Covid: in Campania oltre 3mila nuovi positivi nelle 24 ore, 34 decessi

Campania

Nelle ultime 24 ore, secondo quanto rende noto l'Unità di Crisi, sono 3.166 le persone risultate positive nella regione, di cui 351 sintomatiche, su 18.446 tamponi eseguiti

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Campania

 

Nelle ultime 24 ore, secondo quanto rende noto l'Unità di Crisi, sono 3166 le persone risultate positive nella regione, di cui 351 sintomatici, su 18.446 tamponi eseguiti. Un numero maggiore, sia di casi sia di tamponi, rispetto a ieri quando le persone contagiate erano 2.716 su 14.290 tamponi.

L’unità di crisi della Regione Campania rende intanto noto che "nella settimana del 2-8 novembre la percentuale di occupazione dei posti di terapia intensiva su scala regionale è del 27%". Nel frattempo, il governo starebbe valutando di rafforzare la presenza dell'esercito e della Protezione civile a Napoli. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI – MAPPE E GRAFICI)

18:36 - Governo valuta se rafforzare esercito-P.civile a Napoli

Il governo starebbe valutando di rafforzare la presenza dell'esercito e della Protezione civile a Napoli, per l'attività di gestione dell'emergenza Coronavirus. Lo si apprende a margine della riunione di Conte con i capi delegazione di maggioranza

17:57 - Appello di un positivo a De Luca-De Magistris, stop alle diatribe

Lancia un appello al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ed al governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Lo fa da un letto dell'ospedale Cotugno di Napoli mentre indossa un respiratore artificiale. Corrado Gabriele, ex assessore regionale e conduttore di una trasmissione radiofonica, positivo al Covid, chiede ai due politici di smetterla con diatribe e divisioni. "Ci conosciamo bene, spesso parliamo alla radio, ho di entrambi rispetto, e ho un enorme rispetto per il lavoro degli altri, ancor più per i ruoli e le funzioni istituzionali che rappresentate, Napoli è la mia città, la Campania la mia Terra. Vi lancio un appello basta divisioni basta diatribe e battaglia politica e personale - scrive su Facebook - Ve lo chiedo da qua, da sotto questo respiratore artificiale che con grande serenità indosso per combattere il Covid, fermiamoci e facciamo insieme tutto quello che è possibile per salvarci. Con il dialogo e non con la contrapposizione si smuovono le montagne e attraverso le sofferenze e il dolore si fa il cambiamento. Grazie per quello che continuerete a fare di buono per Napoli e la Campania, insieme".

17:46 - Vice presidente Consiglio regionale, subito misure restrittive

"Chiedo che si adottino misure restrittive in Campania per dare respiro a una sanità allo stremo. Ho scritto al ministro Speranza, sono in contatto con tutti i membri del nostro Governo e il ministro Di Maio condivide le mie preoccupazioni". Lo ha detto la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Valeria Ciarambino (M5S), intervenendo in diretta a Rai News 24. "La guerra dei numeri - ha continuato - non ci interessa e se fossero quelli che il presidente della Regione annuncia, il problema sarebbe ancora più grave. Qualcuno dovrà spiegare perché ci sarebbero 400 posti letto liberi in terapia intensiva e 1300 nei reparti di degenza, ma le persone stanno 24-36 ore sulle ambulanze prima di essere sbarellate, o nelle loro auto in fila davanti ai Pronto soccorso o aspettano a casa per giorni interi anche se sono codice rosso. Nei giorni scorsi una ragazza di 31 anni è morta per arresto cardiocircolatorio perché in Campania funzionano solo i reparti Covid e i Pronto soccorso sono chiusi per le emergenze tempo-dipendenti e questi sono drammi che nessun numero o algoritmo potrà mai raccontare". "Chiedo alla politica, a partire dal governatore della Campania e dal sindaco di Napoli, - è l'appello di Ciarambino - di andare di persona negli ospedali e capire perché la gente non viene assistita, sebbene i numeri dicano altro. E se questi numeri continuano a non rispecchiare una realtà gravissima e il presidente della Regione non interviene, allora deve farlo il ministro della Salute, che ha il dovere di garantire il diritto alla vita dei cittadini della mia terra". "La Campania - ha concluso la vicepresidente del Consiglio regionale - deve diventare una sorvegliata speciale, perché non basterà chiudere tutto per un periodo, per poi ritrovarci, come è già capitato dopo otto mesi dalla prima emergenza, nelle stesse condizioni, di fronte a un sistema ospedaliero che non è stato potenziato e a un'assistenza territoriale che non esiste affatto".

17:23 - A Napoli in arrivo un provvedimento 'ampio'

Il provvedimento che il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, si appresta a varare venerdì prossimo, 13 novembre, per provare a contenere la diffusione del covid in città sarà adottato dopo averne precedentemente discusso con il prefetto, Marco Valentini. Si tratta - a quanto si apprende - di un provvedimento "ampio" che non contempla la chiusura di singole strade. 

17:13 - In Campania oltre 3mila positivi, 34 decessi

Torna a salire il numero dei positivi in Campania: nelle ultime 24 ore, secondo quanto rende noto l'Unità di Crisi, sono 3166 - 351 sintomatici - su 18.446. Un numero maggiore, sia di casi sia di tamponi, rispetto a ieri quando le persone contagiate erano 2716 su 14290 tamponi. A salire è anche il numero dei decessi: 34 persone; ieri ne risultavano 18. Calano, invece, i guariti: 690 a fronte dei 790 del report di ieri. Questo, invece, il rReport posti letto su base regionale: Posti letto di terapia intensiva disponibili: 590; Posti letto di terapia intensiva occupati: 181; Posti letto di degenza disponibili: 3.160; Posti letto di degenza occupati: 2.077 

16:33 - Quattro decessi in 24 ore al pronto soccorso di Castellammare di Stabia

Quattro decessi in 24 ore, due anziani nella serata di ieri e due la notte scorsa. È il bilancio del Pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia (Napoli) dove persiste la fila di ammalati curati nelle ambulanze e di quelli in attesa di essere visitati dai medici e dagli infermieri in forte stress per l'eccessiva pressione delle richieste di soccorso per Covid-19. ''I due anziani deceduti - spiegano fonti dell'Asl Napoli 3 Sud competente per territorio - erano ricoverati e non esterni al Pronto soccorso, provenienti dalla provincia e regolarmente assistiti''. Ma, come tanti altri ammalati, si trovavano in attesa di trovare una camera e un posto letto adeguato alle loro condizioni. Erano infatti ospitati in barella. ''Ormai - spiegano dall'Asl Napoli 3 Sud - la situazione è questa da giorni, abbiamo ammalati su barelle, sulle sedie, su strapuntini, ovunque si possano tenere in osservazione per somministrare loro cure e non rispedirli a casa''. ''Sono in contatto con i vertici dell'Asl Na 3 Sud ininterrottamente - commenta il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino - Quanto accaduto la notte scorsa e quanto sta accadendo da giorni rappresenta una tragedia dopo l'altra per l'intero comprensorio. Stiamo assistendo a scene di guerra che fino a poco tempo fa erano inimmaginabili in tutta la Campania". "Adesso l'obiettivo deve essere quello di alleggerire prima possibile la pressione sull'ospedale. Rechiamoci in ospedale solo per le emergenze, se si hanno sintomi da Covid non facciamoci prendere dal panico e restiamo in contatto con il nostro medico curante''. 

16:33 - Impiegato positivo ,chiuso settore del tribunale di Torre Annunziata

Dipendente positivo al Covid-19, settore chiuso per la sanificazione. Accade al tribunale di Torre Annunziata (Napoli) dove nei giorni scorsi sono stati effettuati una serie di tamponi ai lavoratori venuti a contatto con casi accertati di contagio al c oronavirus. In seguito a questi controlli ''è stata riscontrata la positività al Covid-19 di un funzionario amministrativo - scrive ora il presidente del palazzo di giustizia, Ernesto Aghina in una comunicazione inviata tra gli altri al presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati - operante presso l'ufficio della volontaria giurisdizione posto al piano terra. Si è conseguentemente disposta l'immediata chiusura del medesimo ambiente per l'opportuna sanificazione''. "La relativa quarantena di tutti gli addetti al settore - viene sottolineato ancora - comporterà inevitabilmente una forzata riduzione nei prossimi giorni del servizio, che potrà essere garantito da un unico addetto''. 

15:38 - Muore anziana suora in un convento nel Napoletano

Un altro lutto legato all'emergenza pandemica a Torre del Greco (Napoli). Si tratta di una suora dell'Addolorata, convento molto conosciuto posto a ridosso del centro cittadino. La donna, suor Camilla, aveva 80 anni ed era ammalata da tempo di altre patologie. La scorsa settimana era risultata positiva al tampone del Covid-19 ma non aveva mai lasciato la struttura, dove è risultata contagiata un'altra consorella di 97 anni (entrambe erano state poste in isolamento). Grande dolore tra i fedeli e i frequentatori della congregazione, che stanno tempestando i social di messaggi di ricordo in memoria suor Camilla. Con questo decesso salgono a nove i morti nella città vesuviana legati alla cosiddetta seconda ondata, con il totale complessivo che di decessi da inizio pandemia che si attesta ora a quota 29. Pesante anche il numero dei contagiati: con quelli registrati nella giornata di ieri, 48, il numero totale dei casi ancora attivi a Torre del Greco si attesta ora a 595, con 14 soggetti ospedalizzati. 

15:34 - In Campania terapie intensive occupate al 27%

L’unità di crisi della Regione Campania rende noto che "nella settimana del 2-8 novembre la percentuale di occupazione dei posti di terapia intensiva su scala regionale è del 27%". "L'indicatore di occupazione dei posti letto di terapia intensiva - si spiega- è dato dal rapporto tra il tasso giornaliero di pazienti Covid ricoverati nel giorno indice sul numero di posti letto totali di terapia intensiva attivi nel giorno indice moltiplicato per 100".

14:55 - Napoli, venerdì lezione in piazza contro la Dad

Venerdì prossimo, alle 11, la campanella suonerà in piazza del Plebiscito, a Napoli. Anche così mamme e papà contro la Dad, con i loro figli, chiederanno la riapertura delle scuole, chiuse in tutta la Campania dal 16 ottobre scorso, quando fu emanata la prima ordinanza regionale che imponeva lo stop alle lezioni in presenza. "La Campania è la regione in cui le scuole sono chiuse dal 16 ottobre - scrivono i genitori della Rete Scuola e bambini nell'emergenza Covid-19 - Quindi i bambini e i ragazzi campani hanno perso il maggior numero di giorni e ore di scuola rispetto al resto d'Italia e d'Europa. L'alternativa fornita, la didattica a distanza, si traduce in un profondo malessere dell'intera comunità scolastica: dagli alunni, ai genitori, agli insegnanti, ai lavoratori della scuola". "E' una didattica menomata, non inclusiva per i bambini con disabilità e per le famiglie in situazioni di disagio economico sociale o linguistico - sottolineano - Una esposizione ai dispositivi alienante per tutti". La Rete denuncia "l'inconciliabilità della dad con il diritto allo studio, al lavoro dei genitori, alla salute di soggetti fragili come i nonni che spesso si trovano a dover supportare figli e nipoti". "La dad penalizza chi non può permettersi babysitter - aggiungono - chi non è dotato di supporti tecnologici e tutti coloro che non hanno spazi adeguati in casa". "La scuola non è un'entità isolata rispetto al territorio in cui è collocata e l'utilizzo di spazi e beni pubblici e all'aperto può essere un'enorme potenzialità - concludono - Nel rapporto del comitato esperti pubblicato nel maggio scorso se ne cita espressamente la possibilità e si auspica una maggiore interazione della didattica con musica, sport, cinema e teatro e arte".

14:45 - Napoli, campagna sensibilizzazione per chiedere riapertura scuole

Una campagna di sensibilizzazione per chiedere di riaprire le scuole. A Napoli, in molti punti della città, sono comparsi manifesti 6x3 con la scritta "Aprite le scuole" e l'hashtag #NonLasciateciIndietro. Sfondo nero, con la scritta gialla e una bambina che tiene in mano un libro. L'idea è nata da un gruppo di genitori, via chat sui gruppi di Whatsapp, per raccogliere adesioni e disponibilità. Una iniziativa per dare visibilità alle richieste dei genitori i cui figli stanno seguendo le lezioni con la didattica a distanza, per la chiusura delle scuole, stabilito da diverse ordinanze regionali. "Le scuole sono chiuse oramai da un mese - dice Verena Celardo, promotrice dell'iniziativa - e i contagi non sono calati. Segno che il problema non erano le scuole". E se da un lato i piccoli hanno difficoltà a rimanere attenti per la durata delle lezioni online, ci sono da considerare i ragazzi delle medie e delle superiori che "terminata la lezione, continuano a stare al computer, trascorrendo h24 davanti a uno schermo". Venerdì scadrà l'ultima ordinanza regionale, in ordine di tempo, che proroga la chiusura delle scuole. "Siamo zona gialla - sottolinea Celardo - non c'è alcun motivo per tenerle chiuse, soprattutto considerando che le scuole sono aperte perfino in zona rossa". La campagna, lanciata da alcuni giorni, ha visto la comparsa di manifesti nel quartiere Chiaia, dove "ci sono stati donati 120 spazi per l'affissione di quelli più piccoli", e 6x3 in via Marina, via Petrarca nel quartiere Posillipo, ai Camaldoli, in viale Giochi del Mediterraneo e nei pressi dell'ospedale pediatrico Santobono. "Aprite le scuole - spiega Celardo - è il grido dei genitori campani per ottenere quello che dovrebbe essere un diritto, l'ennesimo tentativo di farsi ascoltare da chi può e deve farlo". "Noi campani, unici in Europa con le scuole sbarrate e privati del diritto all'istruzione, chiediamo una riapertura in sicurezza che ci tuteli al massimo dai rischi del contagio - aggiunge - La nostra voce non si fermerà finché non vedremo le scuole adeguarsi al Dpcm nazionale e la fine di un ingiusto sopruso". "Il virus esiste e noi non lo sottovalutiamo, l'istruzione però è un diritto irrinunciabile dei nostri figli e non si può continuare a calpestarlo".

14:44 - Napoli, riunione in prefettura su emergenza epidemia

 Si è svolta stamattina nella Prefettura di Napoli, alle ore 12, una riunione tecnica di coordinamento interforze, presieduta dal Prefetto di Napoli, Marco Valentini, alla presenza dei vertici provinciali delle Forze dell'ordine. Nel corso dell'incontro è stata esaminata la situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica nell'area metropolitana di Napoli, anche in relazione agli aspetti connessi all'emergenza epidemiologica in atto. Proprio stamattina il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca aveva chiesto al prefetto la programmazione di un piano di controllo contro gli assembramenti da parte delle forze dell'ordine, un tema si cui la Prefettura si era quindi già attivata convocando la riunione di stamattina. 

14:06 - Napoli, de Magistris: "Il problema non sono persone che camminano"

''Magari potessimo chiudere il lungomare e risolvere il problema. In questo momento abbiamo un elenco di 80 strade in cui nel fine settimana c'erano migliaia di persone''. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a La7, in merito alla possibilità che ''i provvedimenti clamorosi'' annunciati ieri sera dal primo cittadino possano contemplare la chiusura del lungomare Caracciolo nel fine settimana. Provvedimenti che il sindaco e la sua Giunta adotteranno nella giornata di venerdì 13 ''perché - ha spiegato - dobbiamo far accendere un faro, un riflettore più significativo sulla città da parte del Governo''. ''Non dobbiamo essere ipocriti - ha affermato - se il problema sono le persone che camminano ci vuole la zona rossa. Se invece cominciamo a mettere in campo azioni che impediscono la zona rossa questo deve passare soprattutto per il senso di responsabilità di tutti''.

14:05 - Somma Vesuviana, da oggi attiva ambulanza per positivi

Sarà attivata oggi l'ambulanza comunale con servizio sanitario esclusivo per i cittadini di Somma Vesuviana (Napoli) affetti da Covid. Una equipe formata da un medico, due infermieri e l'autista, sarà coadiuvata da una sala operativa al piano terra del Comune, che indicherà dove recarsi per l'assistenza domiciliare, grazie ad un numero verde messo a disposizione della cittadinanza. Una iniziativa, realizzata con fondi comunali, voluta dall'amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Di Sarno, per far fronte all'elevato numero di contagiati in città, che oggi sono arrivati a 764 positivi attivi. "Abbiamo attivato il numero verde 800261487 a chiamata gratuita ed attivo dalle ore 12 alle 24 tutti i giorni - ha spiegato il sindaco - il cittadino affetto da Covid potrà chiamare per essere assistito a casa. E' un servizio essenziale, perché un'Amministrazione deve pensare a non lasciare da solo nessuno. L'ambulanza stazionerà fissa in piazza. Non si tratta di pronto soccorso. Il medico monitorerà anche telefonicamente la situazione seguendo anche a distanza il malato ed in caso di necessità mobiliterà l'ambulanza anche per un'eventuale ricovero in ospedale con il coordinamento del CTO 118. Solo il medico avrà l'elenco dei positivi in modo tale gestire anche la scheda socio - sanitaria del paziente ed assisterlo nel migliore dei modi". Il sindaco ieri ha anche prolungato fino al 29 novembre la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, di tutti i circoli, divieto di aggregazione anche all'aria aperta, chiusura del cimitero e della biblioteca comunale e del mercato settimanale.

13:31 - De Luca a prefetto Napoli: “Richiesta basata su Dpcm”

Nella lettera al prefetto di Napoli, inviata per conoscenza anche al ministro dell'Interno, Lamorgese, e al ministro della Sanità, Speranza, De Luca sottolinea che il piano di controlli di polizia richiesto tiene conto "delle raccomandazioni della Cabina di Regia Nazionale sulla opportunità di considerare di anticipare rapidamente le misure previste per il livello di rischio alto". La richiesta di De Luca si basa anche sul Dpcm del 3 novembre "e alle recenti direttive del Ministro dell'Interno". Già la scorsa settimana De Luca aveva chiesto ai sindaci di chiudere l'accesso ai cittadini ad alcune zone particolarmente affollate, come il lungomare. Una richiesta che era stata esaudita dal sindaco d Salerno Vincenzo Napoli e da quello di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, ma non dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Nello scorso week-end, complice anche la temperatura primaverile, il lungomare di Napoli e alcune strade del centro storico e del Vomero sono state invase da migliaia di persone a passeggio, un fatto che De Luca vuole evitare si ripeta per il prossimo week-end.

13:23 - De Magistris: “Medici allo stremo, Campania in stress test”

''I medici sono allo stremo. In Campania siamo già in una situazione di stress test e c'è una discrasia tra i numeri che si leggono sui bollettini da cui sembrerebbe che c'è un'ampia disponibilità di posti letto e di terapia intensiva e la realtà che conosciamo da testimonianze di medici e infermieri che c descrivono una situazione drammatica''. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a L'Aria che tira su La7 sottolineando: ''Sono dell'idea che bisogna essere uniti ma questo non significa che non si debba dire la verità e dare voce a medici e infermieri''.

13:09 - De Luca al prefetto di Napoli: “Serve piano controlli di polizia”

Il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, ha scritto al prefetto di Napoli, Marco Valentini, per chiedere "la rapida definizione di un piano generale di interventi articolati per precise realtà territoriali e garantito nella sua attuazione, già dai prossimi giorni, da controlli efficaci delle forze di polizia nazionali e locali, e volto a impedire assembramenti e attività che incentivano una mobilità non legata alle esigenze essenziali". De Luca si riferisce esplicitamente a "episodi clamorosi di assembramenti fuori controllo verificatisi in particolare sul Lungomare di Napoli e in alcuni luoghi del centro storico".

13:07 – Ciarambino: “In Campania serve stretta, intervenire subito”

"Siamo molto preoccupati per la situazione in Campania, ci sono medici e infermieri allo stremo e ospedali che scoppiano. Le persone muoiono in ambulanza. Ne ho parlato anche con Di Maio che condivide le mie preoccupazioni. Bisogna intervenire immediatamente, chiedo al governo - a nome del M5S Campania - che intervenga con strette e misure più rigide". Lo dichiara all'ANSA la consigliera regionale M5S in Campania, Valeria Ciarambino.

12:52 - Sindaco del Casertano vieta di fumare in strada

Scatta il divieto di fumare per strada a Francolise, comune del Casertano dove si contano 53 persone attualmente positive al Coronavirus. Lo ha deciso con ordinanza il sindaco Gaetano Tessitore, contagiato dal Covid nella prima ondata della primavera scorsa. Tessitore, nel tentativo di frenare la diffusione del virus, e assicurare il rispetto dell'obbligo di indossare "in modo corretto" le mascherine, ha stabilito che "nelle aree pubbliche o aperte al pubblico del territorio cittadino di Francolise, in tutte le ore del giorno, è fatto divieto assoluto di fumare, data l'incompatibilità di tale azione con l'uso della mascherina. Il divieto - specifica l'ordinanza - è esteso all'utilizzo di qualsiasi strumento per il fumo, compresa la sigaretta elettronica". Nel provvedimento, Tessitore, che è medico, spiega anche che la mascherina "deve essere indossata correttamente, ovvero deve coprire dal mento al di sopra del naso: un utilizzo non corretto della mascherina, come ad esempio tenerla sotto il mento o lasciando scoperto il naso, equivale a non indossarla e configura inottemperanza alle prescrizioni imposte per contenere il diffondersi dell'emergenza epidemiologica". L'ordinanza dispone inoltre la chiusura delle piazze dopo le 18, e il divieto, dalla stessa ora, per i minori di uscire a meno che non siano accompagnati.

11:48 - Finite ispezioni ministero della Sanità e Nas in ospedali a Napoli

E' terminata l'acquisizione delle informazioni da parte degli ispettori del Ministero della Sanità che, accompagnati dai carabinieri del Nas, negli scorsi due giorni, si sono recati in quattro ospedali della città. I sei ispettori e i militari dell'Arma si sono recati - per un confronto con i manager e per acquisire dati su posti letto, anche in terapia intensiva, e sul personale - in quattro strutture sanitarie partenopee: l'azienda ospedaliera di rilievo nazionale Antonio Cardarelli, l'Ospedali dei Colli (per i nosocomi Monaldi e Cotugno) e l'Ospedale del Mare di Ponticelli. Al momento la Campania resta regione "gialla", secondo il sistema di classificazione del Ministero che ora, però, potrà avvalersi di nuove e più approfondite informazioni sul livello di criticità in cui versa la regione governata da Vincenzo De Luca il quale da tempo chiede maggiori restrizioni a livello nazionale. Ieri mattina ispettori e Nas si sono recati al Cardarelli mentre nel pomeriggio sono stati nell'Ospedale del Mare dove il direttore generale dell'Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva li ha anche accompagnati nei reparti covid. Al Monaldi e al Cotugno, invece, ispettori e Nas hanno incontrati i vertici amministrative e sanitari, il direttore generale Maurizio Di Mauro e il direttore sanitario Rodolfo Conenna, degli ospedali dei Colli, i quali, insieme con i direttori di presidio hanno fornito tutti i documenti sulle procedure adottate, le riconversioni dei posti letto e le metodologie di intervento.

10:58 - Ricciardi: "Napoli? Doveva già essere da tempo in zona rossa"

"Nell'area metropolitana di Napoli andrebbe fatta zona rossa, sono due settimane che lo dico". Lo sostiene Walter Ricciardi, professore di Igiene all'Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto oggi durante la trasmissione Agorà su Rai 3 in merito alla decisione di mantenere la Campania in zona gialla, "Bisogna però differenziare: una cosa è Napoli e un'altra è Caserta, Benevento o Salerno - aggiunge -. A Napoli, in alcuni ospedali si è arrivati oltre la soglia di saturazione nei reparti di terapia subintensiva e nell'arco delle prossime due settimane si saturano anche le terapie intensive, per non parlare dei pronto soccorso che sono già al collasso. C'è gente che sta in macchina per ore, a cui viene fornito l'ossigeno in auto. A voi sembra questa una zona gialla?".

7:17 - Il Tar conferma l'ordinanza sulla Dad

Il TAR Campania informa la Regione Campania "oggi, analogamente a quanto deciso il 9 novembre scorso, ha respinto in via monocratica ulteriori due ricorsi proposti per la sospensione dell'Ordinanza regionale n. 89/2020, che dispone l'attività didattica a distanza nelle scuole della Campania". "Nel pomeriggio di oggi, inoltre, il Consiglio di Stato ha confermato le pronunce del Tar campano del 9 novembre 2020, pur chiedendo alla Regione il deposito di ulteriore documentazione istruttoria. Resta pertanto confermata la didattica a distanza, così come stabilito dall'Ordinanza regionale della Campania n. 89", si legge ancora in una nota della Regione.

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