Israele, Trump chiede al presidente Herzog di concedere la grazia a Netanyahu

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In una lettera al presidente dello Stato ebraico, il tycoon ha definito il premier israeliano “un formidabile e decisivo premier di guerra” che “ora sta guidando Israele in tempo di pace". Poi ha lanciato l'appello chiedendo di "concedere la grazia" a Netanyahu e "di mettere fine una volta per tutte a questa battaglia giudiziaria"

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Donald Trump ha chiesto al presidente israeliano Isaac Herzog di concere la grazia al premier Benjamin Netanyahu, definendo il processo a suo carico come “politico e ingiustificato”. In una lettera a Herzog, il presidente Usa ha definito il premier israeliano “un formidabile e decisivo premier di guerra” che “ora sta guidando Israele in tempo di pace". Dopo aver ricordato le guerre combattute e gli sforzi diplomatici nello scacchiere mediorientale, che hanno portato a "successi senza precedenti", ora "è arrivato il momento di lasciare che Bibi unisca il Paese attraverso una grazia e di mettere fine una volta per tutte a questa battaglia giudiziaria", ha ribadito il capo della Casa Bianca. 

La richiesta di Trump per Netanyahu

L'iniziativa ha ricevuto le critiche dell'opposizione israeliana, ma è stata applaudita dal ministro per la Sicurezza nazionale e leader dell'estrema destra messianica Itamar Ben-Gvir, che ha esortato Herzog ad "ascoltare il presidente Trump". Ma non è la prima volta che il presidente statunitense rivolge la richiesta all'omologo israeliano: anche durante la sua visita in Israele lo scorso ottobre, in occasione dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas, il tycoon aveva lanciato lo stesso appello nel suo discorso alla Knesset. Allora, la richiesta era stata accolta dagli applausi dei membri della coalizione di governo. "Quest'uomo è un brav'uomo”, aveva detto Trump parlando di Netanyahu.

La risposta del presidente Herzog

In una nota ufficiale, Herzog ha replicato alla lettera di Trump esprimendo “la massima stima” nei suoi confronti e “il profondo apprezzamento per il suo incrollabile sostegno a Israele, per il suo straordinario contributo al ritorno degli ostaggi, per la ridefinizione della situazione in Medio Oriente, in particolare a Gaza, e per la garanzia della sicurezza dello Stato di Israele". Tuttavia, secondo il presidente israeliano "chiunque chieda la grazia presidenziale deve presentare una richiesta formale secondo le procedure stabilite". 

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