Dalla scomparsa dell'attaccante in volo sulla Manica, al ritrovamento del relitto del piper su cui viaggiava
Una normale operazione di mercato, come se ne registrano a centinaia nel mondo del calcio, e una tragedia che ha tenuto col fiato sospeso mezza Europa. E’ la storia di Emiliano Sala (LA FOTOSTORIA), calciatore argentino di origini italiane morto mentre volava sulla Manica assieme al pilota del piccolo aereo privato che lo portava verso la sua nuova vita.
La partenza da Nantes verso Cardiff
Nella sessione di gennaio, l’attaccante nato nella provincia di Santa Fè nel 1990, passa dai francesi del Nantes ai gallesi del Cardiff. Il giocatore non è famosissimo presso il grande pubblico, ma abbastanza noto tra gli appassionati, perché sta crescendo di rendimento in Ligue 1, la massima serie francese: con la maglia dei canarini del Nantes ha segnato 42 goal nelle ultime tre stagioni e mezzo, e il 19 gennaio 2019 firma per il Cardiff, società della più ricca Premier League inglese. 17 milioni di euro, il prezzo del cartellino: cifra non astronomica in assoluto, ma comunque è l’acquisto più costoso nella storia del club britannico, che quindi dimostra di voler puntare forte su di lui. Due giorni dopo, è il 21 gennaio, Sala vola verso il Regno Unito. Parte dall’aeroporto di Nantes-Atlantique con un piccolo velivolo privato. Scelta che – col senno di poi – si rivelerà fatale. E’ lo stesso calciatore che, in modo tragicamente sinistro, avanza dubbi sulla sicurezza del viaggio. “Questo aereo sembra cadere a pezzi, ho paura” dice in un messaggio vocale inviato ad amici su Whatsapp poco dopo il decollo: sono 8.30 di lunedì mattina, insieme a lui c’è solo il pilota, il 59enne David Ibbotson.
La scomparsa del piper
La visibilità sul canale della Manica, che separa la Francia dalla Gran Bretagna, è limitata. Il piccolo aereo sembra sparire nel nulla: secondo la polizia francese, i contatti si interrompono quando l’aereo sorvola il Canale della Manica a circa 12 miglia dal faro di Casquets. Si intuisce subito la gravità degli eventi. Partono le ricerche, ma si rivelano presto infruttuose. Dopo tre giorni – è il 24 gennaio – la polizia dell’isola di Gurnsey impone lo stop alle ricerche. A seguito della decisione, dopo gli appelli della famiglia, viene lanciata una raccolta fondi sul web che in pochissime ore tocca quota 200mila euro, grazie anche alle donazioni di diversi giocatori professionisti. Il 26 gennaio le ricerche riprendono, concentrandosi nelle acque che circondano l'isola di Guernsey, in mezzo alla Manica, praticamente a metà strada tra Nantes e Cardiff.
Il ritrovamento del relitto
Il relitto dell’aereo viene rinvenuto il 3 febbraio dalla nave FPV Morven. All’interno del Piper viene rinvenuto un solo corpo, che l’8 febbraio risulta essere quello di Emiliano Sala. La notizia viene diffusa dalla polizia di Dorset, la città costiera dove un anatomopatologo verifica la coincidenza del Dna del calciatore con quello dei suoi familiari. Il mondo del calcio, non solo francese, è in lutto. I ricordi del giocatore, non solo allo Stadio della Beaujoire di Nantes, si susseguono commossi. Il funerale viene celebrato il 16 febbraio a Progreso, in Argentina, dove Sala era nato il 31 ottobre 1990.
Il 26 febbraio le autorità pubblicano foto del relitto e dettagli del ritrovamento. La ricostruzione degli eventi di quel drammatico 21 gennaio prende lentamente forma: si capisce che l’aereo su cui viaggiava Emiliano Sala è precipitato per centinaia di metri in appena 20 secondi, dopo aver compiuto una virata di 180 gradi. Il relitto dell'aereo è stato infatti trovato a 30 metri dalla posizione dove le ultime letture radar lo avevano localizzato in cielo, a un’altitudine di 500 metri circa: la poca distanza sarebbe, secondo gli investigatori, un segnale del fatto che il velivolo è precipitato quasi verticalmente. Dalle immagini subacquee del Piper (che fanno parte del rapporto sull’incidente dell’Aaib, l’Air accident investigation branch del Regno Unito) si cerca ancora di ricostruire i motivi dello schianto.
La disputa legale
Nel frattempo, scoppia la disputa legale tra i due club sul contratto che Sala aveva firmato due giorni prima di morire. Il Cardiff rinvia il pagamento dei 17 milioni di euro del cartellino del giocatore, aspettando il risarcimento dell’assicurazione. Ma la compagnia assicurativa di Sala fa sapere che non intende sborsare nulla, perché il velivolo risulta privo della licenza commerciale per il trasporto dei passeggeri.
Intanto, alcuni giocatori (tra cui nomi molto noti come la stella del PSG Kylian Mbappè) raccolgono fondi per continuare le ricerche del corpo del pilota, David Ibbotson.
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