Il vicepremier e ministro della Difesa polacco, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, ha dichiarato che "tutte le tracce" relative all'incidente sulla ferrovia tra Varsavia e Lublino, con l'esplosione di un ordigno sui binari, "portano a est, in Russia". Come aveva riferito il premier polacco Donald Tusk subito dopo l'incidente, gli episodi rappresentano "un sabotaggio deliberato"
Gli episodi di sabotaggio ferroviario sulla linea polacca verso l'Ucraina segnalerebbero "tracce della Russia". A dirlo, citato dal Guardian, è stato il vicepremier e ministro della Difesa polacco, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, secondo cui "tutte le tracce" relative all'incidente sulla ferrovia tra Varsavia e Lublino, con l'esplosione di un ordigno sui binari, "portano a est, in Russia". Come aveva riferito il premier polacco Donald Tusk subito dopo l'incidente, gli episodi rappresentano "un sabotaggio deliberato". "Un ordigno è esploso e ha distrutto i binari ferroviari. I servizi e la procura stanno lavorando sul posto", aveva detto Tusk.
Le indagini
Ieri sera la procura ha annunciato che è stata aperta un'indagine "riguardo ad atti di sabotaggio di natura terroristica commessi per conto di un servizio di intelligence straniero". Oggi il governo convocherà il comitato per la sicurezza nazionale.
L'incidente è avvenuto domenica 16 novembre dopo che un macchinista di un treno passeggeri regionale aveva notato una parte mancante del binario, innescando un'indagine sulle cause del danno. La rotta è utilizzata tra l'altro per facilitare la consegna degli aiuti all'Ucraina. Il premier Tusk ha dichiarato che l'esplosione "molto probabilmente aveva lo scopo di far saltare in aria un treno sulla tratta Varsavia-Dęblin", aggiungendo che un altro incidente simile è stato segnalato più a est "sulla stessa linea ferroviaria". Per Tusk, si è trattato di "un tentativo di destabilizzare e distruggere l'infrastruttura ferroviaria, che avrebbe potuto portare a un disastro ferroviario".