“Vietato l'accesso agli ebrei”, cartello shock in Germania

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Il gestore del negozio si è difeso affermando di non aver calcolato l'entità dell'indignazione pubblica e di averlo affisso solo per la sua frustrazione rispetto a quello che sta avvenendo a Gaza. Nei suoi confronti la procura ha aperto un'inchiesta per istigazione all'odio

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Shock in Germania per un cartello affisso sulla vetrina di un piccolo negozio di Flensburg, nel nord del Paese: "Gli ebrei non sono ammessi. Niente di personale. Niente antisemitismo. Solo che non vi sopporto". Il gestore del negozio si è difeso affermando di non aver calcolato l'entità dell'indignazione pubblica e di averlo affisso solo per una sua personale frustrazione rispetto a quello che sta avvenendo a Gaza. Nei suoi confronti la procura ha aperto un'inchiesta per istigazione all'odio.

"Ricordo dei capitoli più bui della Germania"

Per Felix Klein, incaricato del governo federale per la vita ebraica in Germania, si tratta di un chiaro caso di antisemitismo contro il quale occorre intervenire. Per il sindaco della cittadina "questo è un ricordo dei capitoli più oscuri della storia della Germania e non ha assolutamente posto in questa città". Reazioni politiche sono giunte anche dai Verdi e dalla Spd che hanno descritto il cartello come una "chiara espressione di antisemitismo" che relativizza i crimini nazisti e attacca le basi di una società aperta. Kianusch Stender, membro del parlamento statale per la Spd, ha sottolineato: "Siamo una città aperta e colorata che ha il dovere, sulla base della sua sola responsabilità storica, di prendere posizione contro l'antisemitismo ovunque e in ogni momento". Nello Schleswig-Holstein, il Land dove si trova Flensburg, i casi di antisemitismo sono aumentati: nel 2023 erano stati 120, lo scorso anno addirittura 588.

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