Perù, il parlamento approva l’impeachment: destituita Boluarte

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Il congresso peruviano ha approvato l’impeachment della presidente Dina Boluarte, assente all’udienza notturna. La mozione è passata con 118 voti favorevoli su 122. In carica dal dicembre 2022, Boluarte è stata criticata per la gestione della criminalità. Il presidente del Congresso peruviano Josè Jerì ha assunto l'incarico di presidente ad interim del Paese

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I legislatori peruviani hanno votato l’impeachment della presidente Dina Boluarte, che non si è presentata all’udienza notturna convocata dal Congresso. La mozione è stata approvata con 118 voti favorevoli su 122, come annunciato dal presidente del Congresso José Jeri. Boluarte, in carica dal dicembre 2022, è stata più volte criticata per la gestione della criminalità. Il suo mandato è stato segnato da proteste. Dopo l’impeachment, il presidente del Congresso peruviano, il deputato di destra Josè Jerì, ha assunto l'incarico di presidente ad interim del Paese.

Il presidente del parlamento prende il posto di Boluarte

"Oggi, assumo umilmente la presidenza della Repubblica, per successione costituzionale, al fine di istituire e guidare un governo di transizione", ha dichiarato il nuovo capo dello Stato, subito dopo aver prestato giuramento davanti al Congresso.  Il neo presidente ha poi sottolineato la natura temporanea ed eccezionale del suo mandato e ha invitato tutte le forze politiche e sociali a costruire un consenso per affrontare la crisi che la nazione sta attraversando. 

Le accuse e la successione

 

L’argomento centrale della mozione di impeachment è stata l’accusa di “incapacità morale permanente”. Il processo, iniziato ieri con la presentazione di quattro mozioni contro Boluarte da parte di deputati di diversi partiti, rappresenta uno degli episodi più rilevanti di rimozione presidenziale nella storia recente del Perù, in un contesto di grave crisi istituzionale e sociale. Le mozioni, sostenute da almeno 34 parlamentari, citavano come motivazioni principali le gravi accuse di corruzione (tra cui il caso noto come 'Rolexgate') e l'incapacità dell'esecutivo di gestire la crescente insicurezza dei cittadini. Lo stesso giorno, l'assemblea plenaria del Congresso ha ammesso le mozioni per l'esame dopo aver superato la soglia minima di 56 voti, aprendo la strada a un dibattito e a un processo di impeachment che si è concluso con il voto finale. Per approvare la rimozione della presidente, la legge richiedeva almeno 87 voti nel Congresso unicamerale composto da 130 membri. Cifra ampiamente superata nella sessione finale. La destituzione di Boluarte è stata sostenuta dalle principali forze politiche in parlamento (Renovación Popular, Alianza para el Progreso, Fuerza Popular, Podemos Perú, Avanza País, Acción Popular, Somos Perú, tra gli altri), che avevano finora mantenuto Boluarte al potere per circa due anni e dieci mesi. 

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