Chieste le dimissioni del premier Edi Rama, per il leader rivale è "un cadavere politico". Le contestazioni seguono due inchieste della procura speciale anticorruzione
Pioggia di bombe molotov verso la sede del governo albanese, questa sera a Tirana, al termine di una protesta dell'opposizione di centrodestra guidata da Sali Berisha, che chiede le dimissioni del premier socialista Edi Rama. Le forze dell'ordine dispiegate lungo tutto il perimetro del Palazzo del governo sono intervenute solo per spegnere le fiamme, evitando incidenti con i manifestanti che sono riusciti a rompere anche il recinto metallico disposto davanti all'edificio.
Protesta dopo due inchieste per corruzione
La protesta di oggi segue due inchieste della procura speciale anticorruzione. Una riguarda una serie di gare d'appalto in cui è coinvolta la vicepremier e ministra dell'Infrastruttura e dell'Energia, Belinda Balluku, per la quale è stata chiesta anche l'autorizzazione a procedere con il suo arresto. L'altra inchiesta invece riguarda l'Agenzia nazionale per la tecnologia dell'informazione (Akshi), una delle più importanti del paese, coinvolta in uno scandalo di corruzione. Sia la direttrice sia la sua vice sono agli arresti domiciliari. "Rama, e la sua narco-dittatura, non se ne vanno con il voto libero degli albanesi. Saremmo noi a costringerlo, riservandogli la fine dei dittatori", ha dichiarato Berisha nel suo discorso a una folla di circa 2.000 sostenitori. "Rama è ormai un cadavere politico. Saremo noi a fargli il funerale", ha detto Berisha, promettendo di non rassegnarsi "fino alla vittoria".
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