Sri Lanka, allerta frane dopo le alluvioni: 618 morti e 209 dispersi

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Oltre due milioni di persone, quasi il 10% della popolazione, sono state colpite dalle inondazioni e dalle frane provocate, in particolare, dal ciclone Ditwah, il peggiore sull'isola in questo secolo

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Le autorità locali dello Sri Lanka hanno emesso nuove allerte frane, nelle scorse ore, dopo le piogge che hanno colpito aree già in precedenza devastate nei giorni scorsi da un potente ciclone, mentre il bilancio delle vittime è salito a quota 618. Oltre due milioni di persone, quasi il 10% della popolazione, sono state colpite dalle inondazioni e dalle frane provocate, in particolare, dal ciclone Ditwah, il peggiore sull'isola in questo secolo. Il Disaster Management Centre (DMC) ha sottolineato che le tempeste monsoniche stanno aggiungendo ulteriore pioggia e rendendo instabili i pendii. Forti criticità si sono riscontrate nella regione montuosa centrale del Paese e nelle Midlands nord-occidentali. 

Morte e devastazione

Anche da fonti governative è arrivata la conferma del numero dei morti, di cui 464 provenienti dalla rigogliosa regione centrale dedita alla coltivazione del tè, mentre 209 persone risultano ancora disperse. Il numero di persone nei campi profughi gestiti dallo Stato è sceso a 100mila, da un picco di 225mila, grazie al ritiro delle acque alluvionali sull'isola fatto registrare in queste ore, come dichiarato dal DMC. Oltre 75.000 case sono state danneggiate, di cui quasi 5.000 completamente distrutte, è stato riferito ancora.

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