
Vivere per sempre, le foto di Alessandro Gandolfi sulla ricerca dell'immortalità
Ora che l’umanità sta affrontando una pandemia il tema della resistenza alle malattie, della paura della morte, è più attuale che mai. Ne abbiamo parlato con il fotografo Alessandro Gandolfi, autore del progetto "Immortality Inc." - vincitore del primo premio nella categoria Still Life ai Sony World Photography Awards 2020 - sui modi scientifici e talvolta irrazionali con cui cerchiamo di allungare la vita e sfiorare l'eterno. Foto e intervista per la rubrica Lo Spunto fotografico.
Di Chiara Piotto

"La pandemia di Covid-19 ci ha mostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto l'uomo sia fragile e vulnerabile. Ma anche quanto la ricerca scientifica sia vicina a comprendere e sconfiggere un nemico (i virus) del quale poco più di un secolo fa neppure si immaginava l'esistenza", ci dice il fotografo Alessandro Gandolfi. In questa foto, parte del suo progetto Immortality Inc., una ragazza a Berlino guarda il quadro "La Fontana della giovinezza" (1546) di Lucas Cranach
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"La conoscenza medica avanza di giorno in giorno e nuovi strumenti tecnologici permetteranno all'uomo di resistere sempre di più alle malattie, se non addirittura di anticiparne il manifestarsi. Questo è un percorso certo ma imprevedile, perchè entrano in gioco variabili come il fattore tempo e il fattore sociale", continua Gandolfi. Per il suo progetto fotografico ha girato il mondo: in questa foto una donna sperimenta Hocatt, una cabina che combina ozono, ossigeno e diossido di carbonio per ridurre i segni dell'invecchiamento
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"C'è un'affermazione che Yuval Noah Harari fa in Homo Deus, e suona più o meno così: nel XXI secolo l'uomo farà un serio tentativo per raggiungere l'immortalità. E' una frase forte e visionaria attorno alla quale l'autore costruisce gran parte del libro", ci spiega ancora l'autore degli scatti. In foto un 'piatto della longevità' a Ogimi, Giappone, nota come 'la città della lunga vita' per l'alta percentuale di centenari

"Dopo aver letto il libro di Harari ho capito che potevo costruirci attorno un vasto progetto fotografico, un viaggio in un mondo complesso che parte dall'antichità, passa attraverso le attuali ricerche mediche e tecnologiche, e approda nelle insidiose paludi della pseudo-scienza", racconta Gandolfi. Nell'immagine due specializzandi di medicina in un laboratorio sperimentale a Milano, alle prese con un paziente-robot costruito dall'Università Humanitas

Il progetto Immortality Inc. ha vinto il primo premio nella categoria Still Life ai Sony World Photography Awards 2020, prestigiosi premi fotografici internazionali. In questa immagine un tecnico di laboratorio a Stockport, Inghilterra; la stanza conserva oltre 500mila campioni di DNA donati da volontari alla "banca biologica" del Regno Unito, che studia la relazione tra malattie e predisposizione genetica
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Mentre viaggiavo per questi scatti "mi ha colpito il livello della ricerca scientifica attuale, sia essa legata agli incredibili sviluppi della genetica, alla medicina rigenerativa o all'intelligenza artificiale. Le potenzialità sono enormi e ciò che prima ci sembrava impossibile oggi appare magari lontano, ma raggiungibile", dice Gandolfi. In questa foto si vedono i laboratori della California Life Company a San Francisco, azienda biotech di Google nata per combattere l'invecchiamento
Il sito di Alessandro Gandolfi.jpg?im=Resize,width=335)
"Certo, oggi c'è anche chi crede che sarà possibile il download della mente, o il risveglio dopo molti anni di un cadavere conservato in azoto liquido a -196 gradi". Nell'immagine Alexey Samykin, tra i coordinatori del movimento transumanista di Mosca; dietro di lui uno dei container per la crio-conservazione dei corpi dopo il decesso. La KrioRus ha due strutture vicino alla capitale

"Un'altra cosa che mi ha incuriosito è lo studio che viene fatto su certi animali, come la planaria, una specie di piccolo verme che viene sezionato in 279 parti (questo il numero massimo che mi hanno confermato i ricercatori): ognuna ha la capacità di diventare una nuova planaria completa". La foto è stata scattata nel laboratorio del Leibniz Institute on Aging di Jena, il primo istituto dedicato alla ricerca sulla longevità in Germania

"Ci sono altri studi curiosi sugli animali, come la Turritopsis nutricula (o medusa immortale) e il Danio Zebrato, un piccolo pesce dalle altissime capacità rigenerative il cui genoma è molto simile a quello umano. Ancora una volta la natura ci sorprende", dice Gandolfi. In foto una donna australiana con difficoltà motoria si allena con un esoscheletro terapeutico (Hal) dell'azienda Cyberdyne, in Giappone

"L'immortalità resta un'utopia, un sogno irrealizzabile, almeno per i prossimi secoli. Ma ambire ad essa è nella natura dell'uomo: cercare continuamente soluzioni, fare nuove scoperte, indagare ciò che è sconosciuto. E la pandemia che abbiamo vissuto dimostra proprio che la nostra conoscenza è ancora limitata, che occorre continuare a fare ricerca", conclude Alessandro Gandolfi. Questo cranio è stato stampato in 3D dall'azienda di ingegneria biomedica Skorpion Medical di Segrate, Milano; la stampa 3D può rivoluzionare l'ortopedia
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Alessandro Gandolfi è un fotogiornalista italiano, co-fondatore dell'agenzia fotografica Parallelozero. I suoi lavori sono stati pubblicati su testate italiane e internazionali. In foto una donna si sottopone a un trattamento con acido ialuronico anti-età in una clinica cosmetica all'avanguardia di Londra
Il sito di Alessandro Gandolfi
Il robot umanoide Alter a Tokyo, Giappone, esposto al Museo nazionale della Scienza e dell'Innovazione. Alcuni scienziati immaginano che in futuro si possa "fare download" delle nostre coscienze e trasferirle in robot simili a questo, che possano custodirle in eterno
Tutte le foto di Immortality Inc.