La Corte Suprema del Brasile: "Stop ai ricorsi, Bolsonaro deve scontare 27 anni"

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La sentenza a carico dell'ex presidente è stata dichiarata come "passata in giudicato", avviando di fatto l'esecuzione della pena pari a 27 anni e 3 mesi stabilita al termine del processo dello scorso settembre

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La Corte Suprema del Brasile ha dichiarato la sentenza a carico dell'ex presidente Jair Bolsonaro come "passata in giudicato" dando di fatto il via all'esecuzione della pena di 27 anni e 3 mesi stabilita al termine del processo dello scorso settembre. Lo riportano i i media locali. Il leader di destra brasiliano si trova in carcere presso la sede della polizia federale di Brasilia per un altro procedimento penale. 

Stop ad ulteriori ricorsi

Per effetto di questa decisione, è emerso, non saranno più ammessi ulteriori ricorsi nel processo legato al colpo di stato tentato per impedire l'insediamento di Luiz Inacio Lula da Silva e rimanere al potere dopo la sconfitta alla elezioni avvenute nel 2022. Adesso sarà compito del giudice Alexandre de Moraes, relatore del procedimento, emettere l'ordine che formalizzerà l'esecuzione della pena. Oltre a Bolsonaro, la sentenza è stata dichiarata chiusa anche per altri due condannati nello stesso procedimento. Si tratta del deputato federale Alexandre Ramagem, ex direttore dell'Agenzia brasiliana di intelligence (Abin), condannato a 16 anni e dell'ex ministro della Giustizia Anderson Torres, condannato invece a 24 anni. 

La difesa di Bolsonaro contesta la chiusura del processo

Data la situazione, l'avvocato di Bolsonaro, Paulo Cunha Bueno, ha definito "prematuro" oltre che un "errore grave" la decisione della Corte Suprema. Secondo il legale, la difesa avrebbe ancora tempo - almeno fino a venerdì - per presentare un differente tipo di ricorso. "Ricorreremo comunque. La difesa ritiene che i ricorsi siano ammissibili se depositati nei termini previsti", ha detto il legale. Anche se, stando ai giuristi citati dai media locali l'orientamento comune della Corte Suprema contraddice tale struttura difesiva. I ricorsi di questa tipoligia, infatti, sono perseguibili solo quando almeno due giudici sui cinque della sezione giudicante votano per l'assoluzione, condizione che non si è verificata nel processo di settembre, concluso con un solo voto contrario. 

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