L'intesa per il cessate il fuoco a Gaza, ratificata dal governo israeliano, stabilisce il ritiro delle Idf fino alla Linea Gialla indicata nelle mappe dell'accordo e il rilascio da parte di Hamas di tutti gli ostaggi, che avverrà nelle prime ore di lunedì 13 ottobre. Lo scambio prevede la liberazione di 20 ostaggi israeliani vivi e quella dei 1.950 palestinesi detenuti
Dopo la firma dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza, Israele si prepara alla liberazione degli ostaggi. Firmata a Sharm el-Sheikh dopo diversi giorni di negoziati indiretti e ratificata dal governo israeliano, l'intesa stabilisce il ritiro delle Idf fino alla Linea Gialla indicata nelle mappe dell'accordo e il rilascio da parte di Hamas di tutti gli ostaggi, che inizierà nelle "prime ore" di lunedì 13 ottobre. Come ha precisato il portavoce del governo israeliano, tutti i 20 ostaggi verranno rilasciati contemporaneamente e saranno consegnati alla Croce Rossa, per poi essere trasferiti oltre confine in Israele e portati alla base militare di Re'im. Il viceministro degli Esteri israeliano, Sharren Haskel, ha poi dichiarato che Hamas "potrebbe addirittura iniziare a rilasciarli prima del previsto", quindi nella serata di domenica 12 ottobre.
L'intesa
L'esercito israeliano manterrà comunque il controllo di circa il 53% del territorio di Gaza, ha precisato la portavoce del governo. Nel frattempo, la tregua sarà monitorata da una task force congiunta con 200 soldati Usa e militari da Egitto, Qatar, Turchia e forse Emirati, come ha riferito un alto dirigente della Casa Bianca. Lo Us central command stabilirà anche un "centro di coordinamento civile-militare" in Israele, con l'obiettivo di aiutare a facilitare il flusso di aiuti umanitari, l'assistenza logistica e la sicurezza a Gaza. "Abbiamo messo fine alla guerra, penso che porterà a una pace durevole", ha detto il presidente statunitense.
Gli ostaggi e i prigionieri palestinesi
Tra i punti principali dell'accordo c'è il rilascio degli ostaggi e lo scambio dei prigionieri. Da un lato, 20 ostaggi israeliani vivi (secondo Israele erano 48 in totale, ma 26 sarebbero morti durante la prigionia e della condizione dei restanti due ostaggi invece non si avrebbero aggiornamenti). Dall'altro, 1.950 palestinesi detenuti, tra cui i 250 ergastolani arrestati durante l'attacco del 7 ottobre 2023. Israele però ha messo il veto su Marwan Barghouti e Ahmad Saadat. Inoltre, saranno restituiti anche i corpi di 360 miliziani di Hamas, ma non quelli dei fratelli Yahya e Mohammed Sinwar. Le autorità israeliane hanno stabilito che almeno 25 degli ostaggi sono stati assassinati il 7 ottobre 2023 o durante la prigionia. Tra gli israeliani rapiti deceduti ci sono soldati, un tassista, l'autista di un'ambulanza, abitanti dei kibbutz, tra cui diversi erano anziani (da 75 a 86 anni) e una donna, Inbar Haiman, 27 anni, uccisa al Festival.
Chi sono gli ostaggi che verranno rilasciati
Il Washington Post ha pubblicato l'elenco dei nomi degli ostaggi “ritenuti ancora vivi o le cui circostanze sono ignote”. Come specifica il quotidiano statunitense, “i loro nomi e le loro età sono stati forniti dall'Hostages and Missing Families Forum”.
Alon Ohel: 24 anni, pianista originario del nord di Israele con cittadinanza tedesca e serba. E' stato catturato in un rifugio antiaereo dopo essere fuggito dal festival musicale Nova durante l'attacco guidato da Hamas. Come rivela il Washington Post, Ohel sarebbe ormai parzialmente cieco a causa delle ferite riportate a un occhio durante l'attacco
Ariel Cunio: 28 anni, è stato rapito insieme al suo compagno, Arbel Yehud, nella loro casa a Nir Oz, vicino al confine con Gaza
David Cunio: 35 anni, rapito insieme alla moglie Sharon Cunio e alle figlie gemelle di 3 anni Yuli ed Emma, già rilasciate nel novembre 2023
Avinatan Or: 32 anni, dipendente di una nota azienda tecnologica. È stato rapito insieme alla sua compagna Noa Argamani durante l'attacco al festival musicale Nova
Kupershtein Bar: 23 anni. Lavorava come addetto alla sicurezza al festival Nova, durante il quale è stato rapito
Bipin Joshi: studente nepalese di 24 anni, è stato rapito in un villaggio vicino al confine con Gaza. Le autorità israeliane hanno dichiarato che “non sono al corrente della sua situazione”
Eitan Horn: 38 anni, è stato rapito a Nir Oz insieme al fratello maggiore, Iair Horn, rilascio lo scorso febbraio
Eitan Mor: 25 anni, è stato rapito durante l'assalto al festival Nova, dove lavorava come addetto alla sicurezza
Elkana Bohbot: 36 anni, lavorava come produttore al festival Nova, durante il quale è stato rapito
Evyatar David: 24 anni, si trovava anch'egli al festival Nova quando è stato rapito
Nimrod Cohen: soldato di guardia 19enne, è stato rapito da un tank nei pressi della base di Nahal Oz, vicino al confine di Gaza, il 7 ottobre 2023
Gali Berman e Ziv Berman: fratelli gemelli di 28 anni, sono stati rapiti a Kfar Aza insieme all'amica Emily Damari, rilasciata lo scorso gennaio
Guy Gilboa-Dalal: 24 anni, è stato rapito durante il festival Nova
Maxim Herkin: 37 anni e originario dell'Ucraina, è stato rapito durante il festival Nova
Matan Angrest: soldati 22enne dell'esercito israeliano, rapito da Hamas dal suo carro armato nel sud di Israele
Matan Zangauker: 25 anni, è stato rapito a Nir Oz insieme alla fidanzata Ilana Gritzewsky, rilasciata lo scorso novembre. La madre ha guidato per due anni una battaglia instancabile per riavere il figlio e contro Netanyahu.
Omri Miran: 48 anni, è stato rapito dai militanti di Hamas dal Kibbutz Nahal Oz
Rom Braslavski: 21 anni, lavorava come addetto alla sicurezza del festival Nova
Segev Kalfon: 27 anni, è stato rapito mentre cercava di fuggire dal festival Nova
Tamir Nimrodi: soldato di 20 anni, è stato rapito da una base militare vicino a Gaza durante l'attacco del 7 ottobre 2023
Yosef-Chaim Ohana: 25 anni, lavorava come barista. Stava aiutando i feriti a fuggire dal festival Nova quando è stato catturato da Hamas