neppure con un dito”, dice dal canto suo Daniele Mondello, avanzando un'ipotesi: "Credo siano stati aggrediti da animali".

Poi dice: "Quanto prescritto a Viviana era finalizzato a lenire il suo stato d'ansia: a causa del Covid-19, e dei mesi di clausura forzata in casa, temeva per la sua famiglia. La stessa paura che abbiamo avuto tutti".

"Finché vivrò, e Viviana e Gioele mi daranno la forza di andare avanti, lotterò fino alla mia morte per sapere la verità", prosegue l'uomo. "Il mio dolore non ha confini - conclude Daniele Mondello - ma non sono disposto a tollerare altro fango su Viviana, me o la mia famiglia".

Il legale della famiglia Parisi: “Gioele poteva essere vivo il 4 agosto”

Dubbi sulle ricerche vengono avanzati anche dall'avvocato Nicodemo Gentile, legale della famiglia Parisi. ”Noi l'abbiamo detto da subito che le ricerche erano state fatte male - afferma - e quello che oggi emerge dalla Procura ne è la conferma. Mi riferisco al fatto che non avessero ingrandito fino al 13 agosto le immagini che dimostrano che già il 4 agosto Viviana Parisi era morta sotto il pilone, solo il geologo forense poi si è accorto di questa cosa il 20 agosto. Chiederemo ulteriori verifiche sul punto”.

Poi aggiunge: ”Se il corpo fosse stato trovato prima cambia moltissimo, probabilmente si sarebbero potuti fare ulteriori accertamenti e scoprire a verità - precisa il penalista, che col collega Antonino Cozza rappresenta i genitori della dj -. Detto questo, non è escluso fosse possibile trovare anche Gioele e magari il bimbo poteva essere ancora vivo il giorno dopo. Penso che quello che è successo sia veramente gravissimo”, conclude l’avvocato, che ha detto di aver apprezzato la smentita da parte del procuratore sulle voci uscite nei giorni scorsi riguardo le indagini. 

Le tappe del giallo di Caronia

Lunedì 3 agosto Viviana Parisi, di professione dj, scompare insieme al figlio Gioele, di 4 anni. Al marito dice che sarebbe uscita con il bambino per andare a Milazzo, ma percorre l’autostrada verso Palermo, tampona un furgoncino e lascia l’auto in una piazzola di sosta, per poi scomparire. Il corpo viene ritrovato l’8 agosto. Per giorni si cerca il figlio. Il 19 agosto vengono trovati dei resti che gli investigatori ritengono essere del bimbo. Il giorno dopo il padre riconosce le scarpe del bimbo.

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