Il rogo è divampato nella zona dei padiglioni e i partecipanti sono stati fatti evacuare verso la green zone, dall'altra parte del complesso. Il fumo ha iniziato a diffondersi all'interno, mentre agenti della sicurezza e personale delle Nazioni Unite sono intervenuti con gli estintori nel tentativo di contenere le fiamme
Momenti di paura alla Cop30 di Belém, dove è scattato un allarme per un incendio di vaste proporzioni nella zona dei padiglioni. Il sito è stato evacuato su ordine degli agenti di sicurezza verso la green zone, dall'altra parte del complesso. Le fiamme sono divampate presso lo stand di un Paese situato vicino all’ingresso, non lontano da quello dell'Italia, generando una densa colonna di fumo visibile anche dall’esterno. Gli addetti hanno tentato di domare l’incendio con estintori in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco, intervenuti poco dopo per mettere l’area al sicuro. Il rogo è stato poi messo "sotto controllo", come comunicato dal ministro brasiliano del Turismo Celso Sabino, che ha aggiunto che non ci sono stati feriti. Secondo le prime ipotesi, le fiamme potrebbero essere state innescate da un guasto al generatore o da un cortocircuito in uno stand.
Non si sa ancora quando i lavori potranno riprendere
Belem ha un storia dolorosa di incendi, a partire dalla tragedia della discoteca Kiss di Santa Maria nel 2013, dove morirono almeno 232 persone. Sulla Cop incomberebbe anche una minaccia del Comando Vermelho (CV), uno dei principali gruppi criminali del Paese, secondo un documento del ministro delle Miniere e dell'Energia, Alexandre Silveira, citato da Globo, che avrebbe interessato i lavori alla rete elettrica che alimenta la conferenza. Non si sa ancora quando i lavori della conferenza potranno riprendere, a poco più di 24 ore dalla prevista conclusione conclusione ufficiale. Storicamente per raggiungere l'accordo le Cop vanno spesso ai tempi supplementari ma la presidenza brasiliana puntava a chiudere in tempo e aveva cercato un primo accordo politico già mercoledì.
Video Andrea Grieco