Mikhail Kalashnikov, 100 anni fa nasceva l’inventore dell’arma più famosa al mondo

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L’ingegnere russo, nato in un villaggio siberiano il 10 novembre 1919, ha dato il nome al celebre Ak-47. "Quando vedo che civili inermi vengono uccisi da quei mitragliatori, provo ansia e rabbia, ma io li ho inventati per difendere la patria", disse della sua invenzione

"Quando vedo che civili inermi vengono uccisi o feriti da quei mitragliatori, sono assalito dall'ansia e dalla rabbia. Mi tranquillizzo ripetendo a me stesso che ho inventato quell'arma ormai 60 anni fa per proteggere gli interessi della mia patria". È con queste parole che Mikhail Kalashnikov, l’ingegnere russo nato 100 anni fa, si riferiva all'arma che lui stesso progettò e che, ancora oggi, rimane la più famosa al mondo e porta il suo nome.

Chi era Mikhail Kalashnikov

Nato a Kurya, un piccolo paese della Russia siberiana, Mikhail Kalashnikov non ebbe un’infanzia facile. Con la sua famiglia, infatti, fu deportato a soli 11 anni, vittima della repressione staliniana. La colpa dei Kalashnikov fu quella di essere considerati contadini ricchi. Nel 1938 entrò a far parte dell'Armata Rossa e venne ferito nei primi combattimenti della Seconda Guerra mondiale, nel 1941. A quel punto fu congedato dalle linee del fronte e proprio mentre si trovava in convalescenza iniziò a mettere a punto quella che nel 1947 diventò l'Ak-47, ovvero l'Avtomat Kalashnikov 1947.

L'invenzione dell'arma più famosa del XX Secolo

Si tratta del fucile automatico ritenuto l'arma "migliore" del XX Secolo e che per il quotidiano Liberation è al primo posto nella lista delle invenzioni più importanti del '900, addirittura davanti alle armi nucleari e alla tecnologia spaziale. Al fucile d'assalto, Kalashnikov dedicò tutta la sua vita, tant’è che lavorò fino a 92 anni nella fabbrica dalla quale ogni anno escono circa 100mila pezzi l'anno. Eroe della Russia e due volte eroe del lavoro socialista in Urss, Kalashnikov morì il 23 dicembre del 2013 all’età di 94 anni. Qualche anno prima della sua morte, quando compì 90 anni, l'allora presidente russo Dmitri Medvedev lo decorò con la medaglia d'oro definendolo l'inventore di "uno dei nostri migliori simboli nazionali". "Non è colpa mia se oggi tali armi vengono usate là dove non si dovrebbe usarle. La colpa è dei politici non dei costruttori. Io ho creato armi per la difesa dei confini della patria", disse l'inventore.

Le caratteristiche del Kalashnikov

Il Kalashnikov fu in realtà soltanto il primo di una lunga serie di armi cui il suo inventore e progettista diede il proprio cognome. Ancora oggi è considerata l'arma da fuoco più diffusa del pianeta: viene usata dagli eserciti di oltre 50 Paesi di tutto il mondo e da organizzazioni di guerriglieri e terroristi. Fino al giorno della morte del suo ideatore nel 2013, ne erano stati venduti oltre 100 milioni di pezzi. L'arma, ufficialmente adottata dall'esercito sovietico nel 1951, funziona - come molte del genere - a sottrazione di gas prelevato dalla canna e convogliato in un cilindro posto sopra ad essa. Il pistone in esso contenuto trasporta un otturatore rotante e il tutto viene riportato in avanti da una molla di recupero a spirale. L'AK-47 è sufficientemente pesante (3,150 kg) da sparare bene a raffica senza vibrazioni e riesce a essere preciso anche da distanze non brevi (la gittata efficace è di circa 400 metri). Utilizza cartucce calibro 7,62 mm, non molto diverse da quelle standard Nato. Spara 600 colpi al minuto. Il caricatore standard contiene 30 cartucce, ma ve ne sono anche da 40 e da 75. In alcuni modelli il calcio in legno è sostituito da un calcio metallico ripiegabile o a scheletro.

Le curiosità sull’arma

Prodotto su licenza in numerose nazioni, il Kalashnikov ha avuto diverse imitazioni ed è stato, all'epoca dell'Urss, l'arma di eccellenza degli eserciti del Patto di Varsavia e dei "Paesi fratelli", ma anche degli "eserciti di liberazione" e dei movimenti di guerriglia del Terzo mondo. All'Ak-47 sono seguite numerose serie e modelli. Molto diffuso è anche l'Ak-74, sviluppato nel 1974, del peso di 3,6 kg, con gittata utile di circa 1.300 metri e calibro 5,45 mm. L'Ak-47, ovvero il primo modello, è diventato talmente popolare che in alcuni Paesi africani ai bambini viene dato il nome di "Kalash" in onore del fucile automatico. Nonostante ciò, il "padre" del fucile non ebbe mai alcun beneficio economico dalla sua invenzione perché la Russia non gli riconobbe i diritti di proprietà intellettuale. Soltanto negli ultimi anni Kalashnikov decise di ricavare qualcosa dalla sua opera ingegneristica concedendo l'uso del suo nome per un ombrello, un orologio, un'auto e una vodka.

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