Crisi Ucraina, il racconto della comunità in Campania

Campania

Intervistati da Sky Tg24, alcuni membri della comunità hanno parlato di come vivono la situazione del loro Paese dall'Italia

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Momenti di ansia e preoccupazione nella comunità ucraina in Campania, la quale guarda con apprensione gli ultimi sviluppi della crisi tra con la Russia (LO SPECIALEL'ANALISI - FOTO) ai confini del Paese. Intervistati da Sky Tg24, alcuni membri della comunità hanno parlato di come vivono la situazione dall'Italia.

Il racconto

"Sabato il televisore non si poteva vedere perché si parlava solo della chiusura dei voli". A dirlo è Natalia Frey, appena tornata dalla sua città di origine dove ha passato il compleanno con la sua famiglia. È rientrata di corsa a causa delle tensioni che si stanno registrando nel suo Paese e per la paura che lo spazio aereo venga chiuso. Dal cellulare mostra i mezzi militari che sfilano vicino alla dogana a Kiverci, al confine tra Bielorussia e Ucraina. Immagini di fine gennaio che le ha mandato il cognato. "Strano vero che con pace abbiamo queste cose?", commenta. Come lei altre persone sono rientrate in Italia, ma c'è chi va in controtendenza: parte per motivi religiosi e per tornare padre Igor Danliciuc, riferimento della numerosa comunità ucraina in Campania. Racconta l'incredulità rispetto alla possibilità di un'imminente invasione, ma anche la determinazione a reagire delle persone che vivono lì. "Sappiamo dove stanno i confini - spiega -. Ogni italiano, ogni ucraino deve pensare a difendere la sua patria per suoi figli, per suoi nipoti, che poi anche vivono in questa terra".

"Fake news e falsi allarmi per mantenere la gente nella tensione"

Da dieci anni in Campania, Roxolana Dragunmagaz viene dall'Ovest dell'Ucraina e riporta il racconto della nipote medico: "Mi ha detto 'zia, hanno detto di preparare gli zaini con le necessità primarie'". Vicino a lei Oxana Borovich, proveniente dall'Est del Paese, mamma di un ragazzo di 23 anni: "Mio figlio mi spiega che girano tante notizie false e falsi allarmi, diffusi o da hacker russi o non si sa da chi, per mantenere la gente nella tensione. Parlano ogni giorno di un imminente attacco, continuando a dire 'si sta preparando, si sta preparando'. In questa maniera aumentano la tensione nel popolo. Anche economicamente si sta peggiorando sempre più".

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