Secondo il bollettino dell'Unità di crisi regionale vi sono 1.832 asintomatici e 146 sintomatici. I deceduti tra il 23 ed il 25 ottobre sono 16. I guariti sono dieci
Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Campania
Calano i positivi in Campania nelle ultime 24 ore - 1.981 rispetto ai 2.590 precedenti - ma a fronte di un minor numero di tamponi, 11.569 rispetto ai 16.906 precedenti. Secondo il bollettino dell'Unità di crisi regionale vi sono 1.832 asintomatici e 146 sintomatici; i deceduti tra il 23 ed il 25 ottobre sono 16. I guariti sono dieci.
In piazza Plebiscito a Napoli si sono radunati a centinaia per protestare contro le nuove misure anticovid prese dal Governo e della Regione Campania.
Nel frattempo, due ordinanze a Quindici e Avella hanno stabilito che i minorenni non potranno circolare per le strade se non per comprovati motivi e comunque dovranno essere accompagnati da un "familiare adulto". (LE PROTESTE - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
18:18 - Napoli, in centinaia protestato in Piazza Plebiscito
"Reddito di salute per tutti la crisi la paghino i ricchi". Questo uno degli striscioni esposti in Pazza Plebiscito a Napoli dove si stanno radunando centinaia di persone per protestare contro i nuovi provvedimenti anticovid da parte del governo e della Regione Campania. In piazza rappresentanti delle categorie che si sentono danneggiate come i ristoratori, i titolari dei bar, settori dell'indotto del turismo, ma anche studenti, esponenti dei centri sociali, singoli cittadini che stanno perdendo il lavoro. "A salute e a prima cosa ma senza sorde nun se cantano messe", un altro degli striscioni. Intorno alla piazza decine di camionette delle forze dell'ordine e agenti in tenuta antisommossa.
18:05 - Covid, stop circolazione minorenni in due Comuni dell’Irpinia
I minorenni non potranno circolare per le strade di Quindici, in Irpinia, se non per comprovati motivi e comunque dovranno essere accompagnati da un "familiare adulto". Lo ha stabilito con un'ordinanza Eduardo Rubinaccio, sindaco del Comune in provincia di Avellino, che entra in vigore a partire dalla mezzanotte di oggi. Il provvedimento è stato preso sulla scorta dei dati Asl che nella giornata di ieri hanno fatto registrare 6 contagi nel piccolo centro del Vallo di Lauro, che si aggiungono ad altri quattro registrati a partire dal 3 luglio. Una analoga ordinanza è stata emanata dal sindaco di Avella, Domenico Biancardi, che è anche presidente della Provincia di Avellino. Ad Avella sono 59 le persone contagiate a far data dal 3 luglio scorso.
17:47 - Camera Commercio Napoli a Conte: "Prendere soldi del Mes"
"Bisogna prendere i soldi del MEs e salvare la vita delle imprese italiane. Il nostro Paese è indebitato da 70 anni, non c'è alternativa. Ma oggi è più che mai necessario poter contare sulla liquidità immediata, da girare agli imprenditori". Così il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, in un'intervista al Tg1, si rivolge al premier Conte. "Mi chiedo, poi, a cosa serva la chiusura dei ristoranti alle 18. Meglio l'assembramento per strada dei rider o 4 persone sedute a tavola con distanziamento? E chi lavora solo di sera come fa a sostenere la sua azienda? C'è bisogno di mettere in campo le risorse per dare la possibilità a queste aziende di continuare a vivere, dando anche la possibilità di decidere liberamente di chiudere. Diamo la cassa integrazione, un contributo sui fitti, l'abbattimento delle tasse. Insomma, segnali concreti per andare avanti" aggiunge Fiola il quale tornerà domani in Camera di Commercio dopo aver contratto il Covid ed essere rimasto 20 giorni nella terapia intensiva dell'ospedale Cotugno. Al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, rivolge un invito: "Non isoli la Regione rendendola 'unica' nelle decisioni. Condivido la sua linea sulla sanità avendo anche visto da vicino la situazione. Ma continuiamo a chiedere maggiori controlli per il rispetto delle regole. Bene la scelta di rivedere la posizione sull'asporto, seguendo le nostre richieste e aprendo fino alle 22,30. Teniamo sotto controllo e pressiamo il governo che ci dia più esercito e polizia perché ci siano maggiori controlli che possano dare una mano anche ai commercianti virtuosi".
17:11 - In Campania 1.981 positivi su 11.569 tamponi
Calano i positivi in Campania nelle ultime 24 ore - 1.981 rispetto ai 2.590 precedenti - ma a fronte di un minor numero di tamponi, 11.569 rispetto ai 16.906 precedenti. Secondo il bollettino dell'Unità di crisi regionale vi sono 1.832 asintomatici e 146 sintomatici; i deceduti tra il 23 ed il 25 ottobre sono 16. I guariti sono dieci. Il totale dei positivi è di 40.594 unità mentre il totale dei tamponi è di 871.772. Il report dei posti letto Covid su base regionale indica in 123 i posti terapia intensiva occupati su 227 attivabili; i posti di degenza occupati sono 1.191 su 1.500 attivabili.
14:18 - Confesercenti Campania : “Follia non chiudere alle 18, si rischia multa”
Sarebbe una follia non chiudere rischiando anche sanzioni". Lo ha detto Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, in merito alla chiusura alle 18 dei pubblici esercizi, così come previsto dall'ultimo Dpcm emanato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Già il Governo ci ha obbligati a sostenere spese per rispettare i protocolli anti covid - ha affermato - Non si può immaginare che qualcuno resti aperto rischiando una multa". "Dobbiamo far valere le nostre ragioni - ha aggiunto - L'imprenditore è al momento l'anello debole della catena". "Il Governo nazionale e quello regionale non sono stati in grado di evitare assembramenti - ha sottolineato - e a farne le spese sono imprese e imprenditori sui quali viene scaricato il peso dell'aumento dei contagi". Alle 18, dunque, scatta per tutti la chiusura, resta la possibilità della vendita con l'asporto fino alle 23. "Abbiamo chiesto, perché non si comprendeva, come avremmo dovuto regolarci - ha concluso - Tra le 18 e le 23, deve essere impedito l'ingresso nei locali alle persone. I clienti telefonano, ordinano e vanno a ritirare, ma non devono entrare assolutamente".
16:39 – Medico napoletano: “La mia battaglia è contro virus e le falle della sanità”
"Ormai è chiaro: nessuno è immune. Il Covid-19 può colpire chiunque in qualsiasi momento. Pur rispettando tutti i protocolli di sicurezza, basta un solo attimo per essere contagiati". La Società italiana di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, con il suo presidente, il napoletano Francesco D'Andrea, direttore del reparto di Chirurgia plastica dell'azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli, lancia un monito al Governo e, in particolare, al ministero della salute affinché "si possano continuare a curare e operare i pazienti non affetti da Covid, garantendo al tempo stesso massima sicurezza e tutela al paziente". Proprio D'Andrea, che vive e lavora a Napoli, esce ora vittorioso dalla sua battaglia contro il virus e la racconta pubblicamente. La sua è una storia come tante altre, ma le difficoltà e le falle del sistema sanitario raccontate da chi ogni giorno indossando un camice bianco salva vite umane, rendono la situazione ancor più preoccupante: "Ho vissuto in prima persona, fortunatamente in una forma gestita a livello domiciliare, il caos che si accompagna al Covid. Difficoltà di raccordo con Asl e medici di base, incertezza sulle indicazioni terapeutiche da adattare alla sintomatologia, assenza della messa in essere del tracciamento dei contatti, cosa quest'ultima che per coscienza ho svolto a titolo personale. Ho scoperto solo successivamente, per caso, che esiste un protocollo terapeutico istituito dalla Regione e scaricabile dal sito ufficiale dell'ente per gestire i pazienti Covid, sintomatici e asintomatici, in cura domiciliare, ma evidentemente non tutti i medici da base ne sono a conoscenza". Un appello dunque alla politica, di qualunque ideologia sia, come ai Governi di qualunque colore siano, a "indicare le giuste linee guida e a non mandare tutti allo sbaraglio". "Il numero dei contagi è in continua crescita - continua D'Andrea - e la gestione del Covid sempre più preoccupante. Non sono un negazionista, un riduzionista né un terrorista, semplicemente un realista. Oggi la malattia è più gestibile e i numeri di casi gravi sono percentualmente ridotti rispetto alla scorsa primavera. Un dato quest'ultimo ovviamente incoraggiante. Il problema è l'alta contagiosità e la crescita esponenziale degli infetti". "Se è vero che oggi rispetto alla fase 1 si muore di meno - sottolinea ancora il presidente - perché la terapie sono più efficaci anche per i casi più gravi, è vero anche che per questi ultimi per guarire è necessario il ricovero in una struttura ospedaliera. Ed è proprio qui che emerge la criticità. Se le istituzioni si fossero mosse per tempo e avessero previsto un incremento di posti letti intensivi e sub-intensivi e l'assunzione di operatori sanitari per la carenza cronica del nostro sistema, oggi non parleremmo di lockdown, in quanto per tutti sarebbe garantita l'assistenza adeguata". "Mi rendo disponibile in prima persona a incontrare i vertici sia del nostro Governo che della Regione Campania, quella in cui vivo e lavoro - annuncia D'Andrea - dopo l'esperienza vissuta e quella che vedo quotidianamente, per dare un mio personale contributo. La seconda ondata della pandemia poteva essere arginata e non farci trovare - a ridosso della consueta epidemia influenzale come ogni anno - ad affrontare ora una situazione sanitaria al tracollo", conclude.
16:35 - Ad Acerra cimitero chiuso fino al 2 novembre
Cimitero chiuso ad Acerra (Napoli) in occasione della ricorrenza dei defunti, per contrastare la diffusione del coronavirus in città, dove attualmente si contano 299 positivi e tre morti di cui uno, un 90enne, è deceduto nelle ultime ore nel centro covid di Maddaloni dove era ricoverato. Oggi il sindaco Raffaele Lettieri, anch'egli contagiato dal virus, e in attesa dell'esito del tampone per verificare la sua guarigione, ha firmato un'ordinanza con la quale dispone la chiusura del cimitero dal 30 ottobre al 2 novembre. Saranno in ogni caso garantiti i servizi di sepoltura in forma strettamente privata. "Innanzitutto voglio fare un augurio di pronta guarigione a chi è malato e a chi soffre anche per altre patologie - ha detto Lettieri -. Siamo consapevoli che l'Asl sta vivendo una difficoltà, non riesce a fare tutti i tracciamenti, non riesce a dare risposte a tutti coloro i quali sono a casa. Ci sono persone che ancora non ricevono il primo tampone. Siamo in un momento di emergenza, ed è il momento della responsabilità delle azioni e delle parole. Dobbiamo evitare inutili aggregazioni, dobbiamo muoverci solo per le necessità e quando lo facciamo dobbiamo utilizzare la mascherina e mantenere il distanziamento fisico. So quanto è sentito, in tutti i nostri concittadini, il culto dei defunti, ma dobbiamo far prevalere l'interesse per la salute". Dal sindaco sono stati annunciati anche "sgravi appositi per quelle categorie sociali di lavoratori che in questo momento dell'anno avrebbero lavorato di più e avrebbero avuto maggiori guadagni, in attesa che il Governo decida quante e quali risorse dare".
16:26 - De Magistris: “La Giunta non scenderà in piazza stasera”
"La delegazione di assessori che avrebbe dovuto partecipare alle ore 18 in Piazza Plebiscito alla manifestazione di cittadini con il solo scopo di essere, come sempre ha fatto la nostra amministrazione, tra il popolo per ascoltare, per comprendere, per mediare e per portare anche le nostre proposte, ha ritenuto di non recarsi in piazza per evitare strumentalizzazioni o pretesti anche da parte di eventuali frange, che nulla avrebbero a che vedere con i manifestanti, visto il dibattito che si è immediatamente acceso rispetto alla partecipazione di una rappresentanza dell'amministrazione comunale". E' quanto fa sapere il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, anche a nome della sua Giunta. "La delegazione - si legge nella nota diffusa dal Comune di Napoli - manifesta solidarietà e vicinanza ai cittadini che parteciperanno in modo pacifico e non violento e che esprimono il loro pensiero e dissenso; la giunta e il sindaco già nei prossimi giorni sono pronti a incontrare una o più rappresentanze per decidere insieme quali possono essere le proposte e le decisioni da prendere nell'interesse esclusivo della città che deve rimanere unita, coesa e non violenta''.
13:26 - Cresce contagio nell'area flegrea
La catena dei contagi in tutta l'area flegrea segue l'andamento regionale e nazionale con il record di positivi registrato nelle ultime 24 ore a Pozzuoli: 43. Nell'ultima settimana si era avuto un incremento costante delle persone contagiate con punte di 32, coinvolgendo anche due vigili urbani in servizio presso la sede centrale di via Luciano. In attesa di risposta dei tamponi altri 4 vigili ed un impiegato della municipale che hanno lavorato a stretto contatto con i 2 positivi. A Pozzuoli il bilancio è aggravato anche da tre decessi, non accadeva da inizio maggio.
13:20 - Delegazione giunta comunale a manifestazione Napoli
La giunta comunale di Napoli "parteciperà nel pomeriggio, con una delegazione di assessori, per ascoltare e fare proposte, alla manifestazione delle ore 18 in Piazza Plebiscito degli operatori commerciali e produttivi della città che vogliono esprimere, in maniera democratica e partecipativa, il dissenso sulle ultime decisioni in materia di restrizioni contenute nel DPCM e nell'ordinanza regionale". Lo rende noto il Comune di Napoli.
13:12 - A Napoli cimiteri aperti per commemorazione Defunti
I cimiteri napoletani in occasione della festività di Ognissanti saranno aperti da mercoledì 28 ottobre al 2 novembre dalle ore 7 alle ore 16 e saranno aperti tutti i varchi di accesso. Lo ha stabilito l'amministrazione comunale con l'obiettivo di "scongiurare assembramenti" nei giorni di particolare affluenza individuati nelle giornate di sabato 31 ottobre, domenica 1 e lunedì 2 novembre.
12:01 - de Magistris, Napoli è termometro, Governo agisca
“Napoli è un termometro. In questi anni ha dimostrato di rinascere con il turismo, la cultura, l'economia circolare e quando colpisci l'economia circolare crei una povertà immediata, una desertificazione dove non arriva nemmeno la cassa integrazione. Oggi bisogna stare attenti e il Governo deve agire. Noi delle proposte le abbiamo fatte e alcune azioni le abbiamo messe in campo pur governando un Comune che non ha un centesimo”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Storie italiane su Rai1.
11:59 - Napoli, acconciatori offrono servizi gratis ai ristoratori
Il settore degli acconciatori scende in campo a sostegno dei colleghi della ristorazione colpiti dalle misure restrittive varate dal Governo nell'ultimo Dpcm per contenere l'avanzata del covid e come segno di vicinanza offre loro il servizio gratuito per tutto il periodo in cui saranno in vigore le restrizioni. L'iniziativa è promossa da Casartigiani Napoli unitamente alla propria associazione di settore 'Acconciatori Faschion Lab'. Ogni imprenditore o dipendente del settore ristorazione potrà prenotare il servizio gratuito presso Faschion Lab Casartigiani che lo indirizzerà al negozio più vicino. Ogni acconciatore garantirà tre servizi gratuiti al giorno il martedì, il mercoledì e il giovedì.
11:54 - Sindaco Salerno: “Capisco disperazione no gesti violenti”
"Ci sono state manifestazioni in tutta Italia. È comprensibile la disperazione delle persone che vedono il proprio futuro compromesso, però questo non autorizza a gesti scomposti ed aggressivi che nulla hanno a che fare con la mitezza e la dignità delle persone che sono in una condizione disperata". Così il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha commentato la protesta di questa notte avvenuta in città, con un gruppo di manifestanti che hanno esploso petardi e buttato a terra cassonetti.
11:47 - Posti esauriti in ospedale di Castellammare
Esauriti tutti i posti nel pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia (Napoli). “Tutte le barelle, sedie e letti disponibili in ospedale sono stati requisiti e tutte le fonti di ossigeno, incluse 12 supplementari, sono utilizzate. Pertanto, non si è in grado di accogliere alcun paziente, non potendo garantire l'adeguata assistenza”, rende noto il direttore dell'Unità operativa di Medicina e Chirurgia d'urgenza e accettazione, Pietro Di Cicco.
11:44 - In ospedale Caserta 67 positivi, anche donne in gravidanza
Sessantasette degenti affetti da Covid, di cui undici in terapia intensiva, una decina in sub-intensiva e gli altri ricoverati in pneumologia e altri reparti. Sono i numeri che si registrano sul fronte della pandemia all'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta. Tra i positivi anche quattro donne in gravidanza; alcune hanno partorito e i figli neonati stanno fortunatamente bene.
11:39 - In Campania ok all'asporto fino alle 22:30
In Campania sarà possibile l'asporto, ma fino alle 22:30. Un'ordinanza di rettifica del provvedimento adottato dal governatore Vincenzo De Luca rende noto che nella precedente ordinanza "per un mero errore materiale" risultano omesse prima della dicitura "è fatto divieto" le parole "dalle 22:30". Il testo, nella versione che era stata così proposta, faceva intendere che fosse vietato l'asporto. "A tutti gli esercizi di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili), dalle ore 22:30 - è scritto invece nella ordinanza corretta - è fatto divieto di vendita con asporto. Sono esclusi dal divieto gli esercizi di ristorazione che ordinariamente svolgono attività di asporto con consegna all'utenza in auto, i quali possono esercitare la propria attività nel rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza vigenti, assicurando un sistema di prenotazione da remoto. La consegna a domicilio è comunque ammessa, con possibilità di disporre la partenza dell'ultima consegna fino alle ore 23:00”.
10:55 - Insegnanti di sostegno Napoli: "Non fermate i corsi"
I partecipanti al corso di specializzazione TFA per insegnanti di sostegno I grado presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, in un appello indirizzato al ministero dell'Università e della Ricerca chiedono che "si trovi un modo per poter garantire il proseguimento percorso di specializzazione, cominciato in maniera intensiva nel mese di giugno e poi bruscamente interrotto ad ottobre, causa covid" . "Adesso - si legge nella nota - ci ritroviamo "sospesi" a metà del percorso, fermi, dopo mesi e mesi passati intensivamente di fronte ad uno schermo e con il timore di non riuscire a terminare il percorso entro i tempi prestabiliti e, soprattutto, utili per poterci inserire l'anno prossimo, attraverso la finestra dedicata, in prima fascia GPS. Questa sarebbe davvero una sconfitta e non solo per noi ma per la scuola intera, dal momento che si parla tanto della necessità di insegnanti di sostegno specializzati". I partecipanti al corso si dicono "pronti per poter concludere questo percorso nel miglior modo possibile in relazione alla situazione d'emergenza, desiderosi di poter contribuire alla crescita e alla formazione dei nostri futuri alunni e di mettere in pratica le conoscenze e le competenze acquisite durante questo percorso. Comprendiamo perfettamente - prosegue la nota - la situazione di emergenza e di incertezza, la quale però, riteniamo, non debba assolutamente rappresentare, per nessuno di noi, un ostacolo al raggiungimento del titolo di specializzazione entro i tempi prestabiliti. Chiediamo alle istituzioni di ascoltarci e di darci la possibilità di terminare il percorso attraverso le modalità telematica, come già successo per altri corsi di laurea e di formazione".
9:34 - A Boscoreale 53 positivi, anche un bambino
"Negli ultimi giorni sono stati praticati complessivamente 104 tamponi con 12 positivi, di cui nove sono asintomatici e tre sintomatici. Purtroppo tra i contagiati c'è anche un bambino. Questo dato fa crescere il numero dei contagi a 53. A tutti auguro una pronta guarigione". Lo rende noto il sindaco di Boscoreale (Napoli), Antonio Diplomatico. "Dopo la protesta del presidente di Anci Campania, d'ora in avanti l'esito dei tamponi praticati sarà comunicato direttamente ai sindaci dalla protezione civile regionale. Ciò consentirà di disporre di un continuo flusso di notizie e mi permetterà di darne conto alla città. Il primo risultato di questo cambio organizzativo, in uno al recupero del flusso di comunicazioni dall'Asl ha permesso di venire in possesso dei dati" che sono stati comunicati oggi.
9:20 - Scontri a Napoli: De Raho, indizi di partecipazione camorra
"C'è stata una violenza inaudita che non è certamente propria dei soggetti che operano nel commercio, nelle iniziative economiche e nemmeno nei lavoratori. Ci sono stati una serie di indizi dimostrativi di una partecipazione criminale camorrista, ma anche probabilmente di quelle formazioni estremiste che in questo momento tendono all'eversione, al sovvertimento dei valori dello Stato. Quindi c'è una convergenza di interessi a intervenire sui cortei e spostare l'attenzione da quella che è una protesta a un attacco allo Stato". Lo ha detto, relativamente alle proteste svoltesi a Napoli negli ultimi giorni, il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho parlando ai microfoni di 'Moka' Radio 1 Rai.
8:36 - Nella notte a Salerno petardi e cassonetti rovesciati
Momenti di tensione la notte scorsa durante un corteo a Salerno quando una cinquantina dei manifestanti che avevano sfilato contro il Dpcm e l'ultimo provvedimento del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, hanno iniziato a dirigersi nei pressi della casa di quest'ultimo esplodendo petardi e gettando alcuni cassonetti a terra. I manifestanti, però, di fronte alla barriera posta dalle forze dell'ordine presenti con agenti in assetto antisommossa e blindati, si sono dileguati. Precedentemente, alcune centinaia di persone si erano riversate in Piazza Amendola.
8:05 - de Magistris: “De Luca confuso, ha fatto pandemonio”
"Napoli bisogna conoscerla bene. Dobbiamo partire dalla crescente fragilità che monta. L'annuncio di quel lockdown regionale ha prodotto l'immediata trasformazione dei sentimenti che stanno nell'animo non dei camorristi e dei violenti, ma nel corpo di Napoli". Così in una intervista a 'La Stampa' il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. De Luca ipotizza di fare una zona rossa a Napoli: "È in stato confusionale - risponde il sindaco - ha scatenato il pandemonio. Ora scarica la responsabilità sul governo e sulla città, senza averla mai coinvolta in nulla. Non ci dava nemmeno i dati. Abbiamo scoperto clandestinamente che l'aumento dei contagi avveniva in campagna elettorale, da fine agosto. Ti comporti da sovrano assoluto, da tiranno, e poi scarichi le responsabilità sui territori?"
7:47 - Vincenzo De Luca: "Passi avanti dal governo ma non basteranno"
"Sono le misure più restrittive che si potessero adottare, nell'ambito di una scelta ancora intermedia fatta dal governo. O chiudere tutto per un mese per frenare il contagio o prendere misure rigorose, ma ancora parziali. Il governo ha optato per il piano B. È un passo avanti ma non basterà". Così in un'intervista a Il Corriere della Sera il governatore della Campania Vincenzo De Luca. "Io - spiega - avrei anticipato fortemente alcune decisioni. Ma prendo atto di due novità: la scelta di misure generali e nazionali; la predisposizione di misure a sostegno delle attività produttive. Qualche presa di posizione forte di qualcuno di noi è stata utile per dare una scossa al governo". Comunque "chiusure più drastiche a livello locale non sono ipotizzabili perché inefficaci: chiudere un territorio, con il resto del Paese aperto, sarebbe una scelta tanto impraticabile quanto inutile". Sulla scuola, alla luce dei dati, "è inevitabile ricorrere alla didattica a distanza. Farla soltanto per il 75% è una cosa incomprensibile".
7:36 - Altre proteste a Napoli
Circa duemila persone - tra le quali commercianti, ristoratori, docenti, studenti, gestori di palestre e personal trainer - si sono radunate nella serata del 25 ottobre nel quartiere Vomero di Napoli per dare vita a un corteo pacifico contro le restrizioni decise da governo e Regione Campania volte a contrastare l'epidemia di Coronavirus. L'appuntamento è stato dato via social network. Nel territorio campano è in vigore un'ordinanza che obbliga la chiusura delle attività dopo le 23 e vieta gli spostamenti oltre quest'ora per motivi diversi da lavoro, salute o necessità. I manifestanti hanno scandito lo slogan "Libertà, libertà". L'area interessata dal corteo, nel quartiere Vomero, era presidiata da molte camionette delle forze dell'ordine. Durante la protesta sono stati esposti diversi cartelli. Uno di questi recitava: "Siamo ancora una Repubblica democratica fondata sul lavoro?". Un altro riportava la scritta "Due metri di dissenso", che prende spunto dalla distanza interpersonale prevista per limitare i contagi da Coronavirus.
7:31 - Vincenzo De Luca: "Scuola tra più grandi vettori contagi"
"Sulla scuola continuiamo a balbettare, il mondo della scuola è oggi piaccia o meno uno dei vettori più grandi di contagio nelle famiglie". Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a Che tempo che fa. Chiama in causa i dati. "Abbiamo fatto un raffronto nelle due settimane prima dell'apertura dell'anno scolastico e nelle due settimane successive - spiega - Nelle due settimane successive il contagio è aumentato sulla popolazione complessiva di tre volte e sulla fascia d'età da 0 a 18 anni di 9 volte e con un dato estremamente preoccupante, la fascia di età del contagio è esattamente identica per quella 0-5 e per quella 15-18 anni".
7:26 - Vincenzo De Luca: "Non si parli della Campania a capocchia ma con dati"
"Abbiamo fatto un miracolo combattendo a mani nude e vorremo per lo meno che chi parla della Campania, parlasse sulla base dei dati di fatto non a capocchia come capita nove volte su dieci". Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in merito alla situazione sanitaria. "Siamo stati destinatari di una elegante campagna di aggressione mediatica che dura da un mese - ha detto a Che tempo che fa - avremmo dovuto perdere tempo per fare qualche decina di querela per diffamazione ma non avevamo tempo da perdere. Abbiamo una situazione che regge, abbiamo aumentato le terapie intensive da 300 a 600, abbiamo aumentato i posti letto tenendo conto che siamo una regione che ha 15mila dipendenti in meno rispetto ad altre regioni con un milione di abitanti in meno, abbiamo aumentato i tamponi da 5mila a 16mila". Certo, ha concluso, "se andiamo avanti con 2500 contagi al giorno, nessun sistema sanitario può reggere".