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Storia del Leicester, nel 2016 la favola in Premier firmata Ranieri

Mondo

Francesco Sicilia

L'allenatore Claudio Ranieri, il capitano Wes Morgan e il patron Vichai Srivaddhanaprabha festeggiano la Premier vinta dal Leicester nel 2016 (archivio Ansa)

Con l'allenatore italiano in panchina e il patron thailandese Srivaddhanaprabha, deceduto nell'incidente che ha coinvolto il suo elicottero, la squadra delle Midlands orientali ha conquistato un titolo storico

La favola Leicester, che vinse la Premier League nel 2016, fece sognare anche in Italia. Alla guida della società vi era già il patron thailandese, Vichai Srivaddhanaprabha, rimasto poi ucciso nell'incidente che ha coinvolto il suo elicottero fuori dallo stadio della squadra inglese, il 27 ottobre 2018 (LA FOTOGALLERY - l'omaggio dei tifosi). Ma il merito dell'eco nel nostro Paese fu soprattutto di Claudio Ranieri. Allenatore delle terribili Foxes, collante fra il Regno Unito e lo Stivale, il tecnico romano riuscì a tenere attaccati alla tv migliaia di appassionati di calcio in tutto il mondo. Il Leicester fu un miracolo che ai tifosi di casa nostra ricordò le gesta del Verona di Osvaldo Bagnoli, scudettato nel 1985, o della Sampdoria, guidata da Vujadin Boskov, che si impose a sorpresa in Serie A nel 1991. Vardy come Vialli, Mahrez come Mancini, furono autori di una stagione straordinaria. Gol, magie, storie speciali e soprattutto il primo titolo in Premier furono gli ingredienti di un’annata eccezionale per le Volpi delle East Midlands. Non solo Ranieri, Vardy, Mahrez e tutti gli altri protagonisti sul campo. Nell’epico trionfo del Leicester una firma importante fu proprio quella del presidente thailandese, Vichai Srivaddhanaprabha.

L’arrivo di mister King Power

Srivaddhanaprabha in realtà non è un cognome, ma un’onorificenza. A concederla alla famiglia di Vichai, che in realtà si chiama Raksriaksorn, fu il re di Thailandia. Srivaddhanaprabha, che a Bangkok nel 1989 aprì il primo duty free aeroportuale King Power, suona come “luce di gloria progressiva”. Un po’ lo slogan di quello che è successo al Leicester. Srivaddhanaprabha arriva in Inghilterra nel 2010 con una cordata di imprenditori asiatici e rileva la proprietà delle Foxes da Milan Mandaric, tycoon serbo-statunitense. Un anno dopo, Vichai diventa il presidente. La squadra vivacchia nella Championship, la Serie B, inglese, ma nel giro di poco tempo si rende protagonista di un paio di imprese senza precedenti.

La promozione nel 2014

Dopo una cocente eliminazione nelle semifinali play-off del 2013 contro il Watford, il Leicester guidato da Nigel Pearson nel 2014 centra la promozione nella massima serie inglese. Le Volpi, trascinate da Jamie Vardy, attaccante che fino a qualche stagione prima giocava in ottava serie nella squadra delle acciaierie British Steel, torna in Premiership dopo dieci anni. L’entusiasmo del patron Srivaddhanaprabha è alle stelle, Vichai promette di fare grande il Leicester, promette di illuminare la squadra con “luce di gloria progressiva”.

La miracolosa salvezza nel 2015

I tifosi prendono con le pinze le promesse del loro presidente. E anche il campo sembra dare ragione ai supporter. Il Leicester fatica in Premier, nonostante il patron Thai abbia regalato a Nigel Pearson l’esperienza di Esteban Cambiasso, il centrocampista argentino che arriva dall’Inter del Triplete. In avvio di stagione fa ben sperare lo spettacolare 5-3 in rimonta inflitto al Manchester United. Poi le Foxes si perdono e precipitano all’ultimo posto. Soltanto grazie a un sorprendente finale di campionato con 7 vittorie in 9 partite, il Leicester riesce a strappare la permanenza in Premier. Probabilmente quella serie positiva è la prima pietra del trionfo che arriverà l’anno successivo.

Welcome Ranieri, il titolo nel 2016

La salvezza in extremis... non salva Pearson. Il tecnico viene esonerato e al suo posto arriva Claudio Ranieri. Il mister romano non ha precedenti felici in terra d’Albione. Nel Chelsea venne rimpiazzato da Josè Mourinho, il suo alter ego soprattutto nelle conferenze stampa. Mite e sempre pacato Ranieri, esplosivo Mou, che si autodefinisce “Special One”. Ranieri, qualche tempo dopo, diventerà invece “Normal One”.

La rivincita di “Normal One”

Nei dieci anni che trascorrono dall’esonero al Chelsea all’ingaggio da parte del Leicester, Ranieri resta sempre nel limbo. Una bella salvezza col Parma nel 2007, uno scudetto sfiorato con la Roma nel 2010 e il flop con la Nazionale greca nel 2014. Srivaddhanaprabha però gli concede subito un’altra chance. E “mister Claudio” la sfrutta alla grande, regalando ai fan del Leicester un titolo che per tutti, bookmaker compresi, sembrava impossibile all’inizio della stagione. Altro che “Normal One”.

Da Schmeichel a Vardy: i protagonisti

Kasper Schmeichel, portiere figlio di Petr, leggenda dello United, il capitano giamaicano Wes Morgan, i centrocampisti dighe Danny Drinkwater e N’Golo Kanté, il fantasista algerino Riyad Mahrez e il bomber Jamie Vardy. Sono tanti i protagonisti di una squadra indimenticabile che conquista tifosi anche fuori dai confini britannici. Il Leicester è il Davide contro i tanti Golia del calcio inglese. Una cavalcata che fa innamorare un po’ tutti gli amanti del calcio. E’ il trionfo di Srivaddhanaprabha, è il massimo bagliore della “luce di gloria progressiva”.

Lineker e Shilton prima del trionfo

L’attaccante Gary Lineker e il portiere Peter Shilton, eroi dell’Inghilterra di Italia ’90, sono entrambi nati a Leicester ed entrambi hanno vestito il blu della squadra delle Midlands orientali. Sono due simboli delle Foxes, prima della missione impossibile compiuta nel 2016. Fino ad allora poche volte, il Leicester era venuto alla ribalta. Un terzo posto e un secondo posto alla fine degli anni Venti. Tre maledette finali perse in FA Cup negli anni Sessanta. Le consolatorie Coppe di Lega inglese conquistate nel 1964, nel 1997 e nel 2000. Nulla di paragonabile alla leggendaria impresa firmata sotto la gestione Srivaddhanaprabha.

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