
Ci sarebbe un cane con guinzaglio sotto la selva che sovrasta le figure umane nel capolavoro del genio italiano custodito al Louvre di Parigi. Ad annunciare la scoperta è Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici, che sottolinea: "Quel cane è l'atto di accusa contro la corruzione del Papato dell'epoca". LE FOTO

Marzo 2017 - Ci sarebbe un cane con guinzaglio sotto la selva che sovrasta le figure umane nella "Vergine delle Rocce", capolavoro di Leonardo custodito al Louvre di Parigi –

Ad annunciare la scoperta è Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici, che sottolinea: "Quel cane è l'atto di accusa di Leonardo Da Vinci contro la corruzione del Papato dell'epoca". La scoperta è stata fatta da Roberto Biggi, ricercatore del Comitato –

Attraverso quella figura nascosta sotto il fogliame, Leonardo punterebbe dunque il dito contro il papato di allora che privilegiava il potere temporale rispetto a quello spirituale – spiega Vinceti -. L’artista, genio del Rinascimento, utilizza il dipinto per esprimere il suo pensiero e la richiesta di un rigoroso Cristianesimo che riprenda l'esempio di Dio per i Comandamenti e di Gesù come espresso nei Vangeli".

Questa scoperta consoliderebbe l'interpretazione di Leonardo come uomo depositario di una religiosità rigorosa. “Il cane - aggiunge il presidente del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici – serve come monito per impedire che si disobbedisca” -

Il guinzaglio invece rappresentava nelle caccie medievali e rinascimentali lo strumento che permetteva al feudatario di evitare che i cani mangiassero la preda. “Per Leonardo quindi il cane con guinzaglio è il simbolo dell'uomo che deve obbedire a Dio, ai Comandamenti divini, a Gesù, alla vita che Gesù ha incarnato perfettamente per esprimere l'amore cristiano".