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Range Rover Electric, alla guida del prototipo

Auto
Gianluca Sepe

Gianluca Sepe

A Goodwood abbiamo avuto modo di metterci al volante di uno degli esemplari di sviluppo della versione EV del modello britannico che arriverà nei prossimi mesi

Temperature estreme, pendenze elevate, test ad ogni latitudine. La nuova Range Rover Electric, la prima versione elettrica dell’iconico modello britannico sta per arrivare su strada, terminando un lungo e intenso processo di sviluppo per renderla perfetta e pronta ad ogni tipo di situazione. A margine del Goodwood Festival of Speed abbiamo potuto guidare per la prima volta uno dei prototipi, effettuando un test drive articolato su una serie di esercizi di capability su rampe e twist a trazione ridotta.

 

Questa nuova generazione è stata infatti protagonista di una serie prove tra il deserto e i ghiacciai ma anche con un utilizzo intenso e portato ai limiti, in modo da mettere sotto stress in particolare la tenuta termica della batteria e della powertrain. Proprio su questo punto, in occasione del Festival of Speed, abbiamo avuto modo di scoprire più nel dettaglio alcune delle specifiche tecniche di questa vettura.

Il motore

La nuova Range Rover Electric avrà una powertrain composta da due unità elettriche sincrone a magneti permanenti, una per asse, con una potenza complessiva di circa 550 CV e 850 Nm di coppia. La batteria avrà una capacità reale di 118 kWh, con 344 celle prismatiche e chimica NMC, Nichel-Manganese-Cobalto. Una scelta non casuale visto che questo tipo di accumulatori garantiscono un’alta densità energetica sia in fatto di potenza che di velocità di ricarica. Grazie all’architettura a 800 volt infatti la nuova versione elettrica di Range Rover potrà ricaricare in corrente continua fino a 350 kW, recuperando così in 20 minuti dal 10 all’80% del totale di percorrenza. Proprio per quel che riguarda l’autonomia non ci sono ancora dati ufficiali ma si parla di oltre 500 km con una sola ricarica.

Il test del prototipo

In questa prima prova del prototipo, abbiamo svolto alcuni esercizi specifici per l’off-road, con una rampa con pendenza di 26%, alcuni twist e il superamento di un avvallamento. In questi frangenti abbiamo potuto saggiare le doti da vero fuoristrada di questo modello, con l’Integrated Traction Management (ITM) che lavora singolarmente sugli assi per controllare al meglio la trazione in ogni tipo di situazione. Anche la coppia viene gestita in modo ottimale mentre dall’abitacolo è possibile regolare l’altezza della vettura e gestire le specifiche modalità di guida. Sulla nuova Range Rover Electric troveremo poi l’Hill Discendent Control, un Cruise Adattivo specifico per l’off-road e per la prima volta la modalità di guida Rock, azionabile anche senza aver inserito la Low Range. Molto utile sarà la guida one-pedal, che sarà disponibile in tutte le modalità di guida e con una logica di rigenerazione specifica a seconda delle superfici. E da questo punto di vista possiamo confermare che pur trattandosi di un prototipo, questo modello garantisce un’ottima stabilità e un rollio quasi nullo grazie alla posizione della batteria ma soprattutto da l’impressione di poter superare qualsiasi ostacolo.

Esteticamente cambia poco

Non ci saranno invece differenze dal punto di vista stilistico, con la versione elettrica che sarà quasi uguale a quella ibrida ed endotermica. A proposito di questo, anche la linea di produzione sarà la stessa, con la nuova Range Rover EV che verrà assemblata a Solihull. Bisognerà comunque attendere l’uscita ufficiale della versione di serie per avere tutte le specifiche complete.

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