Francia, perché Nicolas Sarkozy è in carcere: le tappe del processo e la condanna

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Introduzione

È iniziata oggi la detenzione dell'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, condannato a 5 anni di reclusione per associazione a delinquere, per aver provato a ottenere finanziamenti illeciti dal regime del dittatore libico Muammar Gheddafi durante la sua campagna elettorale del 2007. Alla pena, che Sarkozy dovrà scontare nel penitenziario La Santé di Parigi, si aggiungono anche una multa da 100 mila euro, l'ineleggibilità e l'interdizione dai diritti civili per cinque anni. “Hanno voluto farmi sparire e questo mi fa rinascere”, ha detto Sarkozy. È la prima volta nella storia che un presidente della Repubblica francese viene incarcerato.

Ma come si è arriviati alla condanna e alla pena da scontare in carcere? Ripercorriamo insieme tutte le tappe della vicenda e gli altri processi in cui è stato coinvolto l'ex presidente francese. 

Quello che devi sapere

La condanna di Nicolas Sarkozy

Le indagini nel caso sono durate più di dieci anni. Secondo i giudici che hanno pronunciato la sentenza, Sarkozy avrebbe permesso ai suoi collaboratori di chiedere finanziamenti illeciti al regime della Libia per la sua campagna elettorale. Per il tribunale di Parigi, l'ex presidente non poteva non sapere che i suoi stretti collaboratori Brice Hortefeux e Claude Guéant, futuri ministri di vari governi sotto la sua presidenza, in previsione della campagna presidenziale nel 2005 avevano incontrato a Tripoli il numero due del regime, Abdallah Senoussi. Dirigente dei servizi libici, Senoussi era stato condannato all’ergastolo in Francia per avere organizzato l’attentato contro il DC10 della compagnia aerea UTA, che il 19 settembre 1989 causò 170 morti di cui 54 francesi.

 

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Il presunto accordo tra Gheddafi e Sarkozy

Secondo l'accusa, l'ex presidente francese avrebbe concordato con Gheddafi dei finanziamenti alla sua campagna elettorale, in cambio di sostegno politico e diplomatico alla Libia. Sarebbe stato Sarkozy stesso, secondo le sentenze, ad autorizzare i suoi collaboratori a sollecitare fondi dalle autorità libiche. Accuse che sono state respinte duramente.

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L'inizio del processo

Il processo è iniziato il 6 gennaio 2025 davanti al Tribunale penale di Parigi. Inizialmente, le accuse formulate includevano la corruzione passiva, il finanziamento illecito di una campagna elettorale, l'occultamento di appropriazione indebita e l'associazione a delinquere. Le accuse principali riguardavano il fatto che Sarkozy avesse permesso ai suoi collaboratori di trattare con la Libia e che i canali di trasferimento fossero oscurati.

La richieta dell'accusa

Durante il processo, l'accusa aveva richiesto per l'ex presidente francese una condanna a 7 anni di carcere e, in aggiunta, una multa di 300mila euro e una sospensione dei diritti civili per 5 anni.  

 

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La sentenza

Il 25 settembre 2025 il Tribunale di Parigi ha espresso la sentenza: Sarkozy è stato condannato per associazione a delinquere (e assolto dall'accusa di corruzione) a cinque anni di carcere, con esecuzione provvisoria. Secondo i giudici, pur non essendoci prove del fatto che Sarkozy avesse direttamente ricevuto i fondi, era certo che avesse dato facoltà ai suoi collaboratori di fare accordi con il leader libico. La condanna di Sarkozy entra nella storia: è la prima volta che un presidente della Repubblica francese viene incarcerato.

L'incarcerazione

Secondo Le Figaro, gli avvocati di Sarkozy depositeranno una domanda di libertà condizionata. La speranza dell'ex presidente francese è quella di rimanere in cella il più breve tempo possibile. Nella peggiore delle ipotesi, dovrà restare in carcere fino al momento del processo in appello, nel marzo 2026.

 

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Francia, Sarkozy in carcere: dall’uscita di casa con Carla Bruni all’arrivo in auto. FOTO

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Le condizioni in carcere

Come riferisce il quotidiano francese, Sarkozy dovrà scontare la pena in una cella di 11 metri quadri, con una finestra sigillata. Sarà messo in isolamento poiché il carcere non ha altri mezzi per garantire la sua sicurezza insieme agli altri detenuti. Non avrà diritto al telefono cellulare, ma potrà disporre di una piccola televisione. Avrà inoltre diritto a una sciarpa, per ripararsi dal freddo, non più lunga di un metro e potrà avere a disposizione un coltello stondato e una forchetta.

Le condizioni in carcere /2

Nel carcere parigino, l'ex presidente francese disporrà anche di un fornello per cucinare e potrà acquistare del cibo da un apposito catalogo. Avrà anche la possibilità di uscire un'ora al giorno nel cortile interno del penitenziario, accompagnato sempre da tre guardie. Sarkozy avrà diritto anche a due visite a settimana, incluse quelle della moglie Carla Bruni Sarkozy e dei figli, e potrà parlare senza limiti con i suoi avvocati. Gli sono inoltre concessi tre libri (con copertina molle) a settimana.

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