due, insieme al dirigente Zegretti, erano stati fermati ieri nell'ambito di un'inchiesta che coinvolge il Servizio europeo di azione esterna e il Collegio d'Europa. Dopo gli interrogatori sono stati rilasciati perché non considerati a rischio fuga. Restano le accuse, che - spiega la Procura europea - riguardano frode e corruzione in appalti, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale. Mogherini: “Chiarito mia posizione”. Sannino annuncia che si ritirerà in anticipo dal suo attuale incarico
Federica Mogherini, rettrice del Collegio d'Europa ed ex Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, è stata rilasciata intorno all’1 di notte. Era stata fermata ieri, 2 dicembre, nell'ambito di un'inchiesta per frode che ha coinvolto il Servizio europeo di azione esterna e il Collegio d'Europa. Fermati ieri - e rilasciati nella notte - anche l'ambasciatore Stefano Sannino e il dirigente del Collegio d'Europa Cesare Zegretti. Le accuse per i tre, coinvolti nel presunto scandalo sui fondi per i giovani diplomatici europei, rimangono e riguardano frode e corruzione negli appalti, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale. I tre risultano ora formalmente indagati e sono stati informati delle accuse a loro contestate. La Procura europea ha spiegato che l'inchiesta sul presunto uso improprio di fondi per la formazione dei diplomatici europei ha avuto origine da un esposto presentato all'Ufficio europeo antifrode (Olaf) e successivamente trasmesso alla Procura europea (Eppo).
Il rilascio
Mogherini, Sannino e Zegretti sono stati rilasciati intorno all’1 di notte, dopo gli interrogatori condotti dalla polizia federale delle Fiandre occidentali. La Procura europea, alla guida delle indagini, in una nota ha spiegato che “sono stati tutti rilasciati senza alcuna condizione, in quanto non sono considerati a rischio di fuga”. Resta l’impianto accusatorio: “Dopo essere stati interrogati dalla Polizia giudiziaria federale belga (FGP West-Vlaanderen), i tre individui sono stati formalmente informati delle accuse a loro carico. Le accuse riguardano frode e corruzione negli appalti, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale", ha aggiunto l'Eppo, sottolineando che le accuse notificate coincidono con quelle emerse ieri e che l'inchiesta è ancora in corso. La Procura europea ha anche evidenziato che "tutte le persone sono presunte innocenti fino a prova contraria da parte dei tribunali belgi competenti".
Legale Mogherini: "Forniti chiarimenti a 360 gradi"
Mariapaola Cherchi, avvocata di Mogherini, all'Ansa ha raccontato: "L'interrogatorio è stato una lunga maratona, dalle 14 fino a mezzanotte. Sono stati forniti chiarimenti a 360 gradi, in modo più che esauriente, come richiesto legittimamente dagli inquirenti". Ha aggiunto che il clima in cui si è svolto l'esame era "sereno". "Mogherini è stata rilasciata senza condizioni. Ha chiesto più volte se dovesse limitare i suoi movimenti, ma le è stato sempre ribadito che non vi era alcuna restrizione, perché non ce n'era motivo. Questo dovrebbe contribuire a calmare il polverone che finora è stato sollevato soprattutto da parte dei media", ha concluso la legale.
Mogherini: “Ho chiarito la mia posizione, fiducia in giustizia”
Federica Mogherini ha detto di aver "chiarito la sua posizione" in merito al caso sull'Accademia diplomatica europea, conferma la sua "piena fiducia nel sistema giudiziario" e la "massima collaborazione con le autorita'". "Per quanto riguarda la procedura di istituzione dell'Accademia diplomatica dell'Unione europea, ieri ho chiarito la mia posizione con gli inquirenti che agiscono per conto della Procura europea", si legge in una dichiarazione dell'ex Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera. "Nella sua lunga tradizione, l'Accademia ha sempre applicato e continuerà ad applicare i piuù elevati standard di integrità ed equità. Da tre anni l'Accademia diplomatica dell'Unione europea offre ai suoi partecipanti la massima qualità di insegnamento e pratica. Ho piena fiducia nel sistema giudiziario e confido che la correttezza delle azioni del Collegio verrà accertata. Continuerò ovviamente a offrire la mia piena collaborazione alle autorità”.
La posizione di Sannino
Secondo fonti vicine all'inchiesta, Sannino sarebbe anche oggetto di una verifica amministrativa dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf): il sospetto è che, durante il suo mandato alla guida del Servizio europeo per l'azione esterna (Seae), possa aver favorito alcuni candidati nell'assegnazione di ruoli di alto livello in violazione delle procedure interne. Per Sannino l'esecutivo comunitario ha acconsentito a revocare l'immunità relativa ai beni, permettendo agli investigatori di accedere ai suoi dispositivi elettronici, mentre per il Seae sarebbe stata temporaneamente sospesa l'immunità degli uffici al fine di consentire ulteriori perquisizioni. Oggi, in serata, intanto, è arrivata la notizia che Sannino ha annunciato che si ritirerà anticipatamente dal suo attuale incarico di direttore generale per il Medio Oriente, il Nord Africa e il Golfo, a seguito del suo coinvolgimento nell'indagine, come riportato dal sito Euractiv.
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L’indagine
I tre italiani coinvolti, quindi, sono l’ex ministra degli Esteri Mogherini, l'ambasciatore Sannino (già segretario generale del Seae, oggi direttore della Direzione generale della Commissione Ue per il Medio Oriente e il Nord Africa) e il dirigente Zegretti (italo-belga co-direttore dell'Ufficio executive education, training and projects del Collegio dal gennaio 2022). I tre erano stati fermati martedì, nell’ambito di un'operazione che ha colpito il cuore della diplomazia comunitaria ed è scattata per “forti sospetti" di irregolarità nell'appalto per la nuova Accademia diplomatica europea. Le ipotesi messe in fila dagli inquirenti della Procura europea sono pesanti: frode, corruzione, conflitto d'interessi e violazione del segreto professionale, con il sospetto che l'istituto fucina dei diplomatici Ue del futuro - dal 2020 sotto la guida di Mogherini - abbia ottenuto informazioni privilegiate sui criteri di selezione del bando prima della pubblicazione ufficiale. Un potenziale vantaggio competitivo che ha subito fatto scattare l'allarme degli investigatori guardiani del bilancio dell'Unione.
Le perquisizioni e i fermi
L’operazione a Bruxelles è scattata martedì intorno alle 7.30, quando una decina di agenti in borghese ha varcato la soglia del Servizio europeo per l'azione esterna (Seae), il “ministero degli Esteri” dell'Ue, a pochi passi dal più celebre Berlaymont, sequestrando documenti e supporti informatici. Altre squadre, in parallelo, hanno passato al setaccio alcune abitazioni private mentre, un centinaio di chilometri più a nord, sono state controllate le aule del Collegio d'Europa. Poi, nella capitale delle istituzioni Ue, sono scattati i fermi in uno stretto coordinamento tra la Procura europea (Eppo), l'ufficio anti-frode (Olaf) e la polizia federale delle Fiandre occidentali.
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Kallas: "Accuse su uso improprio fondi Ue scioccanti"
Sulla vicenda, è intervenuta anche l'Alta rappresentante Ue, Kaja Kallas: "Le accuse" mosse nel quadro dell'indagine sull'uso improprio dei fondi destinati ai giovani diplomatici europei "sono profondamente scioccanti, ma non devono in alcun modo offuscare l'ottimo lavoro che la stragrande maggioranza di voi svolge quotidianamente", ha scritto rivolgendosi ai dipendenti del Servizio europeo d'azione esterna (Seae). "Posso assicurarvi - ha aggiunto - che integrità e responsabilità non potranno che migliorare sotto la mia supervisione e il processo in corso sottolinea che le garanzie sono in atto e funzionano".