Belgio, tre giorni di sciopero contro il governo: coinvolti trasporti, scuole e ospedali

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Treni cancellati, voli sospesi, asili nido chiusi. Il Belgio si prepara a tre giorni di sciopero contro le riforme previste dal governo De Wever con tagli alla spesa e modifiche alla legge sul lavoro che i sindacati hanno paragonato a uno "smantellamento sociale"

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E' iniziato in Belgio lo sciopero di tre giorni indetto dai principali sindacati e che causerà gravi disagi al traffico ferroviario, ai servizi pubblici e al traffico aereo.

Il governo di coalizione di centro-destra belga ha annunciato misure di austerità di ampia portata con l'obiettivo di risparmiare 10 miliardi di euro entro il 2030. Il Belgio, uno dei paesi più indebitati dell'Ue, è costretto a rispettare le regole dell'Unione Europea in materia di debito e deficit. Allo stesso tempo, il Paese deve aumentare drasticamente la spesa per la difesa nei prossimi anni, in base ai piani della Nato. Lo scorso ottobre circa 100.000 persone hanno partecipato a una manifestazione a Bruxelles contro le misure di austerità previste.

Tre ondate

Da ieri sera, la compagnia ferroviaria pubblica Sncb offre un servizio ridotto e oggi è prevista la circolazione di un treno su due. Secondo l'agenzia di stampa belga, i treni nelle ore di punta saranno particolarmente colpiti dagli scioperi e si prevedono disagi per i passeggeri per tutta la giornata di mercoledì.

Domani, martedì, sarà la volta di servizi pubblici come scuole, asili nido e ospedali. Per mercoledì, i sindacati hanno indetto uno sciopero generale a oltranza che coinvolga tutte le categorie. Mercoledì quindi non sono previsti voli nei due principali aeroporti del Paese, Bruxelles-Zaventem e Charleroi. 

Contro il primo ministro De Wever

La protesta è stata lanciata dai principali sindacati belgi, impegnati in un braccio di ferro con il primo ministro Bart De Wever. Il Belgio ha uno dei peggiori livelli di debito pubblico dell'eurozona. Al potere da febbraio, l'esecutivo conservatore chiede al Paese un importante sforzo di austerità. Il premier ha messo all'ordine del giorno una serie di riforme strutturali senza precedenti riguardanti la liberalizzazione del mercato del lavoro, le indennità di disoccupazione e le pensioni. Ma solo una piccola parte delle principali riforme proposte da De Wever è stata finora attuata. E per una buona ragione: i cinque partiti della sua coalizione sono divisi sulla portata delle riforme e su come realizzare i nuovi tagli di bilancio, oltre a un significativo aumento della spesa militare. Il primo ministro ha dato tempo alla sua coalizione fino a Natale per raggiungere un accordo.

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