Motori
Arrow-link
Arrow-link

Cos'è la guida autonoma e come funziona: quali livelli sono legali in Italia

Auto
Stefano Santini

Stefano Santini

©Getty

Introduzione

Le auto con guida autonoma sono quelle in grado di circolare in strada senza nessun intervento da parte del conducente o con un supporto limitato. Ma quali sono i livelli di guida autonoma? E in Italia quali sono le normative? Cosa è consentito e cosa no?

Quello che devi sapere

Guida autonoma e guida assistita

È bene distinguere tra veicoli a guida autonoma e a guida assistita. Un veicolo a guida autonoma è in grado di circolare autonomamente, e quindi senza conducente. O di circolare solo con la sua assistenza, così che l'uomo possa intervenire unicamente in determinate circostanze necessarie. La guida assistita, o guida semiautonoma, invece, fa in modo che il conducente debba tenere sempre attenzione e mani sul volante, quindi responsabilità e pieno controllo. Ma grazie a sensori avanzati e telecamere, il veicolo può eseguire alcune azioni automaticamente, come ad esempio regolare l’acceleratore e lo sterzo per tenere l’auto al centro della corsia

Sei livelli di guida autonoma

Secondo quanto stabilito dalla Society of Automotive Engineers (SAE) la guida autonoma è classificata in 6 livelli (da 0 a 5). In Italia sono consentiti veicoli con guida autonoma di livello 1 e 2, non sulle autostrade e con una velocità massima di 60 km/h. La responsabilità in caso di incidente resta sempre del conducente, anche se il veicolo è dotato di sistemi di assistenza alla guida

Livello 0

Non è prevista alcuna automazione, il conducente ha il pieno controllo del veicolo. Si riferisce alle auto più obsolete, che non dispongono dei sistemi tecnologici degli ultimi anni

Livello 1 (guida assistita)

In questo livello le tecnologie aiutano il guidatore, che è supportato da sistemi che lo avvertono di alcuni pericoli e lo aiutano a migliorare la sicurezza. Fanno parte di questi sistemi i regolatori di velocità (cruise control), i dispositivi anticollisione o i rilevatori della distanza con gli altri veicoli

Livello 2 (automazione parziale)

Possiamo definire questo livello una sorta di guida semi-autonoma. Il veicolo può infatti gestire sterzo, accelerazione e frenata in modo automatico e attivo, specie in una situazione di pericolo, ma il conducente deve rimanere attento e pronto ad intervenire. Ad esempio il cruise control integrato con il mantenimento della corsia

Livello 3 (automazione condizionata)

Il livello 3 fa sostanzialmente le stesse cose del 2, ma con una differenza: in alcune condizioni le auto possono guidare da sole. Si possono quindi togliere le mani dal volante o distogliere lo sguardo dalla strada, ma bisogna sedersi comunque al posto del guidatore ed essere pronti a riprendere il controllo, se richiesto. Le auto monitorano il veicolo e il traffico e, in caso di necessità, se chi è alla guida non effettua la manovra corretta è la macchina a farla al suo posto

Livello 4 (automazione completa)

Eccoci arrivati alla guida autonoma vera e propria. Il veicolo può gestire la guida autonomamente in aree o situazioni specifiche, senza bisogno di intervento umano. Sono esempi di questo livello di guida autonoma i robot taxi senza volante o pedali, che percorrono sempre uno stesso percorso. C'è ancora però un limite: il guidatore deve intervenire riprendendo il controllo del mezzo in caso di malfunzionamenti, diversamente l’auto accosterà in modo autonomo.

Livello 5 (guida autonoma)

Come il livello 4, ma senza alcuna restrizione in termini operativi. È questo il livello massimo previsto e il veicolo può gestire la guida autonomamente in qualsiasi situazione e condizione, senza intervento umano. Il guidatore diventa passeggero, non è necessario saper guidare. Non è indispensabile la presenza in vettura del volante o dei pedali, l’auto è autonoma e fa tutto in modo indipendente

Le regole in Europa

In Europa vige la normativa UN-ECE R-157, del luglio 2022: consente l’utilizzo in Europa di veicoli con tecnologia a guida autonoma di Livello 3 (solo in determinate situazioni e fino a precise velocità). Sul tema, in direzione di un'apertura verso la guida autonoma, è stata modificata anche la Convenzione di Vienna, che disciplina la circolazione internazionale, con l’articolo 34-bis: “Il requisito che ogni veicolo in movimento deve avere un conducente è considerato soddisfatto quando il veicolo utilizza un sistema di guida autonoma conforme a regolamentazioni tecniche nazionali”

Le regole in Italia

In Italia, il riferimento normativo principale è il Decreto Smart Road del 28 febbraio 2018, che permette l’omologazione di veicoli con sistemi di guida autonoma fino a livello 2, quindi guida assistita, non nelle autostrade e con una velocità massima di 60 km/h. La responsabilità in caso di incidente rimane interamente del conducente, i sistemi elettronici supportano il guidatore.

Per adeguarsi ad altri paesi europei e raggiungere eventualmente il livello 3 l'Italia dovrà recepire le normative europee, modificando anzitutto l'articolo 46 del Codice della Strada ("Ai fini delle norme del presente codice, si intendono per veicoli tutte le macchine di qualsiasi specie, che circolano sulle strade guidate dall'uomo")

Poi bisognerà creare un sistema di infrastrutture intelligenti che possano comunicare  con i veicoli in marcia sulle strade e quindi introdurre nuove regole assicurative su responsabilità e risarcimenti

Gli altri paesi

In Europa diversi paesi hanno autorizzato il livello 3 di guida autonoma, prima fra tutte la Germania che ha definito un quadro di norme entro cui muoversi: è stato aumentato il limite di velocità in autostrada per le self driving cars da 60 a 130 km/h. In Spagna il Real Decreto 817/2023, ha permesso di sperimentare l’intelligenza artificiale legata alla guida autonoma in un ambiente controllato, mentre nel Regno Unito il 20 maggio del 2024 è stato approvato l'Automated Vehicles Act, che prevede veicoli autonomi in circolazione a partire dal 2026

I marchi

Alcune aziende hanno già omologato alcuni sistemi che potrebbero innalzare il livello di guida autonoma fino al terzo step. Mercedes, ad esempio, ha creato il sistema Drive Pilot di Livello 3, disponibile in alcuni mercati, così come BMW il dispositivo Personal Pilot L3, operativo fino a 60 km/h in autostrade. Ford, invece, ha approvato il sistema BlueCruise per l’uso su 133mila chilometri di autostrade europee, inclusi alcuni tratti italiani

Gli scenari

Per far sì che la circolazione dei veicoli a guida autonoma si intensifichi è necessario che ci sia una completa interconnessione di sistemi automatizzati di pilotaggio, in modo che la vettura possa dialogare attraverso una serie di sensori installati su di essa con le infrastrutture intelligenti della smart city che presuppongono copertura capillare delle connessioni ultraveloci 5G. Negli Stati Uniti sono stati autorizzati prototipi di veicoli senza pedali e volante da parte dell’NHTSA, l’Agenzia americana per la sicurezza dei trasporti