Disponibile anche in Italia il nuovo dispositivo per la cintura di sicurezza progettato per offrire sollievo e protezione a chi avverte disagio dovuto alla sua pressione, in particolare dopo interventi toracici o addominali
Ford annuncia il lancio in Italia di SupportBelt™, un dispositivo per la cintura di sicurezza progettato per garantire sollievo a pazienti oncologici e non, che spesso si trovano a dover scegliere tra sicurezza e comfort. La novità arriva grazie alla collaborazione con Fondazione ANT. L’ente del terzo settore, nato a Bologna nel 1978 su iniziativa dell’oncologo Franco Pannuti.
Come nasce SuppertBelt™?
L’idea nasce da un’esperienza diretta e racconta una storia di speranza: un’ingegnera americana dipendente di Ford, dopo un intervento di mastectomia, ha provato in prima persona il dolore e il disagio causati dalla cintura di sicurezza. Un problema diffuso, che non riguarda soltanto le donne o le condizioni post-operatorie femminili, ma tutti coloro che hanno subito interventi toracici o addominali. Il disagio può essere tale che, in Italia, è prevista una deroga all’obbligo di indossare la cintura in determinati casi, con conseguenti rischi significativi per la propria sicurezza. Ford ha scelto di trasformare questa esperienza in un’innovazione concreta, eliminando la necessità di scegliere tra comfort e protezione.
Le caratteristiche di SupportBelt™
Il nuovo dispositivo è ricoperto di morbida imbottitura, sagomata e realizzata in schiuma flessibile, rivestita in similpelle composta per quasi il 40% da PET riciclato. Si applica facilmente alla cintura di sicurezza tramite velcro, fornendo un'imbottitura che allevia la pressione sul corpo. La struttura traspirante previene irritazioni e fastidi ed è versatile: può essere utilizzata sia sulla cintura a spalla sia su quella addominale. Sviluppata dal team Ford dedicato all’accessibilità, con il contributo di pazienti e medici, SupportBelt™ ha superato rigorosi crash test ed è oggi l’unica soluzione di questo tipo progettata e validata da una casa automobilistica, destinata a un pubblico ampio e diversificato. La produzione viene attualmente fatta negli Stati Uniti, ma Ford ha scelto di rendere aperto il brevetto per poter consentire una produzione locale.
La collaborazione con Fondazione ANT
Nell’ambito della partnership, vero cuore pulsante del progetto, Ford ha donato 100 SupportBelt™ per la distribuzione diretta e ha messo a disposizione due veicoli, l’elettrico Ford Explorer e il plug-in hybrid Transit Custom, per rendere più efficienti e sostenibili il trasporto e l’assistenza domiciliare dell'organizzazione. Inoltre, grazie al contributo di Phonocar, una delle realtà più importanti nel settore Accessori Automotive e azienda fortemente radicata nel territorio emiliano-romagnolo, verranno installate due wall-box presso il centro direttivo di ANT per facilitare la ricarica domestica dei veicoli. Fondazione ANT è un punto di riferimento in Italia per l'assistenza medico-specialistica gratuita a domicilio ai malati di tumore e nella prevenzione oncologica. "Assistere i pazienti a 360 gradi, per noi, vuol dire anche essere aperti all'utilizzo di soluzioni innovative studiate dai nostri partner, in particolare quando come nel caso della SupportBelt™, si parla di strumenti volti al miglioramento immediato della loro qualità di vita”, ha dichiarato la Dott.ssa Raffaella Pannuti, Presidente Fondazione ANT.
La collaborazione tra l'organizzazione e Ford coinvolgerà anche la comunità con una speciale giornata di test drive. Il 15 novembre infatti, a Bologna, in Piazza Calderini, nell'ambito dell'iniziativa "Drive 4 Ur Community", sarà possibile provare la gamma elettrica Ford. Per ogni test drive effettuato, l’azienda si impegna a donare 30 euro a Fondazione ANT, trasformando l'esperienza di guida in un gesto concreto di solidarietà.
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Il commento di Ford Italia
"L'arrivo di SupportBelt in Italia, reso possibile dalla preziosa collaborazione con Fondazione ANT, è per noi motivo di grande orgoglio", ha commentato Fabrizio Faltoni, Amministratore Delegato di Ford Italia. "Questo accessorio dimostra come l'innovazione, quando è guidata dall'esperienza personale e dall’empatia, possa migliorare concretamente la vita delle persone. Sono iniziative come queste che danno un senso più profondo al nostro lavoro, perché pensare di poter contribuire anche solo in minima parte al benessere di qualcuno aggiunge un valore incommensurabile”.