Attentati di Parigi, tre anni fa la strage al Bataclan

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Domenico Motisi

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Era il 13 novembre 2015 quando, in seguito a tre diverse azioni terroristiche nel cuore della capitale francese, l’Isis provocò 130 morti. La maggior parte di questi, all’interno del locale dove si stava svolgendo un concerto degli Eagles of Death Metal

Il 13 novembre 2015, esattamente tre anni fa, avveniva uno degli attacchi terroristici più violenti mai registrati in Europa. Quella sera, tre diversi commando di terroristi dell’Isis sconvolsero Parigi uccidendo 130 persone e ferendone 413. Soltanto gli attentati di Madrid dell’11 marzo 2004 provocarono un numero maggiore di morti (191).  Il luogo simbolo della notte di terrore parigina fu il Bataclan, locale dove al momento dell’attacco si stava esibendo la band americana Eagles of Death Metal. Furono almeno 80 le vittime ritrovate all’interno della sala concerti (LA CRONACA  DI QUELLA NOTTE - LE FOTO - I VIDEO).

La prima esplosione allo Stade de France

Prima della carneficina al Bataclan, alle 21.19 ci fu la prima esplosione. Durante la partita tra Francia e Germania, un terrorista si fece saltare in aria all’ingresso dello Stade de France, all’interno del quale c’era anche il presidente François Hollande che stava assistendo al match. Passarono appena tre minuti e arrivò una seconda esplosione sempre nei pressi dello stadio: si trattava dell’inizio di una serie di attentati che da lì a poco avrebbe sconvolto Parigi. Poco dopo, infatti, un gruppo di jihadisti armati aprì il fuoco nel bar Le Carillon e nel ristorante Le Petit Cambodge, nel decimo arrondissement, causando decine di morti. Successivamente altri colpi di arma da fuoco vennero esplosi nell'undicesimo arrondissement, al Café Bonne Bière e al ristorante Casa Nostra (cinque i morti). Non lontano, all’interno del ristorante La Belle Equipe furono uccise altre 19 persone.

L’attacco al Bataclan

Erano le 21.40 quando un'auto si fermò davanti al teatro Bataclan, anch’esso nell’undicesimo arrondissement. Da lì scesero tre terroristi con fucili che entrarono nel locale e iniziarono a sparare contro le persone che stavano assistendo al concerto degli Eagles of Death Metal. Gli stessi attentatori si barricarono nella sala prendendo in ostaggio gli spettatori che non erano riusciti a fuggire. Poco dopo, alcuni agenti di polizia, provando un’incursione, spararono contro un terrorista che però si fece esplodere. Passata la mezzanotte, la polizia riuscì ad entrare nel Bataclan: un’operazione che durò circa mezz'ora e nella quale vennero uccisi i due terroristi ancora in vita. Uno di loro però azionò l’esplosivo che portava addosso portando a 90 il numero di vittime all’interno del locale, tra le quali c'era anche la veneziana Valeria Solesin. In quelle ore è lo stesso presidente Hollande a parlare ai francesi: "Si tratta di un atto di guerra compiuto da un esercito terrorista, l'Isis".

Gli attentatori

Al termine degli attentati di Parigi, rimasero in vita soltanto due attentatori. Uno era il belga-marocchino Abdelhamid Abaaoud, che secondo le autorità francesi fu una delle menti degli attacchi, e che venne ucciso il 18 novembre durante un blitz delle polizia a Saint-Denis. L'altro è Salah Abdeslam, nato a Bruxelles da genitori marocchini, arrestato dalla polizia belga a Molenbeek il 18 marzo 2016, dopo una fuga durata 4 mesi. Il 27 aprile 2016 il Belgio concesse l’estradizione in Francia in quanto indagato a Parigi per omicidi di matrice terroristica. Nel luglio del 2018, Salah è comparso per l'ottava volta davanti a un giudice dell’antiterrorismo francese: nell'interrogatorio precedente, a fine giugno, aveva giustificato e difeso gli attacchi di Parigi: "I musulmani si difendono da chi li attacca", aveva detto. Intanto, da Bruxelles, il 23 aprile del 2018, Abdeslam è stato condannato a 20 anni di carcere per la sparatoria del marzo 2016 nel covo di Rue Du Dries a Forest, in Belgio, quando durante una perquisizione ferì quattro agenti di polizia.

Da Sting a De Gregori, la rinascita artistica del Bataclan

"Stasera abbiamo due compiti: onorare i morti e ricominciare a vivere. Non li dimenticheremo". Iniziando con queste parole, Sting è stato il primo artista che si è esibito al Bataclan nel giorno della sua riapertura a un anno dall’attentato. Alle 21 del 12 novembre 2016, Sting sale sul palco e, parlando in francese, chiede al pubblico di osservare un minuto di silenzio, straziante, a cui segue subito la musica. Fragile, Message in a Bottle, fino a Roxane e tanti altri successi. Un concerto carico di emozioni durato circa un'ora e mezza, fino alle 22:40. Dopo un anno di silenzio il Bataclan è tornato a cantare. Sono oltre 1.500 gli spettatori, tra cui Aurelien, un cuoco francese di 25 anni che ha deciso di tornare nel luogo in cui ha perso il suo migliore amico e nel quale lui si è salvato per miracolo, nascondendosi dietro al bancone del bar. Non solo Sting: tra i tanti artisti che hanno deciso di esibirsi al Bataclan ci son anche nomi italiani, come Francesco De Gregori, il 20 ottobre 2017. "Questo luogo è speciale. Stringiamoci qui tutti insieme, 'anema e core'", dice l’artista romano due anni dopo la strage jihadista. Durante il bis, con la moglie Chicca sul palco a cantare con lui, nel teatro della strage in tanti piangono. Il mese successivo, il 21 novembre 2017, è invece Fiorella Mannoia a esibirsi al Bataclan, mentre il prossimo 1 dicembre 2018 ci sarà Nino D’Angelo.

Gli attentati in Francia prima e dopo il Bataclan

7 gennaio 2015 - Sono 12 i morti nell'attacco compiuto da due terroristi islamici nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo, a Parigi. Il 9 gennaio, il terrorista Amedy Coulibaly prende in ostaggio una decina di persone, ne uccide quattro in un supermercato kosher a Vincennes, e viene a sua volta ucciso.

26 Giugno 2015 - A Saint-Quentin-Fallavier, nel centro del Paese, con un auto-ariete un uomo algerino-marocchino fa esplodere bombole di gas in una fabbrica di tipo 'Seveso'. Viene ritrovato un corpo decapitato con scritte in arabo.

21 Agosto 2015 - Sul treno Amsterdam-Parigi, Ayoub El Khazzani, armato di una mitraglietta, tenta di sparare sui passeggeri ma viene disarmato da tre marines americani in vacanza.

13 Giugno 2016 - Duplice omicidio compiuto da Larossi Abballa, che uccide un comandante della polizia e la sua compagna, anche lei in divisa, mentre si trovano a casa. Viene abbattuto dagli uomini dei reparti speciali dopo essersi trincerato nella casa delle vittime con il loro bambino.

14 Luglio 2016 - 84 morti, tra cui molti bambini, a Nizza, per l'attacco di un camion che falcia la folla per 2 km sul lungomare della Promenade des Anglais. L'attentatore viene poi ucciso dalla polizia.

26 Luglio 2016 - In una piccola chiesa di Rouen, in Normandia, due assalitori prendono ostaggi e sgozzano un sacerdote 84enne. I due aggressori vengono poi uccisi.

3 Febbraio 2017 - All'ingresso del Carrousel du Louvre, un egiziano, Abdallah El Hamahmy, armato di machete, si scaglia contro una pattuglia di militari e ne ferisce uno. Gli altri lo feriscono a sua volta.

18 Marzo 2017 - Zyed Ben Belgacem, francese, si impadronisce dell'arma di una soldatessa all'aeroporto di Orly, i colleghi reagiscono e l'uomo resta ucciso.

20 Aprile 2017 - Sugli Champs-Elysées di Parigi un uomo armato di un kalashnikov apre il fuoco su un furgone della polizia uccidendo il poliziotto alla guida, Xavier Jugelè, e ferendo due suoi colleghi e un passante. L'assalitore, identificato come Karim Cheurfi, viene poi ucciso dalle forze dell'ordine arrivate sul posto.

7 Giugno 2017 - Farid Ikken, un algerino di 40 anni, attacca a colpi di martello una pattuglia di poliziotti davanti alla cattedrale di Notre Dame, a Parigi, ferendo lievemente un agente al collo. Un suo collega reagisce aprendo il fuoco sull' assalitore, che rimane gravemente ferito.

19 Giugno 2017 - Adam Loft Djaziri, trentenne francese conosciuto dai servizi segreti per sospetta radicalizzazione, si schianta con la sua macchina su un furgone della polizia. L'episodio avviene sugli Champs Elysées di Parigi. Gli agenti estraggono l'assalitore privo di sensi dall'abitacolo, che intanto ha preso fuoco. Il terrorista morirà pochi minuti dopo.

1 ottobre 2018Ahmed Hanachi, tunisino 29enne, uccide a coltellate due donne sui gradini della stazione ferroviaria di Saint-Charles, a Marsiglia, gridando "Allah Akbar" prima di essere ucciso da alcuni agenti. L'attacco viene rivendicato dallo Stato islamico.

13 marzo 2018 - Dopo aver rubato un'auto a Carcassonne, uccidendo un passeggero e ferendo il conducente, Redouane Lakdim - francese di origini marocchine - si dirige a Trebes dove spara a due agenti e poi prende in ostaggio i clienti e dipendenti di un supermercato. Poco dopo, un blitz delle teste di cuoio ha messo fine all'attacco uccidendo l'attentatore. Il bilancio sarà di tre morti.

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