Sebastien Lecornu, chi è il nuovo premier francese nominato da Macron

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Dopo le dimissioni di Francois Bayrou, che non è riuscito a ottenere la fiducia, il presidente Emmanuel Macron ha scelto il 39enne ministro della Difesa e suo fedelissimo per guidare il governo della Francia. "Voglio dire sinceramente ai nostri connazionali che sono conscio delle loro aspettative e delle difficoltà. Noi siamo al lavoro, con umiltà, e faremo di tutto per riuscire", ha scritto il neopremier

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Sébastien Lecornu è il nuovo primo ministro francese. Dopo le dimissioni di Francois Bayrou, che non è riuscito a ottenere la fiducia, il presidente Emmanuel Macron ha scelto il 39enne ministro della Difesa e suo fedelissimo per guidare il governo della Francia. “Il presidente della Repubblica mi ha affidato il compito di costruire un governo con una direzione chiara: la difesa della nostra indipendenza e della nostra potenza, il servizio dei francesi e la stabilità politica e istituzionale per l'unità del paese", ha scritto il neopremier su X, rendendo "omaggio" a Bayrou "per il coraggio di cui ha dato prova difendendo le sue convinzioni fino alla fine". Poi, rivolgendosi direttamente ai francesi, ha aggiunto: "Voglio dire sinceramente ai nostri connazionali che sono conscio delle loro aspettative e delle difficoltà. Noi siamo al lavoro, con umiltà, e faremo di tutto per riuscire". Già in passato Lecornu era stato citato come papabile per Matignon, la sede del capo del governo francese: prima per sostituire Elisabeth Borne, poi per prendere il posto di Michel Barnier lo scorso dicembre. Tra i tre più giovani primi ministri della V Repubblica, il 39enne ha già una carriera di governo invidiabile.  

Chi è il nuovo premier francese Sébastien Lecornu

Nato nel 1986 a Eaubonne, in Val-d'Oise, a nord di Parigi, Lecornu entra - ancora adolescente - a far parte della neonata Ump, formazione neogollista di Jacques Chirac e Nicolas Sarkozy, poi trasformatasi nei Republicains. Successivamente approda alla Republique En Marche dal 2017, con l'arrivo di Macron all'Eliseo. Da quel momento dirige ministeri minori durante il governo di Edouard Philippe, scalando dalle "Collettività territoriali" all'Oltremare, fino alle "Forze armate", denominazione attuale della Difesa. Dopo le legislative anticipate del 2024, l'attuale premier francese è stato l'unico - con Rachida Dati alla Cultura - a conservare la carica. Cresciuto politicamente all'ombra dell'ex ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, Lecornu è molto legato al ministro della Giustizia, Gérald Darmanin, del quale è stato testimone di nozze e padrino del figlio. A quattro giorni dalla caduta del governo, secondo un sondaggio di Odoxa-Backbone per Le Figaro, solo il 18% dei francesi avrebbe voluto vederlo a Matignon. Ora sta "già lavorando alla lista dei ministri del suo governo", ha detto poche ore prima della sua nomina un testimone eccellente, quello Xavier Bertrand dato anche lui come candidato.

Le reazioni

Secondo il leader della France Insoumise (Lfi), Jean-Luc Mélenchon, la nomina di Lecornu come nuovo premier francese è ''una triste commedia''. Per la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, “il presidente (Emmanuel Macron) spara l'ultima cartuccia del macronismo, bunkerizzato con la sua piccola conventicola di fedeli. Dopo le ineluttabili future elezioni legislative, il primo ministro si chiamerà Jordan Bardella". Anche lo stesso Bardella ha commentato la notizia: "Il motto di Emmanuel Macron: squadra perdente non si cambia", ha scritto. "Come potrebbe un fedele sostenitore del Presidente (Macron) abbandonare le politiche che ha perseguito per otto anni?", si chiede retoricamente Bardella, aggiungendo: "I nostri principi rimangono immutati e gli interessi del popolo francese rimangono la nostra unica bussola. Non è una questione di persone o di casting, ma di politiche: giudicheremo - senza illusioni - il nuovo primo ministro in base ai suoi meriti, alle sue azioni, alla sua direzione nel predisporre un bilancio per la Francia e alla luce delle nostre linee rosse. Siamo a sua disposizione per ricordargliele, a nome dei milioni di francesi che attendono e sperano in un cambio di governo". Infine, per i socialisti francesi, la nomina è ''uno schiaffo''. 

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