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Roma, dal Foro Italico alla via del Mare: la mappa dei nuovi autovelox attivi dal 2026

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Entro la fine di settembre saranno acquistati. Poi si procederà all'installazione e, nei primi mesi del 2026, i nuovi occhi elettronici si apriranno per rilevare, e sanzionare, i superamenti dei limiti di velocità di automobilisti e motociclisti. "La sinistra tradisce sempre la stessa mentalità, il cittadino è un pollo da tartassare e spennare, mentre ‘lor signori’ vivono comodamente nelle Ztl" il commento della Lega

Ritorno dalle vacanze amaro per gli automobilisti romani: il Comune prevede infatti di installare 60 nuovi autovelox (tra fissi e mobili) che si aggiungeranno ai 20 già in uso dalla Polizia Locale (che dall'inizio dell'anno fino al 30 giugno ha effettuato quasi due milioni di controlli sulla sicurezza stradale). Controlli sulla Tangenziale est (zona Foro Italico) e su via Isacco Newton ma anche sulla Cristoforo Colombo e a Centocelle, mentre in via del Mare verrà riattivato il Tutor (multa chi supera la velocità media). Entro la fine di settembre saranno acquistati, poi si procederà all'installazione e, nei primi mesi del 2026, i nuovi occhi elettronici si apriranno per rilevare, e sanzionare, i superamenti dei limiti di velocità di automobilisti e motociclisti. “Nei primi mesi del 2025 grazie ai controlli che stiamo portando avanti - fanno sapere dal Comando della Polizia locale -, proprio le irregolarità per superamento dei limiti di velocità sono scese di circa il 38% rispetto ai primi mesi dell'anno scorso: al 30 giugno si contano circa 64mila violazioni rispetto alle 102mila al 30 giugno del 2024”.

La nota della Lega

“Noi crediamo che la sicurezza stradale sia un tema serio, ma che non si possa utilizzare per crociate ideologiche o, peggio, per battere cassa, come la bulimica posa di autovelox e tutor suggerisce – commentano in una nota Simona Baldassarre, componente del direttivo romano della Lega, Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in assemblea capitolina e Luigi Servilio, capogruppo Lega nel I municipio -. Se non sei in grado di garantire trasporto pubblico e sicurezza stradale, non blocchi la circolazione. I trenta chilometri possono essere proposti vicino alle scuole, nelle strade piccole, con raziocinio, ma non possono diventare la norma in interi quadranti, quando i romani sono costretti a spostarsi per andare a lavorare e portare i figli a scuola in auto, perché gli autobus non passano mai e le metropolitane sono dei carri bestiame. La sinistra tradisce sempre la stessa mentalità, il cittadino è un pollo da tartassare e spennare, mentre ‘lor signori’ vivono comodamente nelle Ztl. Ancora una volta Roma rischia di restare ostaggio di provvedimenti ideologici e inefficaci, che non risolvono i problemi reali della mobilità ma li aggravano, colpendo i cittadini senza alcuna logica di buon senso”. 

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