Clinicamente morto Antonio Tejero, tenente colonnello che tentò golpe in Spagna nel 1981

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Secondo il quotidiano El Mundo, l'ex ufficiale versa "in stato critico", dopo aver ricevuto l'estrema unzione. Insieme a duecento subordinati armati assaltò il Parlamento di Madrid, mantenendo sequestrato il governo. Il tentativo di colpo di Stato fu fermato dall'intervento del monarca Juan Carlos I, capitano generale dell'esercito. Ottenne la libertà nel 1996

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Antonio Tejero, il tenente colonnello spagnolo che tentò il colpo di Stato nel 1981, è clinicamente morto. L'ex ufficiale della Guardia Civil, che ha 93 anni e si trova nella sua casa di Valencia, versa "in stato critico", dopo aver ricevuto l'estrema unzione. Lo segnalano alcune fornti al quotidiano spagnolo El Mundo, che ha hanno rettificato l'informazione pubblicata in precedenza sul suo decesso, autore del tentato golpe del 23 febbraio 1981, diffusa questa mattina anche da altri media iberici fra cui La Razon e Abc. Le fonti citate dal quotidiano rivelano che Tejero è "clinicamente morto". Condannato a 30 anni di reclusione per ribellione militare, aggravato dalla recidiva,  fu espulso dalla Guardia Civil e ottenne la libertà condizionale il 3 dicembre 1996. La fotografia di lui con la pistola nella mano nell'emiciclo, fece il giro del mondo, mentre l'incipiente libertà democratica spagnola fu sul punto di tornare sotto il giogo della dittatura militare.

 

 

La carriera militare iniziata a 19 anni, da sempre ostile al regime democratico

Entrato a 19 anni all'Accademia generale militare di Saragozza, prestò servizio in diverse sedi, prima di diventare comandante della Guardia Civil a Malaga. Già allora mostrò ostilità verso il nuovo regime democratico, perdendo il comando dopo aver cercato di impedire una manifestazione di sostenitori della democrazia, circostanza che gli costò un mese di arresto. Nel 1978 fu tra gli ideatori della cosiddetta 'Operazione Calaxia', primo tentativo di golpe contro il governo di Adolfo Suarez e le sue riforme istituzionali. L'azione non si concretizzò, ma Tejero fu condannato a sette mesi di carcere. Una volta uscito, preparò il colpo di Stato del 23 febbraio, quando, alla guida di 200 uomini, fece irruzione nel Congresso durante la votazione per l'investitura a presidente del governo di Leopoldo Calvo-Sotelo.

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Antonio Tejero (a sinistra) durante l'esumazione del corpo di Francisco Franco nel 2019 - ©Getty

Il tentativo di colpo di Stato sventato da re Juan Carlos

Le immagini di quel 23 febbraio di 44 anni fa fecero il giro del mondo. La dittatura del generale Franco era finita da appena 6 anni e la Spagna si era incamminata sulla via della democrazia, con grande fatica. I nostalgici di Franco non avevano gradito l'elezione del socialista Mario Suarez alla guida del governo, nel 1976, e tanto meno la legalizzazione del partito Comunista l'anno seguente. Vi furono diversi tentativi di ostacolare il processo democratico che culminarono appunto con l'ingresso di Tejero in Parlamento quel pomeriggio di febbraio. Poco dopo si sollevò la Terza regione militare a Valencia e 250 attivisti di estrema destra portoghesi superarono il confine per aiutare i camerati spagnoli. Paradosso della storia, a salvare la democrazia fu un re. L'assalto, trasmesso in diretta tv, si concluse infatti il mattino seguente, dopo il fallimento del golpe e l'intervento decisivo di Juan Carlos I, capitano generale dell'esercito, che ordinò ai militari di rientrare nelle caserme, consolidando così il 'juancarlismo' degli spagnoli, mai stati prima monarchici.

 

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MAD01-20010222-MADRID, SPAIN: (FILES) A file picture dated 23 February 1981 shows the lieutenant colonel Antonio Tejero (C) holds a hand gun, in the Congress during the second voting of Leopolgo Calvo Sotelo as president of the government. Tomorrow, Friday 23 February 2001, will commemorate the 20th aniversary of the attempted coup in Spain. At the time this picture was awarded the World Press Photo award.   ANSA-CD     EPA PHOTO   EFE FILES/MANUEL PEREZ BARRIOPEDRO
Tejero durante l'irruzione nel Parlamento spagnolo nel 1981 - ©Ansa

Condannato a 30 anni, scarcerato nel 1996

Il Consiglio di Guerra nel 1982 condannò a 30 anni di carcere i militari ritenuti i principali responsabili del tentato colpo di Stato: con Antonio Tejero, Jaime Milans del Bosh e Alfonso Armada. In totale furono condannati 12 militari e 17 membri della Guardia Civil. Tejero, espulso dall'Arma, aveva scontato 15 anni in cella quanto ottenne la libertà condizionale, il 3 dicembre 1996. Nel 1993, il governo socialista di Felipe Gonzalez approvò un indulto parziale per alcuni dei 30 imputati minori coinvolti nel golpe, che non avevano avuto ruoli di comando. 

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