Napoli, altre due 'stese' di camorra nel quartiere Sanità

Campania
Foto di archivio (Fotogramma)

I raid sono avvenuti in via Villari e in vico Lammatari dove gli agenti della polizia Scientifica hanno trovato le tracce di 17 colpi: 13 bossoli e 4 fori di proiettile 

Altre due 'stese' di camorra sono state compiute nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 luglio al quartiere Sanità di Napoli. I raid sono scattati in via Villari e in vico Lammatari dove gli agenti della polizia Scientifica hanno trovato le tracce di 17 colpi: 13 bossoli sono stati trovati in vico Lammatari, mentre 4 fori prodotti dalle ogive sono stati riscontrati in un balconcino. Solo qualche giorno prima si sono verificati altri due episodi analoghi, sempre nella stessa zona della città.

Altri colpi di pistola nella nottetempo

Nella sera di lunedì, in vico Paradiso alla Salute di Napoli, è stato segnalata l'esplosione di colpi d'arma da fuoco e le forze dell'ordine giunte sul posto hanno trovato un bossolo calibro 9X21, in quella zona abita un pregiudicato. Infine, in via Speranzella alcuni militari hanno segnalato la presenza in zona di un gruppo di giovani armati.

Poggiani: "Chiesto al sindaco un comitato 'ad hoc'"

Sulla vicenda è intervenuto Ivo Poggiani, presidente della III Municipalità di Napoli: "Ho chiesto al sindaco di Napoli Luigi de Magistris un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica 'ad hoc', esclusivamente dedicato a quanto sta accadendo tra il quartiere Sanità e il centro storico di Napoli", le sue parole all'Ansa.
Per Poggiani la sequela di 'stese' che si stanno registrando "sono riconducibili ad giovanissimi legati ai cartelli camorristici della zona decimati dall'azione repressiva delle forze dell'ordine e della magistratura". In sostanza, secondo Poggiani, "si stanno cercando nuovi equilibri a colpi di pistola". Non solo. Per il presidente della III Municipalità, gli ultimi accadimenti sarebbero da mettere in relazione "con gli stessi cartelli malavitosi che all'inizio dell'anno presero di mira note pizzerie dei Decumani".
"Ora, però, - ha concluso Poggiani - a differenza di quando venne ucciso il povero Genny Cesarano, nella Sanità la videosorveglianza può consentire di individuare gli autori dei raid intimidatori che, non dimentichiamolo mai, possono ancora una volta causare vittime innocenti". 

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