Segnata da gravi accuse di violazioni dei diritti umani, corruzione e nepotismo, la sua presidenza è durata trent’anni. Il titolo, si è giustificato il governo di Prabowo, è stato assegnato per il ruolo svolto nella guerra d’indipendenza con i Paesi Bassi
Suharto, ex presidente dell’Indonesia deceduto nel 2008, ha ricevuto il titolo di “eroe nazionale”. L’onorificenza, conferitagli dopo trent’anni di presidenza, è stata ritirata durante la cerimonia da sua figlia Siti Hediati Hariyadi. Leader autoritario e costretto alle dimissioni nel 1998 dopo 32 anni al potere, Suharto ha ricevuto il titolo per “il ruolo svolto nella guerra d’indipendenza dell’Indonesia contro i Paesi Bassi” combattuta nella prima metà del Novecento.
La cerimonia di consegna dell’onorificenza
La cerimonia si è tenuta a Giacarta sotto la presidenza di Prabowo Subianto, capo di Stato dal 2024 e genero di Suharto, tra le proteste di attivisti e familiari delle vittime del governo dell'ex presidente. L'ex presidente è stato definito durante la cerimonia una "figura di spicco della lotta per l'indipendenza". In un decreto letto dal segretario militare presidenziale, Suharto è stato nominato con altre 10 persone da aggiungere al catalogo degli eroi nazionali.
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Le proteste e le accuse di violenze e corruzione
La decisione presa a livello governativo ha riacceso il dibattito sul revisionismo storico riguardo all’ex presidente tra l'opinione pubblica indonesiana. Durante la cerimonia, infatti, si sono tenute a Giacarta accese manifestazioni di protesta, dove attivisti come Tadius Priyo Utomo - ex studente che aveva partecipato alle rivolte del 1998 - hanno denunciato la riabilitazione di quello che viene definito un dittatore corrotto e violento: "Le nostre lotte vengono cancellate: ora chi ha combattuto Suharto è considerato un traditore", ha detto Utomo, arrivato da Timor Est per manifestare.
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Chi era Suharto
Suharto nato nella provincia di Giava centrale nel 1921 – questo spiega il fatto che ha solo un nome proprio e non un cognome -, è salito al potere nel 1967 dopo aver deposto Sukarno e ha guidato il paese per tre decenni fino alla fine degli anni Novanta quando, una profonda crisi economica e le conseguenti violente proteste culminate nel sangue lo costrinsero a presentare le dimissioni. All’inizio della sua presidenza, tra il 1965 e il 1966, guidò una campagna militare che si rivelò essere durissima e sanguinaria contro il Partito Comunista Indonesiano, allora molto influente. Secondo diverse stime effettuate da organizzazioni non governative e informazioni raccolte da diversi attivisti e storici, furono uccise tra le 500mila e il milione di persone. Sotto il suo governo l'Indonesia ha visto l’imposizione di un regime autoritario fortemente militarizzato e capillare che investì non solo il potere governativo ma anche il controllo delle imprese pubbliche e private. Suharto è stato accusato di nepotismo e formalmente anche di corruzione e favoritismi familiari ma non è mai stato processato per motivi di salute. Secondo gli inquirenti che seguirono il caso aperto quando l’ex presidente aveva ormai 79 anni, durante i 32 anni di governo sono spariti dalle casse di sette fondazioni di beneficenza ben 570 milioni di dollari. Durante le indagini che portarono Suharto agli arresti domiciliari, la ricchezza patrimoniale della sua famiglia ammontava a 45 miliardi di dollari.