Secondo le norme italiane in materia d'armi, la licenza per uso sportivo consente di caricare l'arma da fuoco e sparare solo al poligono di tiro. In casa deve essere scarica
Aveva il porto d'armi per la caccia e un porto d'armi per uso sportivo ma non per la difesa personale, Vincenzo Palumbo, l'autotrasportatore di 53 anni accusato di duplice omicidio aggravato per aver ucciso a colpi di pistola due giovani di Portici (in provincia di Napoli), Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, di 26 e 27 anni, che, secondo quanto finora da lui stesso sostenuto, aveva scambiato per ladri. E' quanto emerge dagli approfondimenti fatti dai carabinieri e dalla Procura di Napoli.
Secondo le norme italiane in materia d'armi, la licenza per uso sportivo consente di caricare l'arma da fuoco e sparare solo al poligono di tiro. In casa deve essere scarica come lo deve essere anche durante il tragitto predeterminato verso il poligono di tiro.
Avvocato camionista: "Palumbo è sotto choc"
"Vincenzo Palumbo lo abbiamo visto solo in sede di convalida, ovviamente è sempre visibilmente choccato e sconvolto: ha chiesto perdono anche per il tramite dei magistrati. Ora è detenuto al carcere di Poggioreale. Aspettiamo il vaglio degli inquirenti". Lo dice l'avvocato Francesco Pepe che difende insieme con Fioravante De Rosa, Vincenzo Palumbo. L'avvocato ha scambiato qualche parola con i giornalisti sul terrazzino dell'abitazione di Palumbo, in via Marsiglia, a Ercolano. A chi gli chiede del 'buco' di ventisei minuti intercorsi dagli spari alla chiamata ai carabinieri, il legale risponde: ''le ripeto: era sotto choc, perciò c'è stato questo buco di ventisei minuti soprattutto per il fatto che non si era reso conto di ciò che era successo. Lui era intimorito da queste persone, perciò è accaduto ciò che è successo. Ma assolutamente non voleva arrecare danni mortali a questi ragazzi. Noi, anche come collegio difensivo, siamo vicini alle famiglie''. In casa la moglie Maria Rosaria, apparsa molto scossa, ha descritto il marito come persona 'tranquilla, mai violenta'. Nelle scorse ore ha ricevuto nell'abitazione la visita del sacerdote della chiesa del Sacro Cuore di Gesù, Marco Ricci, che le ha portato parole di conforto.
La moglie: "Chiedo perdono alle famiglie delle vittime"
"Chiedo perdono alle famiglie delle vittime. Quel che ha fatto mio marito non lo doveva fare". A parlare, tra le lacrime, è M.R., la moglie di Vincenzo Palumbo. "Deve pagare con la giustizia - ha detto ancora la donna sopraffatta dall'emozione - perché ha tolto due figli alle mamme. E io che sono una mamma posso capire cosa può significare non vedere più due figli che erano usciti di casa".
Le autopsie
Oggi, alle 16, nel Secondo Policlinico di Napoli si terranno gli esami autoptici sulle due vittime: i sostituti procuratori di Napoli Luciano d'Angelo e Daniela Varone, secondo quanto si è appreso, dovrebbero chiedere il rito immediato nei confronti del camionista che ha chiamato i soccorsi 26 minuti dopo avere esploso 11 colpi all'indirizzo sulla vettura a bordo della quale c'erano i due ragazzi, morti quasi subito in quanto raggiunti alla testa.
Domani i funerali
"A causa della tragica scomparsa dei nostri giovani concittadini Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro è stato proclamato il lutto cittadino per il giorno 4 novembre 2021. Le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado si svolgeranno regolarmente". Lo scrive il sindaco di Portici Vincenzo Cuomo sulla pagina Facebook in vista dei funerali che si svolgeranno domani alle 15.30 nella Chiesa di San Ciro a Portici. "Ai dirigenti scolastici è stato rivolto l'invito ad osservare un minuto di silenzio nelle scuole, alle ore 12.00, in ogni aula partecipando al lutto per la morte di Giuseppe e Tullio. Le attività commerciali e produttive sono invitate a manifestare o esporre in forma libera segni di adesione al lutto cittadino, anche in concomitanza della cerimonia funebre prevista per le 15.30 a Portici. Invitiamo tutti a partecipare al lutto cittadino".
Fondazione Polis Regione Campania: "Noi parte civile in processo"
"Esprimiamo la nostra più sentita e concreta vicinanza ai familiari di Tullio e Giuseppe, due giovani sottratti barbaramente alla loro vita e ai loro sogni". Così il presidente della Fondazione Polis della Regione Campania don Tonino Palmese in merito all'omicidio dei due ragazzi di Portici uccisi a colpi di pistola la notte tra giovedì e venerdì scorsi ad Ercolano. "Ci rendiamo immediatamente disponibili a fornire aiuto psicologico ai familiari dei ragazzi che ne faranno richiesta, anche in forza del rinnovato Protocollo d'intesa che abbiamo sottoscritto con l'Ordine professionale di settore a favore delle vittime innocenti della criminalità - sottolinea - Nello stesso tempo, è nostra intenzione costituirci parte civile nel processo relativo all'omicidio e donare borse di studio alle famiglie delle vittime, anche per proseguire idealmente i loro percorsi di vita, brutalmente interrotti dalla violenza criminale".