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Olga Tokarczuk, chi è la scrittrice polacca vincitrice del Nobel per la Letteratura 2018

Mondo

Scrittrice, poetessa, viaggiatrice: la 57enne di Sulechów è stata premiata per la sua "immaginazione narrativa". Dopo aver studiato Psicologia, ha iniziato a pubblicare romanzi, saggi e racconti diventando una delle autrici polacche più famose della sua generazione

"Un’immaginazione narrativa che con passione enciclopedica rappresenta il superamento dei confini come forma di vita". Per questo motivo, e per quel timbro mistico che tanto caratterizza la sua scrittura, la scrittrice Olga Tokarczuk si è aggiudicata il premio Nobel per la Letteratura del 2018. Polacca, 57 anni, è autrice - fra gli altri - del recente "I vagabondi"che ha vinto nel 2018 il Man Booker International Prize.

Il Nobel per il 2018 assegnato un anno dopo a Tokarczuk

Il riconoscimento dell'Accademia svedese per Tokarczuk è arrivato insieme a quello per Peter Handke, vincitore del 2019. Quest’anno l’Academy ha infatti deciso di assegnare anche il titolo dello scorso anno, quando il premio era stato sospeso, dopo lo scandalo per molestie che aveva colpito il marito di una giurata dell'Accademia, il fotografo e regista Jean Claude Arnault.

Gli studi in Psicologia, il debutto come scrittrice e il successo

Nata nel 1962 a Sulechów, in Polonia, Olga Tokarczuk viene da una famiglia di insegnanti. Suo padre era anche il bibliotecario della scuola e da subito la scrittrice ha sviluppato un grande amore per i libri. Ha studiato Psicologia all’università di Varsavia e si considera una discepola di Carl Gustav Jung. La sua formazione si riflette nelle sue opere che non mancano mai di rimandi al mondo della psicologia, ma anche a quello della storia e delle mappre. Il debutto come scrittrice arriva nel 1993, con "Il viaggio del libro-popolo", ambientato nel 17esimo secolo. Ma è il racconto "Dio, il tempo, gli uomini e gli angeli", che la porta al successo: si tratta di una saga famigliare ambientata in un luogo mitologico che parte dal 1914 e che abbraccia la storia della Polonia nel 20esimo Secolo. Il lavoro dell'autrice si è poi spostato dal romanzo ai saggi, ma nella sua produzione si incontrano anche poemi e opere brevi.

Ricerche e viaggi alla base dei libri

L'amore per il romanzo però non è mai svanito e, nel 2014, Olga Tokarczuk ha realizzato una delle sue più grandi opere: "I libri di Jacob", con cui ha vinto un premio Nike. La scrittrice, per scrivere questo libro, ha trascorso diversi anni a cercare materiale negli archivi storici, per sviluppare la storia di Jacob Frank, un leader di una setta nel 18esimo Secolo, e dei suoi adepti. Ma il grande successo è arrivato anche con "I vagabondi" - pubblicato in Italia da Bompiani -: è un intreccio di storie di persone fuori dal comune, che abbandonano un posto e si reinventano altrove. Tokarczuk ora è impegnata a scrivere un "romanzo epico", dedicato ai luoghi in cui vive, la Bassa Slesia.

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