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Come funziona la rottamazione dell'auto, quando conviene farla e cosa si ottiene

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È uno strumento di risparmio economico e per contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale. Con esso si decide di eliminare definitivamente un veicolo, demolendolo e avendo accesso a incentivi economici statali, soprattutto quando si acquista un’auto nuova a basse o zero emissioni

Se dobbiamo sostituire la nostra auto o liberarci di un veicolo vecchio e inquinante, la rottamazione può essere una soluzione vantaggiosa. La rottamazione dell’auto è un procedimento che permette di disfarsi di un veicolo obsoleto o non più funzionante, con l’obiettivo di favorire il riciclo e ridurre l’inquinamento. In Italia, questa procedura è regolamentata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e può essere effettuata presso i centri di raccolta autorizzati (demolitori) o presso le officine autorizzate.

I documenti da presentare

Per avviare la rottamazione, bisogna presentare alcuni documenti fondamentali:

  • La carta di circolazione del veicolo;
  • Il certificato di proprietà (se presente);
  • Un documento di identità valido;
  • La richiesta di ritiro presso un centro autorizzato.

Quando conviene farla

La rottamazione è particolarmente conveniente se il veicolo è molto vecchio o in cattive condizioni, con frequenti guasti o costi di riparazione elevati. Inoltre, quando ci sono normative ambientali vantaggiose: molte città italiane incentivano la sostituzione di veicoli inquinanti con modelli più ecologici, offrendo bonus. Conviene anche quando vogliamo semplicemente rinnovare la nostra auto comprandone una più efficiente, per ridurre i costi complessivi. 

La procedura di rottamazione può avviarsi se il veicolo è intestato da almeno 12 mesi al venditore o a un familiare convivente e, soprattutto, se appartiene a classi ambientali basse (Euro 0‑4 o Euro 5). 

Cosa si ottiene

In Italia, la rottamazione può portare a diversi benefici:

  • Sgravio dal pagamento della tassa di proprietà (bollo auto), almeno per un certo periodo;
  • Incentivi statali o regionali per l’acquisto di veicoli ecologici, che spesso sono proprio legati alla demolizione del vecchio veicolo;
  • Riduzione dei costi di manutenzione, assicurazione e carburante;
  • Vantaggio ambientale con la riduzione dell’inquinamento.

Incentivi statali 2025

In Italia gli incentivi statali 2025 sono riservati a privati con ISEE fino a 40.000 € e alle microimprese (fino a 10 dipendenti e fatturato inferiore a 2 M€), in particolare per chi sceglie veicoli commerciali elettrici.

Sono associati alla rottamazione di un mezzo e al contestuale acquisto di uno nuovo tramite concessionario. Il bonus va prenotato tramite la piattaforma del ministero dei Trasporti entro il 30 giugno 2026. 

 

Possono essere rottamati soltanto veicoli a motore termico con omologazione fino a Euro 3 (in alcune regioni anche Euro 4 e Euro 5). 
A seconda del tipo di auto che acquistiamo, il bonus varia:

  • Per un’auto elettrica (M1) si ottiene fino a 11.000 € con ISEE <30.000 €, o 9.000 € con ISEE fino a 40.000 €, + extra rottamazione;

  • Per una full hybrid Euro 6 si ottiene in incentivi fino a circa 2.500 €, maggiorabile a 5.000 € con ISEE basso;

  • Per termiche Euro 6 senza bonus gli incentivi si aggirano tra 1.500 e 3.000 €, solo con rottamazione precedentemente effettuata.

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